Connect with us

News & Salento

Tricase: Asilo delle mie brame…

“Tommaso Caputo”: querelle infinita per la gestione di un’istituzione storica il cui valore immobiliare sfiora i 5 milioni di euro e “muove” centinaia di migliaia di euro ogni anno

Pubblicato

il

di Giuseppe Cerfeda

L’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Puglia, Elena Gentile, rispondendo all’interrogazione del Capogruppo Consiliare dell’Unione di Centro, Salvatore Negro, ha espresso forti dubbi sulla legittimità della proposta di Statuto della nuova Fondazione della Scuola Materna Tommaso Caputo, tanto da ritenere “incomprensibile l’ipotesi per cui si possa assegnare ad un gruppo minoritario (in senso tecnico giuridico) la maggioranza nel CdA di un ente che da pubblico diviene privato”, e ribadire: “la necessità di garantire uguali diritti (sia nell’elettorato attivo che passivo) a tutti i soci della costituenda Fondazione, siano essi rinvenienti dalla asserita compagine associativa preesistente, sia quelli che volessero farne parte a partire dalla trasformazione”, con avvertenza che “in caso di inottemperanza a quanto dedotto saranno adottati gli strumenti surrogatori previsti dalla normativa vigente”. E questo è l’ultimo atto di una vicenda lunga anni, controversa, tratti fumosa e della quale, se non si osserva con attenzione, è difficile coglierne i contorni.

La Scuola Materna “Tommaso Caputo” nasce per effetto di tre donazioni, risalenti agli anni trenta, ad opera del dott. Gustavo Caputo, dell’avv. Domenico Caputo e delle sorelle Daponte, che lasciano al Comune di Tricase, rispettivamente, l’immobile e cospicue somme di denaro. Da qui in poi, la storia della Scuola Materna conosce la gioia dei bambini, le corse sfrenate nei corridoi e le preghiere nella cappellina; sino al 2008 quando dei bambini non v’è più traccia e l’asilo diventa quasi una struttura fantasma.  In quell’anno, infatti, il consiglio di amministrazione dell’IPAB “Scuola Materna T. Caputo” delibera di volersi trasformare in Associazione di diritto privato. Nel 2009 arriva il ricorso da parte dell Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Musarò. Ricorso vinto, con la sentenza del TAR di Lecce che boccia la trasformazione “perché ha trascurato il ruolo del Comune e della collettività di riferimento dei servizi”.

Nel 2010 la Giunta Regionale nomina Luigi Lecci Commissario Straordinario, per garantire la continuità didattica all’anno scolastico 2009-2010 e per assicurare la gestione dell’Ente.

Nel giugno del 2012, il Commissario Straordinario della Scuola Materna adotta l’Atto Costitutivo e lo Statuto dell’istituenda Fondazione di partecipazione.

“Questa volta, a differenza della precedente”, ha dichiarato il capogruppo consiliare di minoranza, Nunzio Dell’Abate, “si chiede il parere del Comune e della collettività di riferimento, ma a rispondere è solo il Sindaco, senza coinvolgere il Consiglio. Verso la fine di gennaio, la minoranza è venuta per caso a conoscenza del carteggio e, nell’ultima Assise consiliare, ha sollevato la questione dell’opportunità di un dibattito pubblico e di una riunione monotematica, data la valenza storico-culturale-sociale della Scuola Materna “Tommaso Caputo”, ed ha interrogato il Sindaco sulla volontà, manifestata in Regione ed in una sua nota al Commissario, di “rendere relativamente più importante il ruolo dei vecchi soci”. L’interrogativo è secco: perché l’interesse pubblico è quello di “rendere relativamente più importante il ruolo dei vecchi soci”?  Il Sindaco”, conclude Dell’Abate, “ha scelto di non rispondere alla minoranza, riservandosi di farlo per iscritto, nonostante che l’interrogazione sia stata inserita al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio e quindi da trattarsi necessariamente nella sede istituzionale”.

