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News & Salento

Tricase: Ospedale a rischio chiusura?

40 milioni di credito, la Regione non paga. Suor Margherita: “Non sappiamo più cosa fare… ho avvertito il CdA, stiamo a vedere”.

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di Giuseppe Cerfeda


Suor Margherita Bramato ricevuta da Papa Benedetto XVI


Momenti difficili e timore in città perché rischia seriamente di disperdersi un valore assoluto, patrimonio sia di Tricase che del Capo di Leuca, se non dell’intero Salento: l’Ospedale di Tricase, proprio nell’anno delle celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa del suo fondatore, il Cardinale Giovanni Panico, rischia il collasso economico perché la Regione Puglia non gli riconosce più un debito di circa 40 milioni di euro. Avverso questa decisione, il “Card. Panico” ha proceduto ad un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Ricorso rigettato dal Tar al pari di altre strutture come la “Casa sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo.

A spiegare la delicatissima situazione è Suor Margherita Bramato, che da 30 anni si occupa dell’amministrazione della struttura ospedaliera: “La causa fondamentale è sicuramente questa situazione di crisi economica non solo regionale o nazionale ma addirittura mondiale. La Sanità è la fetta di bilancio che pesa di più sulla gestione dello Stato ed anche su quella delle Regioni. Dovendo far fronte alla crisi, la nostra Regione, peraltro soggetta ad un Piano di Rientro, si è vista costretta a ridurre le spese e tagliare, forse in maniera indiscriminata, dove ha ritenuto opportuno. Ed anche nel pubblico la sanità ha subito un po’ ovunque tagli e accorpamenti. Le strutture come il “Card. Panico” sono rimborsate a prestazione. Non siamo “Case di cura” ma “Enti no profit”, con una collocazione ben precisa in quanto ospedali “classificati”. Vale a dire equiparati all’ospedale pubblico e inseriti in pienezza di sussidiarietà nella rete ospedaliera: col Pronto Soccorso facciamo fronte a tutte le emergenze e non possiamo certo rifiutare la prestazione solo per motivi economici (“Prima prestiamo le cure e poi facciamo i conti”). La Regione ha fissato dei tetti di spesa: fino al 2007, però, basandosi sull’economia di scala ci veniva riconosciuto il 25% o il 30%, a seconda se erano prestazioni ambulatoriali o in regime di ricovero, per garantirci un recupero delle somme in eccedenza rispetto al tetto di spesa.

Nel 2008, però, con l’aggravarsi della questione economica la Regione si è irrigidita e, ipso facto, non ha più riconosciuto le eccedenze né dell’ambulatoriale né dei ricoveri. E non solo: l’emissione del DPEF (il documento economico finanziario che regola i rapporti) è stata effettuata con ritardi enormi, sempre a consuntivo cioè alla fine dell’anno. Nel 2010, addirittura, è arrivata a fine dicembre, con le spese, protesi incluse, già effettuate. Soltanto al nostro Ospedale, in quella circostanza, sono stati tagliati 4-5 milioni di euro che, lo ripeto, noi avevamo già pagato. È facile comprendere come con il passare degli anni si sia accumulato un disavanzo di debito e questo nonostante tutti i nostri sforzi e la nostra gestione oculata e vigilata. Un debito reale a fronte di crediti certi e non riconosciuti dalla Regione. Voglio aggiungere che il nostro ricorso è un atto dovuto anche per motivi fiscali e di trasparenza e correttezza perché, altrimenti, i nostri sarebbero risultati crediti falsi in bilancio…”.


