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News & Salento

Tricase: a proposito di Marina Serra

L’Associazione di Promozione Sociale “Marina Serra” solleva alcune problematiche che riguardano l’immagine turistica della fascia costiera

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L’Associazione di Promozione Sociale “Marina Serra” ha scritto al Sindaco di Tricase Antonio Coppola, al Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, alla Curia Vescovile di Ugento e al parroco della B.V.M. di Tricase e Don Flavio Ferraro. Oggetto della lettera gli “Interventi per la messa in sicurezza e riqualificazione della zona di Marina Serra”.


A stagione estiva ormai conclusa, l’Associazione “Marina Serra” torna ad evidenziare alcune problematiche che riguardano l’immagine turistica della fascia costiera, nello specifico quella relativa alla Marina Serra e il suo collegamento viario con Tricase, nonchè lo stato del Santuario.


Sul collegamento viario con il capoluogo


La strada provinciale per Marina Serra”, scrive il presidente Angelo Francesco Chiuri, “dell’Associazione chiamata da molti “Strada della salute”, viene percorsa a piedi da centinaia di persone che ogni giorno la utilizzano per andare da Tricase al Santuario Madonna della Serra ed alla sottostante fascia costiera.


La suddetta strada si trova, ormai da diversi anni, in pietose condizioni di abbandono ed incuria; le persone sono costrette a camminare al margine della carreggiata, dove peraltro vi è costantemente la presenza di erba alta che ne impedisce il passaggio e ne mette a rischio la sicurezza.


Più volte gli stessi cittadini hanno dedicato l’attenzione alla sicurezza ed alla pulizia di questa strada, alla mancanza dell’illuminazione pubblica, della rete acquedotto e antincendio, (visti i numerosi incendi che si verificano ormai ogni anno e vista anche la presenza della megastruttura turistico-ricettiva di “San Basilio” ), ma gli Enti preposti sono rimasti nella loro piena sordità scaricandosi responsabilità tra di loro in relazione alla proprietà e/o all’utilizzo della stessa.


(…) Torniamo a sollecitare l’intervento fattivo degli Enti preposti e di quanti hanno a cuore la risoluzione di alcune problematiche che investono la zona, tra le quali: la sicurezza stradale con la realizzazione dell’illuminazione pubblica, della rete acquedotto e antincendio; la realizzazione di una pista pedonale e ciclabile; la riqualificazione degli spazi pubblici dei residui stradali per verde e sosta.

Inoltre nelle vicinanze della cappella della Madonna del Soccorso sono presenti dei canali per la raccolta delle acque piovane, i quali oltre alla carenza totale di pulizia, necessaria e periodica, sono privi di qualsiasi protezione; di conseguenza, rappresentano di fatto un vero pericolo pubblico per chiunque si trovi a passare, specialmente nelle ore notturne. La maggior parte di questi problemi sono stati già illustrati dai dirigenti dell’Associazione suddetta, ai due Assessori competenti della  Amministrazione di Tricase in un incontro informale tenutosi nell’agosto scorso. Oltre ad evidenziare carenze e bisogni della gente che vive il territorio, l’Associazione (in collaborazione, se condivisa, con l’Amministrazione comunale e con gli altri Enti interessati) si propone l’obiettivo di riqualificare tutto il territorio della Marina Serra con la valorizzazione dei sentieri  e dei manufatti edilizi storici esistenti (Liame, payare, masserie, ecc), mantenendo inalterata la loro visuale paesaggistica nel contesto rurale, recuperando l’immagine originaria dell’architettura e le tecniche costruttive, compresi i materiali originari (un sentiero ad esempio da prendere in considerazione anche per le passeggiate a piedi o in bicicletta, è quello parallelo alla strada provinciale “Marina Serra” che dalla Piazza dei mandorli in Tricase  conduce fino alla Marina Serra). Allo stesso modo, al fine di costituire un unicum ambientale attraverso interventi mirati ed ecologicamente compatibili, ci riproponiamo di riqualificare: le piantagioni autoctone (la quercia Vallonea, l’ulivo ed altre specie arboree e piante); la fascia costiera con flora ed habitat minacciate da estinzione. Gli interventi di riqualificazione potrebbero essere affiancati dal recupero di qualche struttura rurale in pietra abbandonata al fine di ottenere degli osservatori e centri di raccolta del materiale documentario fruibile sia dalle scolaresche per un’azione didattica ed educativa e sia dai turisti che amano questi ambienti naturali, da scoprire con bici, a piedi o a cavallo.


In tali strutture si potrebbero allestire materiali divulgativi, pannelli, documentazione video- fotografica interattiva, che renderebbero più efficace la formazione didattica e quella dei visitatori oltre che avere anche una positiva incidenza economica.


Da parte dell’Associazione c’è la disponibilità a dare un contributo fattivo per la manutenzione ordinaria ed eventualmente straordinaria della strada Marina Serra e Palane, coinvolgendo anche i confinanti delle strade suddette e quanti altri abbiano interesse”.


Il Santuario della Madonna della Serra



Il presidente Chiuri analizza poi la situazione del Santuario: “Un’iniziativa, infine, che l’Associazione intende portare avanti con priorità e forza assoluta è valorizzare il restauro del Santuario Madonna dell’Assunta, chiesa del XVI secolo, costruita nel periodo dei frequenti attacchi dei Saraceni alle coste salentine, che dispone di una terrazza sul mare dalla quale si può ammirare un panorama di rara suggestione. Elevata a Santuario nel 1951, la chiesa rurale dedicata a Maria SS. Assunta in Cielo si trova all’incrocio tra la via provinciale “Marina Serra” e la Litoranea Adriatica Otranto – S. Maria di Leuca.  È generalmente conosciuta con il nome di Madonna della Serra; l’esterno è caratterizzato da elementi tipici delle strutture fortificate ed in corrispondenza di porte e finestre sono posizionate piombatoie a scopo difensivo. L’interno accoglie un altare maggiore sormontato da una tela dell’Assunzione del pittore napoletano Paolo Finoglio. Sia il Santuario che, si presume, di proprietà della Chiesa, che l’area di pertinenza adiacente, probabilmente di proprietà del Comune, versano già da diversi anni in uno stato di forte degrado ed abbandono. A questo proposito chiediamo agli interessati (Comune, Curia, Provincia) informazioni precise in merito alla proprietà dell’area adiacente al Santuario, provvista di gradinate e siepi; chiediamo inoltre se esistono progetti recenti che prevedano un utilizzo di quell’area diverso dall’attuale. Il suddetto degrado del Santuario si è aggravato maggiormente anche a causa dei lavori insensati e devastanti di facciata eseguiti recentemente  per la posa in opera di una vernice colorata sulla facciata sud-est che, oltre a deturpare l’immagine del monumento, non permette la traspirabilità del supporto murario creando di conseguenza problemi di diffusione del vapore acqueo e dell’anidride carbonica. Chiaramente occorre intervenire subito e pulire le facciate interessate con la rimozione della suddetta vernice colorata tramite idrosabbiatura o eco-sabbiatura (processo di pulizia mediante il quale si asporta il materiale da una superficie muraria senza creare danni alla stessa) in collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti. Superata l’emergenza con la pulizia delle due facciate di cui sopra, è intenzione dell’Associazione redigere, a proprie spese, un progetto organico e definitivo di restauro e risanamento conservativo dell’intero monumento e degli spazi di pertinenza adiacenti da presentare, per la necessaria approvazione, agli Enti preposti compresa la Soprintendenza alle Belle Arti. Tale progetto, realizzato dall’Associazione e donato alla Curia a costo 0 (zero), una volta approvato ed esposto nel Santuario potrebbe, previa costituzione di un comitato, acquisire i contributi dei fedeli e di altre associazioni o privati cittadini per la realizzazione del progetto. Nel caso esista già un progetto di risanamento del Santuario e di risistemazione dell’area esterna circostante, l’Associazione sarà ben lieta di conoscere nei dettagli tale progetto alfine di poter dare un contributo disinteressato e gratuito alla realizzazione dell’opera; a questo scopo fa esplicita richiesta alla Curia di Ugento di poter visionare il suddetto progetto. In attesa di una vostra gentile risposta, sia in merito alla disponibilità dell’Associazione a collaborare, come specificato precedentemente, per la riqualificazione del territorio e delle strutture pertinenti, Santuario della Madonna della Serra compreso, sia in merito alla richiesta di informazioni richieste sulla proprietà e sull’utilizzo delle aree adiacenti al Santuario stesso”.


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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