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Tricase, Sanità con le valigie: Dell’Abate entra duro

Dura presa di posizione di Nunzio Dell’Abate in merito al trasferimento dei servizi riabilitativi da Tricase (Villaggio Arcobaleno) a Gagliano del Capo. Di seguito il suo Comunicato stampa.

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Dura presa di posizione di Nunzio Dell’Abate in merito al trasferimento dei servizi riabilitativi da Tricase (Villaggio Arcobaleno) a Gagliano del Capo. Di seguito il suo Comunicato stampa.


“Come il candore della neve spesso nasconde risultati sgradevoli, così la fine della campagna elettorale rivela le prime sorprese sgradite.


In piena bagarre elettorale, la cantilena era “chiederemo un rinvio, un periodo di tempo, una pausa di riflessione necessarie per studiare la riorganizzazione di tutto l’ambito”. Ed ancora “ci batteremo per la riorganizzazione dei servizi sociosanitari, per trovare soluzioni che non penalizzino i cittadini di Tricase”.  Appena eletto, il sindaco Coppola costituisce un asse con Loredana Capone, “particolarmente attenta al problema”.


Poi il 31 maggio 2012 il Sindaco si reca, accompagnato dagli agenti di polizia locale, presso la struttura Arcobaleno sede del Centro riabilitativo, per impedirne il trasferimento, ma arriva tardi! Il trasloco era già terminato da un’ora: mobili ed attrezzature erano state portate via da un’altra uscita. Venuto meno il candore della neve, resta il trasferimento dei riabilitativi presso il Distretto Sociosanitario di Gagliano del Capo dal 4 giugno 2012. Complimenti per l’asse di ferro!

Sarebbe bastato leggere il P.A.L. per avere la prova documentale della recita a soggetto. E non mi si dica che il Piano Attuativo Locale in ambito sanitario è stato redatto dall’ex Sindaco Musarò, perché in realtà è di competenza della direzione generale della Asl in ottemperanza al piano di rientro sanitario della Regione Puglia, ente quest’ultimo di certo politicamente vicino a Coppola.


Allora delle due l’una: o il Sindaco conosceva bene, da bravo tecnico qual è, il contenuto del P.A.L. e lo ha scientemente occultato durante i proclami elettorali o non lo conosceva e allora dobbiamo ricrederci sulla sua bravura.


Ma lo sciogliersi della neve riserva sorprese anche in ordine alla giunta. Il blocco granitico che lo sosteneva si sgretola alla prima prova poltrone. I delusi parlano di rapina, ma il neoletto Sindaco precisa “il nuovo non è soltanto nelle persone che vengono incaricate ma nel metodo di lavoro”. Poi, per tacitare tutti, incontra il segretario provinciale dei Socialisti e adotta il metodo, già inaugurato con l’IDV, ovvero: se qualcuno è contro di me io vado a piangere alle Segreterie Provinciali. Ma non ci aveva detto che per Tricase non deve decidere un signore di Muro? Già, per Tricase devono decidere i signori di Lecce, Andrano, Poggiardo”.


Nunzio Dell’Abate


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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