Il 3 dicembre era intanto giunta la nota dell’assessore regionale Gentile. Parole pesanti come incudini, che assumono ancora maggiore peso specifico se accompagnate dal parere del dirigente regionale del settore, Francesco Zampano: “Incomprensibili le modifiche che appaiono chiaramente squilibranti rispetto ad una razionale gestione di un Ente che da pubblico diviene privato, che consegnano ad un gruppo minoritario di soci il diritto ad esercitare l’elettorato passivo per la carica di Presidente della Fondazione. A ciò si aggiunga come sia inibito ad eventuali nuovi soci l’esercizio dei diritti statutari per ben tre anni, determinando un’anomala “golden share” in capo ai vecchi soci dell’Ipab. Si compie una doppia discriminazione, una nei confronti dei componenti del C.d.A. di nomina pubblica i quali sono inopinatamente esclusi dal diritto all’elettorato passivo, l’altro nei confronti dei nuovi soci semplici, linfa vitale per la Fondazione, i quali non possono prima di tre anni esercitare le facoltà loro previste dallo Statuto”.

Ma perché tanto interesse intorno all’Asilo Tommaso Caputo? Si, certo, è una prestigiosa istituzione che ha fatto la storia di Tricase ma… come diceva qualcuno molto più scaltro, potente e navigato di scrive, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E allora diciamola tutta: stiamo parlando di un patrimonio immobiliare che sfiora i 5 milioni di euro, della gestione di centinaia di migliaia di euro tra stipendi delle maestre, contributi regionali e di altri enti e spese per la manutenzione della struttura. Che sia questa la quadratura del cerchio?

Antonio Coppola: “Il Sindaco può solo esprimere parere favorevole o contrario, non vincolante”


Il sindaco Antonio Coppola prova a districare la matassa “Tommaso Caputo” ripercorrendo le tappe più importanti: “Da lunghi anni”, spiega, “non si riesce ad attuare la trasformazione dell’ex IPAB (Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficienza) “Scuola Materna Tommaso Caputo” in Fondazione. La gestione della scuola materna, che tanto a cuore sta a tutta Tricase, è affidata ad un Commissario di nomina regionale che, nonostante il grande impegno profuso, non riesce a sbloccare la situazione. Le sue innumerevoli proposte di statuto non hanno trovato approvazione per i ricorsi ed i veti incrociati. Una prima proposta di trasformazione dell’ex IPAB in Associazione, per la quale la Regione aveva considerato il parere del Comune favorevole per silenzio-assenso, non ha avuto esito per il ricorso proposto dal Comune di Tricase al TAR di Lecce. Un’altra proposta, approvata dalla Regione, aveva visto una successiva revoca per autotutela da parte della stessa Regione circa un anno fa. Ora, dopo varie proposte, incontri, inviti a modificare questo o quell’articolo dello statuto, si è tornati alla riproposizione da parte regionale di uno statuto molto simile a quello revocato per autotutela. Si rischia di ritornare in una situazione di stallo che potrebbe portare anche alla revoca del commissario ed alla nomina di un altro commissario”.

Il Sindaco poi ricorda come “La questione è assurta agli onori del Consiglio regionale al punto che un consigliere dell’UDC ha formulato un’interrogazione all’assessore regionale Elena Gentile, in stile molto simile a quello di un nostro consigliere d’area. Una piccola epidemia da interrogazioni, verrebbe da credere”, dice sarcastico Coppola, che continua: “L’Assessore ha risposto (“meglio sarebbe dire un funzionario dell’ufficio regionale che ha materialmente redatto la risposta”) in un modo che appare in alcuni punti non condivisibile. Il comune di Tricase aveva espresso forti perplessità nella formulazione dello statuto. Il primo problema è nella previsione di un consiglio composto da 3 componenti di parte pubblica (due nominati dal Comune ed uno dalla Regione) e tre di parte privata. Nessun Consiglio”, secondo il Sindaco, “può garantire una facile gestione se è composto da un numero pari di Consiglieri in quanto ci si può trovare, come è già accaduto, di fronte  all’impossibilità di decidere quando si è tre contro tre”.

“Altra forte perplessità”, prosegue Coppola, “è nella modalità di individuazione dei soci con diritto di voto. Si prevede che l’anzianità di un socio, in sede di primo insediamento, debba dipendere dal pagamento di tre quote associative alla prima iscrizione. Non ci sembra normale che la “fedeltà” all’Istituzione possa essere misurata in termini di denaro quando esistono altre forme di anzianità da prendere in considerazione. Una reale illegittimità vi è poi nella previsione che sia il Consiglio comunale a nominare i propri due rappresentanti, quando, invece, la legge attribuisce al Sindaco tale compito, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio comunale. In tutta questa vicenda appare evidente che il non detto prevalga sul detto, i sospetti annebbino la capacità di decidere liberamente, come i veti incrociati, spesso non dichiarati. Vi è poi una sopravalutazione del potere del Sindaco (“si sottolinea che il parere previsto è di sua esclusiva competenza”). Il Sindaco può solo esprimere un parere favorevole o contrario, non vincolante”.


