Miggiano
Tricase e Miggiano: Masci e Carnevale de na fiata

Il Carnevale di Tricase
Tricase ritrova il Carnevale con la prima edizione d “I Masci De Na Fiata”. La manifestazione organizzata dal Comitato “Carnevale Tricasino 2014” di recente costituzione, sorto dall’incontro spontaneo di alcune associazioni attive sul territorio e delle Parrocchie, composto allo stato (ma aperto a nuove eventuali adesioni) da Gianluca Errico (TricasèMia) Coordinatore, Daniela Tempesta (GAT), Fabiola Colaci (Legambiente), Giuseppe Elia (Consulta delle Associazioni), Antonio Ardito (Porta d’Oriente), con il supporto della Consulta delle Associazioni, il patrocinio del Comune di Tricase e la preziosa collaborazione del vice sindaco Maria Assunta Panico. L’obiettivo è una festa carnascialesca che unisca il divertimento alle tradizioni, riscoperta e reviviscenza dei giochi e dei mascheramenti di un tempo, quelli dei nostri nonni e dei nostri padri da trasmettere ai nostri figli e nipoti. Una festa per piccoli e per grandi. L’evento si articolerà in una serie di appuntamenti nelle piazze principali di ogni rione e delle frazioni dal 23 febbraio all’1 marzo: verranno inscenate le cosiddette carnevalate: i “masci de na fiata” reciteranno filastrocche, poesie, serenate nelle corti e nelle case di chi li vorrà ospitare, mentre la piazza sarà allietata da balli, giochi e musica. Domenica 23 febbraio tutti a Lucugnano; lunedì 24 a Tutino; martedì 25 a Caprarica, mercoledì 26 a Sant’Eufemia; giovedì 27 a Tricase centro; venerdì 28 a Tricase Porto; sabato 1° marzo a Depressa. La festa riprenderà e si concluderà con la sfilata, con due itinerari diversi ed una grande festa in piazza Cappuccini, nelle giornate di domenica 2 e martedì 4 marzo. Domenica 2 marzo la parata partirà verso le ore 15 dalla Zona 167 ed attraverserà il paese (via Moro, via Pirandello, via Apulia, via Da Vinci, Via F.lli Allatini, via Stella d’Italia, via Toma, via S.Demetrio, via Caputo, via Diaz) per giungere in piazza Cappuccini, dove verrà accolta dalla musica di “Mondo Radio” e dai balli delle varie associazioni e scuole di ballo. Un angolo della piazza sarà dedicato ai più piccoli con giochi ed artisti di strada; saranno allestiti stands eno-gastronomici ed ogni associazione e/o gruppo potrà esibirsi e presentare le proprie attività. Il pomeriggio di festa continuerà con esibizioni musicali, scenette e rappresentazioni teatrali carnascialesche ed un ospite a sorpresa che chiuderà i festeggiamenti. Martedì 4 la sfilata prenderà le mosse, sempre alle ore 15, dal piazzale dell’Ospedale Card. Panico (proseguendo poi su via Pio X, via Umberto I, via Monteverdi, via Lecce e via Roma) e raggiungerà piazza Cappuccini, dove si ripeteranno gli eventi della domenica. Info: carnevaletricasino@gmail.com, 3920652224, 3470899512.
Il Carnevale di Miggiano
Organizzato dall’assessorato alla Cultura giunge alla sua quinta edizione. Domenica 23 febbraio ((la data viene anticipata di una settimana per permettere ai tanti carri dei comuni vicini a parteciparvi) ritrovo alle 14 in Largo Mercato per il raduno dei gruppi e delle maschere. Il Carnevale miggianese si propone anche ripresentare e rinvigorire i classici vecchi riti. Come “l’estrema unzione”, “lu funerale du Carnevale” e “u mitu de la Caremma”. Non a caso l’intero evento, completamente a partecipazione gratuita, è stato ribattezzato “U Carnevale de na fiata”. Dal centro del paese si snoderà la folkloristica sfilata che farà ritorno in Largo Mercato, intorno alle 15,30. A seguire, in una grande esplosione di musica e divertimento, le esibizioni di carri, gruppi, mascarani, e festose e colatissime mascherine (da 0 a 7 anni). In serata le premiazioni di carri, gruppi, mascarani e mascherine. Dopodiché il Carnevale porterà alla ribalta la Caremma, per tradizione intesa come la moglie del Carnevale, vecchia signora vestita di nero che porta con sé alcuni simboli: il fuso per filare la lana, la cunucchia e la zucca gialla. Sulla zucca venivano infilzate sei penne di gallina ed al centro una penna di gallo. Serviva a portare il conto delle settimane di Quaresima e dunque lo scorrere del tempo che portava alla Pasqua, in quanto ogni settimana che passava veniva tolta una penna di gallina e così per sei settimane (l’intera Quaresima) e per ultima rimaneva la penna di gallo che era la Settimana Santa. Non a caso la manifestazione, nel cuore di Miggiano, proseguirà con la morte del Carnevale sul fuoco, accompagnata dagli esilaranti lamenti in vernacolo della Caremma in persona.