Che scenari si aprono ora per il “Card. G. Panico”? Dopo una breve pausa di riflessione accompagnata da un’espressione di profonda amarezza, Suor Margherita ammette: “Noi non sappiamo più cosa fare… ho avvertito il Consiglio di Amministrazione, stiamo a vedere. Anche perché non siamo certo nella Sanità con scopi di lucro: il nostro è un Carisma… Certo dobbiamo essere pronti a tutto anche se restiamo fiduciosi nell’ appello inoltrato al Consiglio di Stato”. Nella malaugurata ipotesi che anche il Consiglio di Stato rigettasse il vostro ricorso cosa potrebbe accadere? “Sarà il Consiglio di Amministrazione a decidere il da farsi: se lasciare, continuare o procedere ad una riduzione. Per mia abitudine vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, ma bisogna vivere con i piedi per terra e se i conti non quadrano… un equilibrio finanziario ci vuole perché non si fa Sanità con l’aria fritta, ma con delle risorse. E fino ad oggi, grazie a Dio, siamo riusciti a garantire tutti i diritti dei cittadini. E per noi questa è la cosa più importante così come lo era per il Cardinale Panico che volle la realizzazione dell’Ospedale perché anche ai poveri di questa terra fossero garantite le cure. L’andazzo odierno pare quello di spingere sul privato, per cui chi ha soldi si cura, chi non ce li ha… se si dovesse continuare in questa direzione la nostra presenza non avrebbe più senso! Quest’Ospedale è nato nel basso Salento con uno scopo ben preciso e a chi sostiene che il “Card. Panico” avrebbe “meritato” di essere a Milano o a Roma ho sempre risposto che, invece, la sua giusta collocazione è proprio a Tricase. Ed oltre che da religiosa e da amministratrice dell’Ospedale, lo dico da tricasina e anche per questo continuerò a battermi perché il “Card. Panico” possa continuare il suo percorso”.


Suor Margherita vuole anche chiarire che “il nostro rapporto con la Regione non è mai stato di tipo politico ma di lettura dati, ragionando solo sull’eccellenza della qualità e presentando sempre gli indici richiesti: la Regione sa benissimo che tipo di struttura sia la nostra e conosce la qualità dei servizi che forniamo”.

E poi: “Vogliamo porci come simbolo di speranza e se anche un domani non dovessimo più riuscire sapremo comunque che avremo dato il massimo e saremo sereni davanti alla nostra coscienza”.

Tempi di previsione per la sentenza del Consiglio di Stato? “Abbiamo appena inoltrato l’appello e siamo in attesa di comunicazioni”.

Suor Margherita poi rimarca che quella del “Card. Panico” “è una grande famiglia il cui punto di unità è proprio il paziente”.

Altro punto cardine della Pia Fondazione è la Scuola, “una delle migliori, ma l’hanno accorpata a Lecce e ci siamo dovuti attrezzare perché i nostri ragazzi, che sono qui per il tirocinio, sono costretti a seguire le lezioni frontali per via telematica. Ma l’autonomia della scuola non esiste più e nessuno ha tenuto in considerazione che davamo un’opportunità di lavoro a tantissimi ragazzi…”.

C’è un altro aspetto tutt’altro che secondario in tempi di magra come quello che stiamo vivendo: “L’Ospedale ha 944 dipendenti senza contare altri 5.000 lavoratori tra fornitori ed indotto. È un sostegno al territorio anche da questo punto di vista. Considerati questi aspetti”, si chiede in modo retorico Suor Margherita, “il “Card. Panico” è qualcosa da ignorare e lasciar morire o forse si dovrebbero aprire gli occhi? Spero di cuore si possa risolvere il tutto e che la sentenza del Consiglio di Stato sarà positiva. Anche perché nell’eventualità che il nostro ricorso fosse rigettato si  legherebbero le mani alla Regione, chiudendo definitivamente le porte ad un dialogo che possa portare ad una soluzione di buon senso che accontenti entrambe le parti in attesa che l’andamento economico migliori per tutti”.


Attualità

Riparte LINEA, il servizio di trasporto pubblico comunale di Ugento

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Da ieri è attivo il servizio di trasporto pubblico comunale LINEA che collega i centri abitati di Gemini e Ugento con le splendide località costiere di Torre San Giovanni, Fontanelle, Torre Mozza e Lido Marini.

Fino al 10 settembre, saranno disponibili ben 13 corse giornaliere, distribuite tra le 7:30 e le 1:40, con una pausa tra le 14:00 e le 16:00. Quest’anno, il servizio si arricchisce di una nuova immagine coordinata, attualmente in fase di allestimento sui minibus e presso tutte le fermate. Inoltre, nei prossimi giorni, sarà disponibile una nuova app per smartphone che permetterà di ottenere informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio da ciascuna fermata e di acquistare digitalmente i biglietti.

Un’ulteriore novità di quest’anno è il servizio aggiuntivo FLEXI, che consentirà di prenotare corse dedicate per raggiungere la stazione FSE di Taurisano-Ugento dal centro della città e viceversa.

I servizi LINEA e FLEXI di Ugento, assieme al servizio su prenotazione lanciato recentemente a Patù, anticipano, sfruttando risorse comunali, il più esteso potenziamento dei servizi di trasporto pubblico dell’Area Interna Sud Salento, previsto per entrare a pieno regime a giugno 2025.