“Quando poi si legge di commoventi ricordi di un’infanzia felice tra le braccia di questa o quella suora”, attacca il Sindaco, con chiaro riferimento al consigliere di opposizione, Nunzio Dell’Abate, “si ha la sensazione che si voglia annebbiare la mente con discorsi che non c’entrano nulla. Le suore hanno dato tanto ma non hanno e non possono avere più alcun ruolo, se non quello di assistenti o insegnanti per i bambini, come anche oggi accade, dopo un periodo di assenza”. Ed ora? “Siamo di nuovo ad aspettare una decisione. Ad una lettera del Commissario è seguita l’intimazione a procedere, pena la sua surroga, da parte del Dirigente regionale. Sarà difficile che decisioni arrivino in tempi brevi anche perché l’assessore Gentile è candidata in queste elezioni politiche”.

“Il nostro desiderio? Che la scuola materna continui a funzionare come ora ed anche meglio, se possibile; che continui ad essere una scuola materna della città a cui le famiglie continuano ad affidare con sicurezza i propri bambini, affiancando il servizio pubblico; che venga bloccato qualunque appetito sui terreni edificabili adiacenti. Siamo certi”, conclude Antonio Coppola, “che, alla fine, il buon senso prevarrà e che la soluzione sarà trovata”.


Approfondimenti

Masci: Lu Titoru, anche quest’anno, si soffoca con una polpetta

Anche Gallipoli, Casarano, Racale e Ugento si preparano a far festa…

Pubblicato

il

GALLIPOLI

È una delle feste più attese dell’anno in tutto il Salento: il Carnevale di Gallipoli, uno degli eventi più suggestivi, capace di unire tradizione, divertimento e cultura popolare.

I giorni stabiliti per le sfilate di quest’anno sono domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo, quando lungo Corso Roma sfileranno i caratteristici carri allegorici in cartapesta, tra i quali alcuni rappresentano scene tipiche della cultura e della storia della città, e gruppi mascherati, attirando visitatori da tutta la Puglia.

Il gran finale si terrà martedì 4 marzo nel centro storico, con la rappresentazione della celebre maschera di Lu Titoru, simbolo del carnevale gallipolino.

La leggenda narra che Teodoro fosse un giovane militare gallipolino, che, al ritorno dalla leva, chiese alla madre un piatto di polpette, il suo cibo preferito, prima di entrare nel digiuno quaresimale.

Ma nella fretta di mangiarle, Teodoro si soffocò con una polpetta.

Nel corteo mascherato, viene rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di “comari”, chiamate chiangimorti, che piangono.

La madre di Teodoro, la Caremma, è la figura che rappresenta la Quaresima e accompagna il giovane in questa macabra ma anche folkloristica tradizione.

La maschera di Lu Titoru ha un viso bicolore, giallo e rosso, proprio come la bandiera della città di Gallipoli, che è il simbolo della festa.

RACALE

Tutto pronto per il Carnevale Racalino 2025.

Sabato 1° marzo maschere, gruppi e carri sfileranno con le loro allegria e simpatia.

Partenza sfilata alle 15 da viale dello Stadio e arrivo stimato per le 16,30 in piazza Beltrano Giardini del Sole.

Qui si accenderà la festa: dalle 17 esibizione dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere singole. Intrattenimento con Andrea Scorrano Dj.

Verranno consegnati i premi: al carro più originale; alla maschera effetto wow; al carro più stravagante; il premio speciale Fidas Racale.

Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 24 febbraio, presso il comune di Racale: tutte le mattine, presso l’ufficio InfoPoint; possibile iscriversi anche il martedì e il venerdì pomeriggio, dalle 17 alle 19, presso la sede FIDAS in via Vespucci n. 3.

Per informazioni, contattare il numero 0833 902324.