Cronaca
Non è un posto per i “maranza”
Ragazzino armato di coltello? Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Miggiano – Montesano, Gianni Sergi: «Caso isolato e senza sviluppi, situazione sotto controllo». I sindaci: «Clamore immotivato»

di Giuseppe Cerfeda
Miggiano e Montesano Salentino sono state negli ultimi giorni, loro malgrado, al centro della cronaca nazionale.
Della vicenda partita dalla scuola media di Miggiano si è parlato molto e qualche volta anche a sproposito.
Proviamo qui a fare chiarezza con il racconto di chi ha vissuto tutto in prima persona, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, Gianni Sergi: «Ho ricevuto un’informativa da parte del comando dei carabinieri di Specchia (competente anche su Miggiano e Montesano, NdA) dalla quale venivo a conoscenza di una vicenda denunciata dal genitore di un ragazzo di terza media del mio Istituto che ne sarebbe rimasto coinvolto. Si faceva anche riferimento a un altro episodio che sarebbe accaduto al campo sportivo di Montesano e a un altro ragazzo ancora, pure lui minacciato con il coltello. La cosa ovviamente mi ha lasciato di stucco perché fondamentalmente Miggiano e Montesano sono comunità molto tranquille, sane e con dei valori ben radicati; o, comunque, ben distanti da quei fenomeni legati a grandi città o ad altre località, tipo “maranza” o baby gang».
Il dirigente sottolinea subito che «è stato un episodio unico, isolato e circoscritto e del quale, peraltro, non abbiamo avuto più riscontro da parte degli inquirenti. Infatti, l’informativa dei carabinieri è stata notificata anche alla Procura della Repubblica e al Tribunale del Minori e, ad oggi, a meno che non vi siano ancora indagini in corso, non ci sono stati sviluppi o aggiornamenti, né da parte dei carabinieri, né da parte della Procura Repubblica».
Detto questo, però, Sergi ha ritenuto giusto «non sottovalutare la questione» e «mi sono mosso subito, invitando i genitori a una sorta di patto educativo, un’alleanza tra famiglia e scuola per monitorare meglio i comportamenti dei ragazzi una volta finite le lezioni. All’interno, intanto, ho intensificato tale monitoraggio, allertando tutta la comunità educante, compresi anche i collaboratori scolastici. Ho chiesto a tutti, nel caso ne fossero venuti a conoscenza, di avvertirmi tempestivamente, anche di piccoli movimenti, di parole fuori posto, ecc.».
Quindi massima allerta, ma nessun allarmismo: «Ho invitato i ragazzi a installare sul loro telefonino l’app della polizia “Youpol” e a scuola abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie per recepire, intercettare. Abbiamo anche collocato nelle scuole medie di Miggiano e Montesano due cassette che abbiamo chiamato “ConfidiAmo”, dove i ragazzi nella massima privacy potevano inserire dei bigliettini anonimi e denunciare eventuali storture. A distanza di quasi quattro mesi, però, nessuna segnalazione di rilievo».
Però la bolla è scoppiata “solo” in questi giorni…
«Abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare nella nostra scuola don Antonio Coluccia, il quale è voluto venire a trovarmi e ha parlato della lettera che avevo inviato alle famiglie, elogiandomi anche per il coraggio. Le sue parole hanno avuto un riverbero immediato attraverso TV e stampa e così si sono accesi i riflettori».
Sembra si sia risolto tutto in una bolla di sapone: «Mi sono da poco relazionato con il Tribunale dei Minori e mi hanno riferito ancora una volta che non ci sono sviluppi. Questo per dire che la situazione non soltanto è monitorata ma è anche sotto controllo».
Come da questo giornale abbiamo sempre sostenuto, occupandoci anche di vicende ben più delicate (leggi mafia), se il malessere c’è va denunciato. Giusto non creare allarmismi ma neanche nascondere la polvere sotto il tappeto. Il dirigente scolastico non nasconde una certa amarezza per le polemiche che ne sono scaturite: «Sono stato il primo a non mettere la testa nella sabbia o girarmi dall’altra parte di fronte all’informativa. Che, ben inteso, è arrivata anche ai comuni, agli assistenti sociali, di Miggiano, Montesano e Specchia, alla collega di Alessano il cui comprensivo si allarga fino a Specchia. Del resto, quello che ho fatto è stato solo inviare una lettera ai genitori dei ragazzi di terza media. Non era mia intenzione allarmare alcuno ma solo mettere a conoscenza e attivare, come dicevo, la rete educativa per prevenire eventuali situazioni delicate. Anche per questo, abbiamo avuto a scuola per una giornata intera, a parlare con i ragazzi, per tutelarli, prenderci cura di loro, il Commissario Capo del Commissariato di Polizia di Taurisano, Antonio De Iaco».
