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Torri eoliche: il Difensore Civico provinciale scrive a Vendola

Lettera di Giorgio De Giuseppe al Governatore di Puglia Nichi Vendola: “Onorevole Presidente, nella qualità di Difensore Civico della Provincia di Lecce

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Lettera di Giorgio De Giuseppe al Governatore di Puglia Nichi Vendola: “Onorevole Presidente, nella qualità di Difensore Civico della Provincia di Lecce avverto il dovere di chiedere a Lei ed alle Autorità, cui la presente è indirizzata, l’adozione di misure idonee ad impedire un danno irreparabile al territorio orientale della penisola salentina. Mi riferisco all’installazione di 20 torri eoliche dell’altezza di 145 metri sulla “Collina dei fanciulli e delle ninfee” in territorio di Palmariggi e di Giuggianello, mentre altre localizzazioni interesserebbero zone confinanti con la litoranea Otranto – Santa Cesarea Terme. Il territorio di cui trattasi ha vasti giacimenti archeologici unici al mondo e testimonianze storiche di eccezionale importanza, oltre ad un’agricoltura tipica ed un ambiente naturale tra i più suggestivi. Attratto dalla bellezza della zona, giunge ogni anno un crescente numero di visitatori italiani e stranieri, non solo durante la stagione estiva. Le caratteristiche ambientali e storiche della zona impongono la massima attenzione sui procedimenti autorizzativi ancorché fossero stati avviati prima della pubblicazione del Regolamento della Regione Puglia 20 dicembre 2010 n. 24, relativo alle linee guida per impianti alimentati da fonti rinnovabili. In particolare, desidero ricordare che fu proprio la difesa della vocazione turistico-agricola che portò, negli anni Sessanta e Settanta, alla sofferta rinunzia ad insediamenti industriali inquinanti, malgrado i problemi occupazionali allora, come adesso, fossero preoccupanti. Da quella preveggente scelta, stanno ora derivando risultati positivi sotto tutti gli aspetti, sicché per le popolazioni interessate è assolutamente inaccettabile vedere compromesso il futuro con impianti destinati a guastare il profilo naturale di un territorio tra i più apprezzati ed amati d’Italia. Mi associo, dunque, all’appello di amministratori, associazioni culturali ed ambientalistiche, studiosi e cittadini perché la Regione Puglia ed ognuna delle Autorità in indirizzo, ciascuna secondo le proprie competenze, evitino lo scempio di una zona che appartiene all’umanità, come recentemente riconosciuto dall’Unesco”.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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