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Cronaca

Tricase: salvataggio miracoloso

Una ragazzina minaccia il suicidio: solo la prontezza di un Carabiniere evita la tragedia. Caduti da un terrazzo alto sei metri entrambi finiscono in ospedale

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La tettoia dalla quale sono precipitati la ragazzina e il Carabiniere


Poco prima delle 13 di martedì 26 giugno è arrivata alla Centrale Operativa della Compagnia di Tricase, sul numero unico di emergenza europeo 112, una telefonata con la quale veniva segnalata la presenza di una ragazzina pericolosamente seduta sul muro di corona del tetto di un garage. In pochissimi istanti nel luogo indicato è giunta l’autoradio dell’Aliquota Radiomobile i cui componenti hanno immediatamente accertato la veridicità della segnalazione ricevuta. Ad un’altezza di circa sei metri dal suolo, seduta sul bordo del tetto ed in evidente stato confusionale, si trovava una quattordicenne della provincia di Foggia ospite di una casa famiglia di Tricase. La ragazzina, già nota ai militari per essersi allontanata già altre volte dalla struttura, era particolarmente agitata e minacciava propositi suicidi. Il Capo Equipaggio non ha perso tempo e, dopo aver richiesto, tramite il militare della Centrale Operativa, l’intervento di personale sanitario, si è arrampicato sul tetto del garage per stare vicino alla giovane e tranquillizzarla. Raggiunta la ragazzina il Carabiniere ha iniziato a parlare con lei e le ha porto una bottiglietta d’acqua per farla dissetare. Il gesto di solidarietà sembrava aver avuto effetto tanto che, dopo aver riferito di ritenere l’acqua troppo fredda, la quattordicenne ha appoggiato la bottiglietta al suo fianco sul muretto, affermando che l’avrebbe bevuta in un secondo tempo. Avendo conquistato la fiducia della minore il militare ha cercato di convincerla a scendere dal terrazzo utilizzando una scala, ottenendo però un netto rifiuto poiché la giovane sosteneva di aver paura di scendere dalla scala. Tranquillizzata sul fatto che avrebbero trovato un altro sistema per tornare a terra, il Carabiniere ha invitato la ragazzina ad allontanarsi dal muro di corona ma lei, improvvisamente, si è lasciata cadere nel vuoto. Immediatamente e senza pensarci un attimo il Capo Equipaggio ha afferrato la quattordicenne che, a sua volta, istintivamente, si è aggrappata al corpo del militare. Entrambi sono precipati giù dal terrazzo: il tragico volo, per fortuna in parte attutito da una tettoia che i due corpi hanno letteralmente sfondato, si è concluso circa sei metri più in basso. Notata la scena l’autista dell’autoradio, rimasto a terra per poter fornire più valido ausilio al collega, dopo aver immediatamente richiesto alla Centrale Operativa della Compagnia di Tricase l’invio di una seconda ambulanza, ha fornito i primi soccorsi ai due infortunati. I due sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale “Card. G. Panico” e sottoposti agli accertamenti diagnostici del caso. Al Carabiniere è stato riscontrata la frattura di tre costole; la sfortunata ragazzina, è stata ricoverata in rianimazione ma, fortunatamente, sembra non versi in pericolo di vita.

Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

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Cronaca

Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola

Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto

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A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.

A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.

L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.

Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

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Cronaca

Lucugnano: «Sistemate quei semafori»

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano

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Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.

A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!

«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.

Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».

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