Il commento del sindaco Salvatore Chiga:
“Siamo entusiasti di annunciare la ripartenza del servizio di trasporto pubblico comunale LINEA, che quest’anno offre ancora più corse e nuove funzionalità per agevolare gli spostamenti di cittadini, lavoratori e turisti, studiati ad hoc insieme al presidente del consiglio Vincenzo Scorrano sulla base delle richieste pervenute la scorsa estate. Invitiamo tutti a utilizzare questo servizio, lasciando a casa l’auto, per contribuire alla riduzione dell’inquinamento e migliorare la sicurezza stradale, soprattutto per i nostri giovani. Grazie a un’ampia offerta di corse giornaliere e a orari flessibili, LINEA permette a tutti di muoversi liberamente e in modo sostenibile. Ogni anno lavoriamo per migliorare il servizio, superando complesse difficoltà amministrative. Siamo particolarmente orgogliosi di riuscire a partire 10 giorni prima rispetto all’anno scorso, dimostrando il nostro impegno nel fornire un servizio efficiente e puntuale. Auguro a tutti una buona estate, all’insegna della mobilità sostenibile e della sicurezza”.

Il commento del presidente del consiglio Vincenzo Scorrano:
“Ce l’abbiamo fatta! Ringrazio l’azienda collaboratrice, gli uffici comunali e i funzionari coinvolti per l’intenso lavoro degli ultimi giorni. Anche se nei prossimi giorni potrebbero esserci piccoli aggiustamenti da fare, siamo certi che tutto sarà presto perfetto. Il servizio è pensato per migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti che scelgono Ugento. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto e invitiamo la comunità a usufruire del servizio, restando sintonizzati per ulteriori novità”.

 

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News & Salento

Asd Città di Otranto: via alla nuova stagione con grosse novità

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Si alza il sipario sulla nuova stagione dell’Asd Città di Otranto.

Grosse novità in casa biancazzurra quelle che verranno presentate nel corso di una conferenza stampa organizzata per sabato 13 luglio alle 19 nella Sala Triangolare del Castello Aragonese della Città dei Martiri.

La serata sarà l’occasione per esporre le linee guida della stagione 2024/ 2025 e rendere ufficiali alcune situazioni già compiute e altre in fase di compimento.

Ad aprire la conferenza stampa il saluto del presidente del Città di Otranto, Giovanni Mazzeo, e le parole del direttore generale Tonino Ruggeri.

A seguire gli interventi di Luigi Santo, imprenditore di origini salentine e fondatore di Kong Energy che introdurrà le tracce fondamentali del nuovo corso biancazzurro, e quelli del commercialista Umberto Mussini che parlerà della parte economico- finanziaria del progetto, dell’avvocato Lorenzo Panelli, a lui il compito di presentare l’ossatura sostanziale del nuovo progetto sportivo e sociale. A chiudere interverrà l’utility manager Andrea Prandi.

Nuova linfa nell’organigramma societario, dunque, che garantirà negli anni a venire una solidità sostanziale alla società tra le più importanti di calcio dilettantistico nel panorama pugliese.

Durante l’incontro di sabato saranno rese note ulteriori nuove per il futuro del Città di Otranto e sarà svelato anche il nuovo logo societario.

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Attualità

Previsioni Meteo: sud Italia in ebollizione, e durerà ancora per molto

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi…

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Italia di nuovo divisa in due dalle condizioni meteo: una perturbazione con esondazioni del lago di Como e nubifragi violenti nel varesotto, è il bollettino di oggi.

Mentre nelle regioni centro-meridionali il tempo resta soleggiato e molto caldo, con prevalenza di cieli sereni.

Temperature massime in ulteriore lieve aumento al Centro-Sud, con punte fino a 40-42 gradi nelle aree interne poco lontane dal mare.

Clima afoso. Venti a regime di brezza.

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi.

Caldo protagonista anche nel corso della prossima settimana, con il dominio dell’anticiclone africano, punte intorno ai 40 gradi e tanta afa. 

Quanto durerà l’ondata di caldo?

Secondo le proiezioni meteo più a lunga scadenza, al Nord l’alta pressione potrebbe indebolirsi tra domenica 21 luglio e la settimana successiva, con aria relativamente meno calda e più instabile in ingresso anche a sud delle Alpi e conseguente attenuazione della calura.

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