E’ terminata l’era-Musarò a Tricase. Il Sindaco è ormai “ex” dal pomeriggio del 21 luglio, momento in cui 12 consiglieri comunali si sono recati a Maglie, presso lo studio del notaio De Donno, dove hanno validato le proprie dimissioni, che nella mattinata del 22 luglio sono state protocollate in Comune. Antonio Musarò, eletto nell’aprile 2008 alla guida di una coalizione di orientamento di centrodestra, è stato dunque sfiduciato ed il Consiglio Comunale sciolto. A breve ci sarà l nomina del Commissario Prefettizio che dovrà guidare Tricase fino alle prossime elezioni, probabilmente nella primavera dell’anno a venire.

Dopo lunghi mesi di travagli ed un Bilancio che non si riusciva ad approvare (il termine ultimo era il prossimo 31 agosto), la crisi ha avuto il suo culmine negli ultimissimi giorni con il ritiro dell’appoggio al Sindaco da parte del consigliere Antonio Giannini e di Giuseppe Piccinni dell’UdC (Mario Turco aveva invece deciso di continuare a far parte dell’ormai ex maggioranza, dissociandosi dalle decisioni assunte a carattere provinciale dall’On. Salvatore Ruggeri, che nel frattempo ha commissariato la locale sezione del partito spedendo il dirigente Mario Pendinelli).

Hanno presentato le dimissioni i consiglieri di minoranza Antonio Coppola, Carmine Zocco, Rocco Indino, Maria Assunta Panico, Alfredo De Giuseppe, Gianluigi Forte; i “dissidenti” Francesco Cito, Rocco Martella, Pasquale De Marco e Rocco Piccinni; i due che hanno tolto l’appoggio a Musarò all’ultim’ora, Antonio Giannini e Giuseppe Piccinni.

A distanza di appena tre anni Tricase è di nuovo commissariata. Chi è oggi caduto diceva di volere restare in sella per il bene del paese; chi ha provocato la caduta dice che l’ha fatto per il bene del paese. Come sempre, la sensazione (eufemismo) è che su entrambi i  fronti a nessuno abbia mai seriamente importato il bene di un paese che da tempo vive un calvario.

Federico Scarascia