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Tricase, Consiglio sulla “275”: la maggioranza va sotto?

Martedì 21 settembre, dalle 18, il Consiglio Comunale di Tricase è chiamato ad esprimere il proprio parere attraverso il voto in aula sul progetto (intero) della nuova

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Martedì 21 settembre, dalle 18, il Consiglio Comunale di Tricase è chiamato ad esprimere il proprio parere attraverso il voto in aula sul progetto (intero) della nuova “275” da Maglie fino a Santa Maria di Leuca. La maggioranza, già alle prese con quattro suoi ex consiglieri (Francesco Cito, Pasquale De Marco, Rocco Martella e Rocco Piccinni) che hanno più volte manifestato il loro dissenso, deve ora fare i conti con la volontà di due esponenti dell’UdC, il capogruppo Mario Turco e Giuseppe Piccinni, di votare contro il progetto completo, essendo favorevoli solo a quanto stabilito in merito alla Statale fino a Montesano. Così sono partite le grandi manovre: nessuna dichiarazione ufficiale, solo indiscrezioni e movimenti… sottobanco per cercare ognuno di capire le strategie dell’altro. In pratica, considerata una situazione “normale” che prevede il pareggio in Consiglio Comunale scongiurato solo dal voto del Sindaco (10 +1 i “si” sicuri e 10 i “no” possibili), il sicuro (a questo punto) voto contrario di Piccinni e Turco manderebbe di conseguenza sotto la maggioranza. Ma i quattro Consiglieri del centrodestra, cosiddetti dissidenti, avendo ribadito in più occasioni la loro appartenenza al PdL, sceglieranno veramente di votare contro un progetto sponsorizzato da Raffaele Fitto & Co.? Certo, potrebbero anche decidere di non presentarsi in Consiglio o astenersi, mettendo comunque in serio imbarazzo l’Amministrazione… Il “gruppo dei quattro” ne sta discutendo così come se ne parla tra i componenti della maggioranza. Come detto, non sembra esserci invece margine di dubbio per i due consiglieri dell’UdC, che all’epoca in cui Antonio Coppola era sindaco, facevano già parte del Comitato contro l’allargamento della Maglie-Leuca, di cui Turco era addirittura presidente. “Anche se qualcuno ne fa un questione ideologica”, spiega Giuseppe Piccinni, “questa non può essere vista come una partita tra centrodestra e centrosinistra, ma solo di convincimenti personali. E per noi i lavori si dovrebbero fare solo fino a Montesano Salentino, per poi sfruttare la già esistente tangenziale “Cosimina” e proseguire fino a Leuca. Il progetto della “275” così com’è oggi, è stato pensato 20 anni fa con prospettive di sviluppo del Tac ed invece sappiamo tutti com’è andata a finire. Per cui ai nostri giorni è giusto dare un peso maggiore all’impatto ambientale vista la nostra vocazione turistica. Comunque sia, ci tengo a ribadire che non è né può essere una posizione di partito: qui la politica non c’entra niente, è solo convinzione personale e sarebbe bene evitare qualunque tipo di strumentalizzazione”. Sull’ipotesi che i quattro “dissidenti” decidano di votare contro, spedendo sotto la maggioranza, Piccinni è sicuro: “Anche se non dovesse esserci maggioranza in Consiglio, sinceramente non credo a conseguenti implicazioni politiche…”.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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