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Tricase, Dell’Abate: “Se qualche volta si desse più ascolto…”

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riceviamo e pubblichiamo


Con Delibera di Consiglio n.33 del 25.10.12, la Maggioranza ha voluto inserire nel piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare comunale la Scuola Materna di Lucugnano, rimasta allo stato rustico.


Sia in Commissione Bilancio, che in Consiglio, osservavo che l’immobile era oggetto di una richiesta di finanziamento -PON Sicurezza per lo sviluppo obiettivo convergenza 2007/2013- dell’ammontare di €.350.000 avanzata dal Commissario Aprea, durante il periodo di commissariamento del Comune, per la sua completa ristrutturazione e rifunzionalizzazione assieme all’area a giardino circostante.


Aggiungevo che, da una parte, la destinazione a struttura per l’accoglienza di immigrati extracomunitari destava non poche perplessità; dall’altra, la limitazione a quello specifico utilizzo per soli cinque anni e la possibilità di intercettare altri finanziamenti in quella nuova veste, unitamente all’indotto che si poteva sviluppare, deponevano nel senso contrario, tant’è che suggerivo di dare la parola alla frazione attraverso un forum di ascolto. Nel frattempo, sarebbe stato opportuno rinviare l’argomento all’ordine del giorno, considerato che l’inserimento del bene nel piano delle alienazioni faceva venir meno la condizione per la partecipazione alla misura di finanziamento. Concludevo di aver consultato il fascicolo e di aver rinvenuto diverse comunicazioni della Prefettura di Lecce che andavano verso l’accoglimento del progetto.


Ma già il Presidente del Consiglio, nella seduta del 9.10.12 della Commissione Bilancio aveva assicurato “Che da notizie assunte dalla Prefettura di Lecce l’immobile è escluso da finanziamenti”; medesimo concetto ribadiva il Sindaco, nel corso della discussione consiliare: “Non si può avere il finanziamento per la mancanza del titolo di proprietànon si può dimostrare la proprietà… mi ha chiamato il Prefetto…quello di Lucugnano non riuscirete ad averlo come finanziamento”.


Non c’è stato verso, proposta di rinvio rigettata e voto favorevole per l’inserimento nel piano di alienazioni con destinazione dei proventi in primis al ripiano dei debiti fuori bilancio.

Quando il Signore si diverte … il 29 ottobre scorso perviene in Comune una nota, partita dalla Prefettura di Lecce il 26, esattamente il giorno dopo la seduta di Consiglio, con cui si esprime parere favorevole al progetto e si chiede di apportare le modifiche concordate nel tavolo tecnico; due giorni dopo, il Sindaco trasmette il progetto rimodulato ed “attesta che il Comune di Tricase è il legittimo, pieno ed esclusivo proprietario del terreno su cui insiste l’edificio oggetto della richiesta di finanziamento”.


Ora occorrerà ritornare in Consiglio per togliere il bene dall’elenco dei beni alienabili e svincolarlo dalla specifica destinazione finanziaria di ripiano dei debiti fuori bilancio.


Ma a quale Prefettura si era andati?  Ma come si è fatto a diventare proprietari in tre giorni? Se si desse +Ascolto…


Nunzio Dell’Abate


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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