News & Salento
Tricase: l’ardua via per il mare
Dell’Abate scrive al sindaco Coppola: “Una priorità la sistemazione di via Duca degli Abruzzi, in ragione del disastrato stato del manto stradale e della scarsa visibilità per la presenza degli alberi di eucalyptus e di frequente anche per la carente manutenzione degli oleandri”
Sta per tornare la bella stagione e Tricase ritrova i suoi vecchi problemi. Per chiunque di buon senso piccole cose risolvibili forse con appena un po’ di ingegno. Invece da 20 e più anni a questa parte sono passate da Palazzo Gallone le diverse Amministrazioni Ecclesia, Coppola, Musarò (e ogni tanto qualche Commissario Prefettizio), ma quella che tutti conosciamo come via Pasanisi è sempre rimasta uguale a sé stessa. Anzi no! Perché ogni anno che passa è sempre peggio.
A riguardo il capo gruppo consiliare di minoranza, Nunzio Dell’Abate ha scritto al sindaco Antonio Coppola. “Con l’approssimarsi della stagione estiva e nell’ottica di un rilancio delle nostre marine”, si legge nella sua istanza, “rappresenta sicuramente una indefettibile priorità la sistemazione di via Duca degli Abruzzi, in ragione del disastrato stato del manto stradale e della scarsa visibilità per la presenza degli alberi di eucalyptus e di frequente anche per la carente manutenzione degli oleandri”.
“La circolazione viaria”, continua, “è seriamente compromessa; non ne parliamo poi di quella pedonale. Il rischio per la pubblica incolumità è ormai divenuto alto, specie nel periodo estivo. Andrebbe studiato in fretta un piano di intervento per lo sradicamento degli alberi almeno di quelli più invasivi, forse ripensato il senso di marcia per evitare i frequenti intasamenti e magari rivista l’area a parcheggio nella parte finale che immette sulla piazzetta per dare una certa disciplina al servizio e di conseguenza tutt’altro aspetto visivo. Nell’ultimo scorcio della precedente Amministrazione, il Sindaco aveva raggiunto un’intesa di massima con il Presidente della Provincia per addivenire ad una riqualificazione dell’arteria stradale; magari si potrebbe proseguire in quella direzione”. A dire il vero lo stesso (allora) sindaco Antonio Musarò in un passato che ormai appare preistoria disse “quest’inverno aggiusteremo quella strada”. Era la fine dell’estate 2008…
“Questa mia”, conclude Dell’Abate, “come sempre, vuole avere l’unico fine di sensibilizzarla sulla problematica, anche alla luce delle istanze dello stesso tenore rivoltemi da diversi cittadini”.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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