Fatte le dovute premesse, Gianni Sergi vuole «rassicurare la mia comunità educante e più in generale i cittadini di Miggiano e Montesano e tranquillizzare i genitori. Quello di cui si parla è stato, lo ripeto, un caso isolato, circoscritto. Del quale, peraltro, non si è saputo più alcunché. Quindi, dobbiamo riprendere a vivere la scuola in serenità. Non nascondo che mi abbia dato un po’ fastidio che la scuola che dirigo ne sia rimasta marchiata. Non lo meritiamo».
Infine, «continueremo a tenere alta la guardia ma dovremo continuare a lavorare serenamente. Lo dico per la serenità di tutti, dei ragazzi, innanzitutto, e del loro equilibrio psicofisico. E anche per le famiglie che ci affidano quanto di più prezioso: i loro figli. Noi ce ne prenderemo cura come abbiamo sempre fatto, con grande attenzione».
«Miggiano è una comunità sana»
Il sindaco Michele Sperti su una cosa non ha dubbi: «Miggiano è una comunità sana!».
Lo ha ripetuto fino alla noia ai giornalisti che lo hanno contattato per avere un parere sulla vicenda, lo ha persino postato sui social.
«Dopo le notizie diffuse in questi giorni, relative a presunti casi di bullismo o violenza tra ragazzi, serve una doverosa presa di posizione», spiega. «Tutto nasce da un’informativa del Comando Stazione Carabinieri di Specchia dello scorso mese di novembre con la quale veniva riferito agli Istituti comprensivi del territorio di una telefonata di un genitore, preoccupato perché alcuni compagni di scuola del figlio erano soliti portare al seguito dei coltelli, e riferendo altresì di gruppi di ragazzini provenienti da diversi paesi soliti a sfidarsi tra loro».
«Ricevuta la comunicazione», ricostruisce, «il dirigente scolastico del comprensivo di Miggiano – Montesano ha informato le famiglie invitandole a mettere in piedi iniziative finalizzate al controllo e alla verifica di eventuali comportamenti inappropriati dei propri figli».
«Ciascuno ha impiegato le opportune competenze mosso dalle migliori intenzioni», chiarisce il primo cittadino, «ma, attualmente, non risulta che la telefonata arrivata ai carabinieri di Specchia abbia prodotto alcun risultato di indagine, tant’è che nessuna inchiesta è nota né dalle forze di polizia né dalla magistratura».
Allo stesso tempo, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, il dirigente dell’I. C. ha ospitato, nei plessi scolastici di Montesano Salentino, don Antonio Coluccia, chiara figura di impegno civile contro la criminalità, il quale, richiamando la lettera del dirigente ai genitori dello scorso novembre, ha lanciato un monito di condanna nei confronti di ogni forma di violenza.
«Mi preme sottolineare che in questo territorio, nell’ambito delle proprie competenze, docenti, educatori e associazioni svolgono il proprio ruolo con grande professionalità, passione, responsabilità, scrupolo e rigore, e tale da garantire la crescita armoniosa dei nostri figli», aggiunge Sperti. «Nessuno può e deve tirarsi indietro o abbassare la guardia di fronte a possibili accadimenti di violenza che, se verificati, devono trovare una comunità pronta ad affrontarli e stigmatizzarli con forte determinazione».
Quello che proprio non è andato giù al sindaco è la bolla mediatica che ha investito il suo paese: «Una realtà come Miggiano permette di conoscere tutti i ragazzi che appartengono alla comunità scolastica e ogni famiglia. Nessun dubbio, pertanto, esiste sulla moralità di ciascuno di loro, così come vi è assoluta certezza che la comunità miggianese è sempre, e da sempre, capace di svolgere un ruolo di sollecitazione propositiva verso i ragazzi».
Michele Sperti, infine, assicura che «non è mai mancato né mancherà l’impegno delle istituzioni, in piena collaborazione con le forze dell’ordine, perché Miggiano possa continuare a essere una comunità sana».
«Ingiustificabile bolla mediatica»
Sulla vicenda è intervenuto pubblicamente anche il sindaco di Montesano Salentino Giuseppe Maglie.
«Anche in virtù di una incredibile e ingiustificabile bolla mediatica che ha trovato spazio addirittura sui media nazionali», attacca, «voglio affermare e chiarire che la nostra comunità non è coinvolta nella vicenda, se non marginalmente».