CASARANO

Il Carnevale Casaranese quest’anno si consumerà il 1° marzo.

In fase di organizzazione la Pro Loco ha tenuto conto della eventuale difficoltà ad attraversare la città e raggiungere molte piazze del centro, causa cantieri aperti e lavori in corso.

Così ha optato per un maxi-raduno in piazza Indipendenza che culminerà con il live show Kawabonga.

Quindi, sabato 1° marzo tutti in piazza: giovani e meno giovani, di Casarano e dei paesi vicini, si ritroveranno dalle 17 per una grande festa in maschera.

Dalle 19,30 il clou della festa con lo spettacolo esplosivo e travolgente di Kawabonga (ingresso gratuito) con musica e sorprese.

UGENTO

Sono due gli appuntamenti da segnare in rosso sul calendario per il Carnevale Ugentino.

Il primo domenica 2 marzo, presso l’Associazione culturale “Mare Blu” in viale don Tonino Bello, si svolgerà il “Ballo in maschera” (quinta edizione). A partire dalle 15,30 balli di gruppo, baby dance, tiro alla fune, corsa con i sacchi e tante altre attività per il divertimento di bambini, ragazzi e famiglie.

È prevista anche la premiazione della maschera più bella. La sfilata, organizzata dalla ProLoco Ugento e Marine, è in programma lunedì 3 marzo: “Il Carnevale arriva ad Ugento!” alle ore 16.

Il corteo chiassoso e colorato attraverserà Ugento partendo da Largo Pretura (via F.lli Mille), fino ad arrivare in piazza San Vincenzo dove fare festa tra musica e divertimento.

Una giuria decreterà il gruppo e la maschera più belli.

Continua a Leggere

Alessano

Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”

I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…

Pubblicato

il

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.

Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.

Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.

Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Ugento ospita il Digital Readers Camp

Dialoghi sulla letteratura nell’era digitale

Pubblicato

il

Un ciclo di incontri per riflettere sui cambiamenti nelle abitudini di lettura di giovani e adulti. Ugento si prepara ad accogliere il Digital Readers Camp – Dialoghi sulla lettura possibile, un’iniziativa del Nodo Galattica che si svolgerà a Palazzo Rovito tra febbraio e marzo 2025. Il progetto mira a creare un confronto intergenerazionale sul rapporto tra giovani lettori e mondo digitale, coinvolgendo esperti del settore, docenti, bibliotecari, educatori e famiglie.

L’obiettivo del Digital Readers Camp è sondare l’impatto dei social media e delle tecnologie digitali sulle abitudini di lettura di ragazzi e adolescenti. Il programma prevede cinque incontri, per un totale di dieci ore, nei quali si discuterà di come il digitale stia trasformando l’editoria e l’accesso ai libri.

Il programma degli incontri
Il primo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, con un dialogo intitolato “Ci piace leggere?” in cui Matteo Sabato, esperto di editoria e promozione della lettura, parlerà con giovani tra gli 11 e i 14 anni sull’importanza della lettura e sulle loro preferenze letterarie.

Il 14 febbraio, Sabato dialogherà con Alessandro Venneri della libreria Dante Alighieri di Casarano per approfondire il tema dell’editoria per ragazzi, esplorando le scelte e le tendenze del mercato.

Il 21 febbraio, si tornerà sul tema “Ci piace leggere?”, questa volta coinvolgendo adolescenti tra i 15 e i 20 anni per confrontarsi sul loro rapporto con la lettura e su come le nuove tecnologie influenzino le loro abitudini.

Il 7 marzo, il dibattito si sposterà sul ruolo della scuola con l’incontro Educare alla lettura a scuola. Nodi e risorse, dove si discuterà di strategie per avvicinare gli studenti ai libri.

L’ultimo appuntamento, il 14 marzo, sarà dedicato al tema “Leggere”: una questione di comunità educante, un confronto tra genitori, bibliotecari ed educatori per riflettere su come famiglie e istituzioni possano collaborare per incentivare la lettura tra i più giovani.

Un’opportunità per la comunità
L’iniziativa del Nodo Galattica Ugento ha come obiettivo il coinvolgimento attivo della cittadinanza, creando un dialogo costruttivo tra generazioni e professionisti del settore. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16:30 alle 18:30 presso Palazzo Rovito.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti