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Tricase, ACAIT: una ricchezza per la città

Arriva a conclusione il progetto “La valorizzazione del patrimonio storico-documentario dell’Acait”, finanziato dal C.U.I.S., Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino.

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Arriva a conclusione il progetto “La valorizzazione del patrimonio storico-documentario dell’Acait”, finanziato dal C.U.I.S., Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino.


Tutto ha inizio nel 2009 quando il Comune di Tricase, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea dell’Università del Salento nella persona della Dott.ssa Daniela De Lorentiis, Dottore di ricerca in “Il Mezzogiorno tra Europa e Mediterraneo”, partecipa con esito favorevole al concorso indetto dal CUIS per un importo complessivo di € 25.000.


È stata la prima volta che il Comune di Tricase viene beneficiato da un finanziamento del CUIS.

Il lavoro costituisce un’ottima opportunità per rendere alla comunità quel patrimonio storico di identità e di valori condivisi che l’ACAIT porta con sé. In particolare si è proceduto al recupero della storia del Consorzio Agrario di Tricase durante gli anni del regime fascista fino al 1938 (anno in cui il Consorzio del Capo di Leuca diventa ACAIT -Azienda Cooperativa Agricola Industriale Tabacchi-) e si è concluso con una mostra storico-documentaria “Fumeremo Popolari, il Consorzio Agrario Cooperativo del Capo di Leuca (1902-1938)”, che verrà inaugurata il 7 dicembre 2012 alle ore 18.00 nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, e la pubblicazione di un catalogo sul materiale documentario raccolto.


Esso ha fornito, inoltre, l’opportunità ideale per intraprendere un’attività di riordino della cospicua mole documentaria dell’ACAIT, lasciata per lungo tempo all’incuria e all’abbandono, affinchè questo patrimonio documentario sia reso fruibile dalla cittadinanza e costituisca altresì motivo di forte richiamo turistico-culturale.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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