«Dispiace constatare, però», continua il primo cittadino, «come una comunità come la nostra, storicamente e notoriamente sana, tranquilla, operosa e da sempre lontana da logiche di violenza, possa salire alla ribalta delle cronache nazionali senza la necessaria e puntuale verifica».
Difeso l’onore del suo paese, il sindaco Maglie garantisce, comunque, che «continueremo a vigilare attentamente, come fatto finora, insieme alle forze dell’ordine e alle autorità competenti, nel tentativo di prevenire e magari di stanare ogni possibile occasione di radicamento di forme inclini alla violenza».
Il sindaco Giuseppe Maglie, dopo aver ricordato e ringraziato «per il grande lavoro di prevenzione e per affermare i valori di solidarietà, onestà e fratellanza, che quotidianamente svolgono la scuola, i docenti, le famiglie, la parrocchia, le associazioni e l’amministrazione comunale», si augura che «in futuro si faccia molta più attenzione prima di divulgare notizie di una così evidente gravità che possono ledere significativamente la storia e l’immagine di una qualsiasi comunità».
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Attualità
Miggiano: lavori in corso e deviazioni per i mezzi pesanti
Intervento di riqualificazione integrale dei basoli storici di via Provinciale/via Roma. Il sindaco Michele Sperti agli autisti di camion e pullman: «Prestate la massima attenzione a deviazioni e indicazioni»

Lavori in corso a Miggiano e variazioni al traffico urbano con particolare riferimento ai mezzi pesanti provenienti da Taurisano in direzione Maglie o marcianti in direzione opposta.
I lavori in corso riguardano un importante intervento di riqualificazione integrale dei basoli storici di via Provinciale/via Roma.
Come ha sottolineato il sindaco Michele Sperti, «il decoro passa ancora una volta attraverso la funzionalità. Quella in corso è un’impresa delicata, mai fatta prima, se non altro per le tecniche di posa che risalgono a tempi lontani. Per noi rappresenta un’opera strategica dal punto di vista idraulico certamente ma anche essenziale per la prospettiva di decoro del centro storico cui da sempre tendiamo».
Il primo cittadino, poi, raccomanda ad autisti di camion o pullman «di prestare la massima attenzione alle deviazioni e alle indicazioni stradali dell’apposita cartellonistica. Diversamente si rischia l’imbottigliamento perché si è costretti a tornare indietro. Intanto chiediamo scusa per il disagio creato alla circolazione che durerà ancora per qualche settimana».
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Appuntamenti
Don Coluccia salpa con la Nave della Legalità di Montesano
Il prete antimafia originario di Specchia parlerà ai ragazzi. Per gli studenti di terza media previsto un viaggio a Capaci. Il dirigente scolastico Gianni Sergi: “Crescere affermando i propri diritti e i propri doveri in un contesto di legalità è l’insegnamento più importante che possiamo offrire loro”

L’Istituto comprensivo Miggiano – Montesano Salentino organizza un incontro che sarà occasione di confronto e arricchimento sia per gli studenti che per le famiglie su alcune tematiche che attualmente coinvolgono le nuove generazioni.
L’incontro avrà come ospite e oratore il prete antimafia originario di Specchia, don Antonio Coluccia, e si terrà venerdì 28 febbraio, alle ore 18, presso la palestra del plesso di Montesano.
Tale incontro si inserisce all’interno del percorso sulla Legalità intrapreso dall’istituto in tutti gli ordini di scuola e che ha già visto protagonisti i ragazzi nella prima parte dell’anno scolastico.
Gli studenti hanno precedentemente preso parte alla Giornata contro la violenza sulle donne, alla Settimana della Gentilezza, al Giorno del Rispetto, alla Giornata internazionale della lotta contro il bullismo e cyberbullismo e all’attivazione di altre iniziative, come la cassetta “ConfidiAMOci” per raccogliere denunce e la diffusione dell’app Youpol.
La giovane comunità si avvicina dunque alla conclusione del percorso di presa di coscienza con la partecipazione alla “Nave della legalità”.
“L’incontro con don Antonio rappresenta un momento di riflessione fondamentale dell’intero percorso che precederà il momento di visita ai luoghi che hanno tragicamente segnato i momenti più cruenti dell’azione mafiosa”, afferma il dirigente scolastico Gianni Sergi.
I ragazzi di terza della scuola media, infatti, si recheranno a Capaci, in via D’Amelio, a Cinisi e nella sede di alcune aziende attualmente gestite da Libera, in terre confiscate alla mafia.
“In quei luoghi”, prosegue il dirigente, “avranno modo di comprendere l’importanza degli elementi essenziali per realizzare un futuro di convivenza civile, pacifica e costruttiva. Crescere affermando i propri diritti e i propri doveri in un contesto di legalità è l’insegnamento più importante che possiamo offrire loro”.
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