Prendendo spunto dalla storica “altra faccia della luna” che fece da slogan alla prima campagna elettorale di Antonio Coppola, il consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate pone l’accento su due situazioni paradossali (eufemismo) accadute di recente a Tricase.

Le vie d’accesso al Poliambulatorio

“Il Sindaco di Tricase”, dice Dell’Abate, “su segnalazione di una sua candidata Consigliere alle scorse amministrative, emette un’Ordinanza con cui intima la pulizia di alcuni terreni in contrada “Draghi” confinanti con la proprietà della richiedente. Detti terreni sono interessati da una procedura di lottizzazione, che da oltre trent’anni non trova definizione, e parte di essi sono utilizzati da tempo quali strade di accesso al Poliambulatorio dell’ASL. I proprietari, destinatari dell’Ordinanza sindacale, chiedono la revoca ed evidenziano la fruizione pubblica di quei tratti di strada che tra l’altro apposita segnaletica indica come accesso alla struttura sanitaria. Chiedono, inoltre, come mai l’Ordinanza non sia stata indirizzata anche al Comune, visto che lo stato di degrado interessa anche sue particelle.  Non c’è udienza per i malcapitati proprietari ai quali non resta che eseguire i lavori di bonifica, ma anche di far valere la “proprietà privata”. Ecco quindi spuntare paletti e catene che ne impediscono l’accesso con intuibile disagio per personale ed utenti del Poliambulatorio ASL.  Poi”, chiude il cerchio il Consigliere, “ci si chiede perché tutti gli uffici ed i servizi, anche quelli sanitari, se ne vanno da Tricase…”.

La Quercia Vallonea

“Con Ordinanza n.55 del 19.04.13”, spiega ancora Dell’Abate, “il Sindaco di Tricase intima la recinzione del terreno su cui insiste la maestosa Quercia Vallonea.  Il proprietario del terreno adempie. La Polizia Municipale di Tricase dispone il sequestro in quanto l’intervento necessitava di autorizzazione edilizia e paesaggistica. La Procura della Repubblica convalida il sequestro ed apre il fascicolo penale. Siamo veramente sull’altra faccia della luna…”.