News & Salento
Tricase: la nuova alba del Porto
Comincia a prendere forma quello che sarà il nuovo porto di Tricase. Giovedì 30 settembre si terrà la Conferenza di Servizi tra Comune, Regione, Provincia e tutti
Comincia a prendere forma quello che sarà il nuovo porto di Tricase. Giovedì 30 settembre si terrà la Conferenza di Servizi tra Comune, Regione, Provincia e tutti gli Enti interessati per esaminare il progetto della nuova struttura portuale. Ricordiamo che il Comune di Tricase ha dato in subgestione alla Società Must i servizi portuali nelle aree che il Comune ha in concessione. Per contratto la Must si è impegnata a redigere un progetto preliminare per l’ampliamento e la messa in sicurezza del porto. Progetto trasmesso per l’approvazione in linea tecnica alla Conferenza dei Servizi di fine mese. Solo in seguito, attraverso un accordo quadro tra Ministero, Regione Puglia, Italia Navigando e Invitalia, potrà essere considerato per un finanziamento pubblico di circa 5,5 milioni di euro. Soldi che serviranno per il muraglione, un sistema che protegga il lato esposto allo scirocco, il consolidamento del costone della banchina nord e il dragaggio del porto. Il progetto è già stato valutato a livello comunale e per questo abbiamo chiesto i dettagli e le relative spiegazioni all’ingegner Vito Ferramosca dell’Ufficio Urbanistica. “Verranno realizzate opere di mitigazione del rischio”, ha spiegato Ferramosca, “realizzando un muraglione sul molo di Levante per proteggere l’inclusione da scirocco all’interno del porto. La Must ha pensato di realizzare un muro di sopralzo che però noi abbiamo ritenuto di notevole impatto e per questo chiederemo sia trovata una soluzione diversa. Previsto il consolidamento del costone roccioso sul lato nord (quello che costeggia la banchina che conduce all’attuale faro, Ndr) dove sarà realizzato un intervento che non intaccherà l’attuale estetica con delle microinfiltrazioni effettuate al livello delle fratture delle rocce e che poi saranno ricucite con una tecnica già sperimentata e che ha dato buoni risultati. Verrà posto il basolato su tutta la zona calpestabile come per il resto del porto e verrà attrezzata la banchina per ormeggio”. Il progetto rappresenta ovviamente lo sviluppo urbanistico dell’area portuale, ma è fin troppo evidente che nel momento in cui verrà portato a termine non sarà più possibile consentire ai bagnanti di sfruttare quello specchio d’acqua. Gli amministratori dovranno quindi darsi da fare per trovare parallelamente uno sbocco al mare con tanto di discese e parcheggi. “Effettivamente già ci siamo posto il problema”, ha confermato Vito Ferramosca, “e per questo è stata prevista nella zona della “Rotonda” una spiaggia attrezzata e l’utilizzo dei locali oggi allo stato rustico nella stessa zona. Certo non basterà e molto si dovrà ancora fare”. Anche perché quando il progetto andrà a buon fine “dovrà essere garantita pienamente l’accessibilità al porto, visto anche che c’è, tra le possibilità, quella di un posto, vicino all’attuale faro, da riservare ad un traghetto o una motonave o un aliscafo per la Grecia. Quindi si dovrà attrezzare una discesa idonea per tutta la gente che dovrà recarsi sulla banchina per salire sulla motonave”. Che tradotto in soldoni vorrà dire che anche la zona detta “Punta Cannone” sarà interdetta ai bagnanti. Situazioni che non si realizzeranno nell’immediato, ma per le quali bisogna già porsi il problema. “Infatti”, ha concluso Ferramosca, “stiamo già pensando di allargare il tornante della strada che giunge alla Rotonda perché lì due auto, se si incrociano, non ci passano…”. Già quest’inverno, invece, dovrebbero essere effettuati i lavori per rimettere in sesto la disastrata via Pasanisi.
Giuseppe Cerfeda
News & Salento
Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
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SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”
Riceviamo e pubblichiamo.
“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”
E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”
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