Connect with us

News & Salento

Truffa all’Inps scoperta dalla Guardia di Finanza di Tricase

La Finanza di Tricase ha effettuato una mirata attività d’indagine per l’individuazione e repressione degli illeciti nel settore della contribuzione

Pubblicato

il

Il Ten. Graziano, comandante della GdF di Tricase


La tenenza della guardia di Finanza di Tricase ha effettuato una mirata attività d’indagine per l’individuazione e repressione degli illeciti nel settore della contribuzione obbligatoria previdenziale e assistenziale ai danni dell’inps e del bilancio nazionale. L’attività di indagine ha riguardato alcune imprese del basso Salento ed ha permesso l’emersione di un “illecito sistema aziendale d’indebitamento contributivo” posto in essere da un imprenditore operante nel settore edile, capace di  omettere il versamento della contribuzione obbligatoria, ossia la quota a carico dell’impresa datrice di lavoro e la quota trattenuta in busta paga a carico dei dipendenti. Questi ultimi, che sono risultati essere quasi sempre i medesimi, sono stati assunti in diversi periodi di tempo da diverse imprese, intestate a familiari e persone di fiducia. Ogni impresa, una volta indebitata al massimo con l’inps, non avendo più i requisiti per restare sul mercato del lavoro edile, per il quale necessita il documento unico di regolarità contributiva (D.u.r.c.), veniva chiusa per poi aprirne un’altra nuova,  non indebitata, in grado di richiedere all’Inps il rilascio dei D.u.r.c. inoltre, è emerso che una delle imprese oggetto d’indagine deteneva due D.u.r.c. falsi per i quali sono tutt’ora in corso indagini mirate ad accertarne l’utilizzo. L’“illecito sistema aziendale d’indebitamento contributivo” ha permesso alle imprese coinvolte l’aggiudicazione di diversi appalti, diretti ed indiretti, grazie alla sopportazione di costi, derivanti da oneri da lavoro dipendente del personale, notevolmente inferiori alle altre imprese che operano correttamente sul mercato. per tali motivi, le fiamme gialle di Tricase hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce sette persone, tra le quali un consulente del lavoro, per ripetute violazioni costituenti ipotesi di reato: omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, appropriazione indebita e falsità materiale commessa da privato in certificati o autorizzazioni amministrative. oltre agli aspetti di natura penale e’ stato accertato un ingente danno erariale, segnalato alla competente procura generale della corte dei conti, quantificabile in € 1.503.822,20.

News & Salento

Carne arrosto in sagra a Torre Suda

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo

Anche quest’anno siamo pronti per la Tradizionale Sagra della Carne Arrosto, organizzata dalla Pro Loco di Torre Suda – Racale , con il Patrocinio della Città di Racale , nel bellissimo Giardino Costiero “Gabriele Toma” a Torre Suda nella Marina di Racale , che si svolgerà il 9-10-11 Agosto 2024 con Area Food – Divertimento – Musica , dalle ore 20.00

09 Agosto si esibirà il Gruppo DISCO 90°S PARTY

10 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ I CALANTI” in Concerto

11 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ LU RUSCIU NOSCIU” Il Suono del Salento

Continua a Leggere

News & Salento

Tricase, scoperte abitazioni e case vacanze affittate in nero

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro…

Pubblicato

il

CONSTATATI RICAVI OCCULTATI AL FISCO PER OLTRE 100 MILA EURO.

In particolare, i Finanzieri di Tricase, hanno concluso nei giorni scorsi una serie di approfonditi riscontri e di mirati controlli incrociati nei confronti di soggetti risultati proprietari di unità immobiliari (tra le quali villette, appartamenti e case vacanza, particolarmente richieste dai turisti).

A conclusione dei suddetti interventi, effettuati dalle Fiamme Gialle anche a seguito di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, è emerso che i proprietari dei predetti immobili hanno omesso di dichiarare al Fisco i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili ubicati soprattutto in zone costiere.

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro.

Continua a Leggere

Attualità

Marittima, San Vitale: “… E noi suoneremo le nostre Campane”

Le campane tornino a suonare! L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto…

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

San Vitale Martire, di Marittima di Diso, ringrazia.

E’ stato accolto il ricorso del parroco che aveva deciso di impugnare l’ordine impartito un anno fa dal Giudice del Tribunale di Lecce, che aveva accolto il ricorso cautelare proposto dai proprietari di alcune abitazioni limitrofe alla chiesa parrocchiale.

L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto.

Lo stesso tribunale aveva deciso anche di avviare l’attività istruttoria attraverso un accertamento tecnico, fissando l’avvio delle operazioni a partire dallo scorso novembre.

Il parroco di Marittima, don Giovanni Negro, difeso dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, aveva depositato un ricorso per ottenere la riforma dell’ordinanza cautelare.

La discussione del ricorso, tenutasi il 30 luglio scorso, ha pronunciato una ordinanza di accoglimento integrale della impugnazione, ripristinando così la possibilità per la Parrocchia di far risuonare le campane nel «pieno e libero esercizio del diritto di culto, anche quale manifestazione del diritto costituzionale di libertà di culto dei cittadini credenti», condividendo in pieno le argomentazioni difensive, ha sancito che “a prescindere dalla considerazione dell’uso che i proprietari ricorrenti facciano degli immobili di loro proprietà e dall’effettiva configurabilità di una significativa lesione della loro sfera giuridica personale in mancanza di una prova effettiva del pregiudizio eventualmente arrecato dal suono delle campane, non potesse essere ordinata in via cautelare la limitazione della libertà di esercizio del culto, che si esprime attraverso l’uso delle campane per scopi liturgici, tutelato dall’articolo 2 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense del 18 febbraio 1984 e regolamentato dall’autorità ecclesiastica».

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus