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Tricase: la polemica corre su Facebook. E sul Tribunale…

Botta e risposta sul social network tra il consigliere Scarascia e il sindaco Coppola. Intanto Dell’Abate torna sulla questione Tribunale

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Botta e risposta su a Facebook tra il consigliere d’opposizione Pasquale Scarascia e il sindaco Antonio Coppola: “In una “esternazione” su FB, il consigliere Pasquale Scarascia”, scrive sul suo profilo Coppola, “si lascia andare in considerazioni su incarichi che io avrei conferito a ditte e professionisti non di Tricase. Sono stupito per la superficialità ed il pressappochismo del consigliere.

Alcune considerazioni:

1) Gli incarichi a cui fa riferimento sono stati conferiti con determinazioni dei responsabili degli uffici e nessuna responsabilità io ho a riguardo. Come fa a non saperlo un consigliere comunale? Non conosce la differenza tra deliberazioni e determinazioni? Non ha letto i regolamenti e le leggi a riguardo? Non si dovrebbero imbastire polemiche di così basso livello e così spudoratamente in malafede. La cosa fondamentale, mi pare, è che i lavori siano fatti bene e che siano rispettate le procedure previste dalla legge.

2) L’ingegnere di Alessano, stimato professionista, che ha ricevuto un incarico di modesto importo, era già stato incaricato in altra occasione dallo stesso responsabile quando sindaco era Musarò. Anche Musarò aveva legami con Alessano?

3) Non si contano gli incarichi conferiti a ditte e professionisti non di Tricase dall’Amministrazione Musarò di cui Scarascia era organico, convinto ed appassionato sostenitore. Vogliamo parlare di consulenze per i PIRP e degli affidamenti successivi? O vogliamo ricordare le determinazioni dell’Unione Talassa per la rigenerazione urbana n° 13 del 27.06.2011 in cui non uno dei tecnici era di Tricase? Senza contare gli incarichi di altra natura.

4) Per quale motivo gettare nella piazza virtuale di fb i nomi di professionisti e ditte che hanno solo fatto il loro lavoro e non hanno alcun peso nelle vicende politiche di Tricase? Dove sono andati a finire il rispetto per le persone e l’educazione, almeno quelli, consigliere Scarascia?

È così che si vuole fare battaglia politica? Tricase merita più, anche dai consiglieri di minoranza
”.


Intanto registriamo un nuovo affondo di Nunzio Dell’Abate riguardo il Tribunale di Tricase: “La risposta dell’Ingegnere Sindaco di Tricase alla mia nota del 25 u.s. è in perfetta sintonia con gli “allagamenti”, qui per fortuna solo di parole, di contraddizioni e di insulti, a cui ci ha ormai abituato.  Il Sindaco tiene a precisare “adesso si amministra”, ma è stato scelto proprio lui a farlo! Amministrare vuol dire soprattutto trovare soluzioni ai problemi e dare risposte concrete e satisfattive alla gente. Nel mentre, il compito del Consigliere di opposizione è quello di richiamare l’attenzione dell’Amministrazione su ciò che non va nella Città, specie facendosi portavoce delle istanze dei cittadini nella difesa del territorio. Semplicemente con tale finalità e nel ruolo ricoperto, ho sollevato la criticità delle strutture giudiziarie e censurato un certo lassismo da parte del primo Cittadino. C’è da dire che lo scossone a qualcosa è servito, se è vero che, solo a seguito della nota del 26 giugno, il Sindaco si è deciso a fissare, in fretta e in furia per oggi, un convegno ad hoc presso Palazzo Gallone. Fino a ieri nessun manifesto pubblicizzava l’evento e nell’ambiente giudiziario se ne è appreso solo l’altro ieri; d’altro canto, ad oggi non risulta pubblicata alcuna delibera di Giunta che tratti o patrocini l’evento! In realtà, non è ben chiaro se il Sindaco, al di là delle vicende ministeriali, abbia davvero la volontà di salvare il Tribunale. Infatti, la Cancelleria del Tribunale di Tricase aveva richiesto al Comune di Tricase un’unità operativa, atteso che i tre operatori comunali erano andati in pensione. Il Commissario Straordinario, con delibera n.100 del 26.04.12, ebbe ad accogliere tale richiesta che poi, con l’avvento dell’attuale Amministrazione, stranamente si è arenata.  In altri centri della provincia, anch’essi provenienti dalla recente competizione elettorale ed interessati dalla medesima problematica, i Sindaci sono già da tempo sul piede di guerra non solo con dibattiti pubblici, ma anche con delibere di Giunta e/o Consiglio, con ferrea attività di sensibilizzazione concertata su più livelli e perfino con interrogazioni parlamentari.  Può darsi che la Sezione Distaccata di Tribunale di Tricase sia ormai spacciata per scelta ministeriale, ma guai ad arrendersi. Di certo, l’Ufficio del Giudice di Pace può essere risparmiato se l’Amministrazione troverà le risorse  per le spese di gestione, in questo coinvolgendo tutti i Comuni assoggettati alla competenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tricase. Che sia chiaro: se Tricase perderà anche l’Ufficio del Giudice di Pace, lo dovrà unicamente al Sindaco Coppola! Quanto alla salute, è più importante la Sua, caro Sindaco, il paese è nelle Sue mani e tutti ci auguriamo che Lei sia di tempra forte per far fede alle promesse elettorali ed agli impegni assunti con i Cittadini”.


In attesa della prossima replica…


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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