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News & Salento

Truffa all’Inps scoperta dalla Guardia di Finanza di Tricase

La Finanza di Tricase ha effettuato una mirata attività d’indagine per l’individuazione e repressione degli illeciti nel settore della contribuzione

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Il Ten. Graziano, comandante della GdF di Tricase


La tenenza della guardia di Finanza di Tricase ha effettuato una mirata attività d’indagine per l’individuazione e repressione degli illeciti nel settore della contribuzione obbligatoria previdenziale e assistenziale ai danni dell’inps e del bilancio nazionale. L’attività di indagine ha riguardato alcune imprese del basso Salento ed ha permesso l’emersione di un “illecito sistema aziendale d’indebitamento contributivo” posto in essere da un imprenditore operante nel settore edile, capace di  omettere il versamento della contribuzione obbligatoria, ossia la quota a carico dell’impresa datrice di lavoro e la quota trattenuta in busta paga a carico dei dipendenti. Questi ultimi, che sono risultati essere quasi sempre i medesimi, sono stati assunti in diversi periodi di tempo da diverse imprese, intestate a familiari e persone di fiducia. Ogni impresa, una volta indebitata al massimo con l’inps, non avendo più i requisiti per restare sul mercato del lavoro edile, per il quale necessita il documento unico di regolarità contributiva (D.u.r.c.), veniva chiusa per poi aprirne un’altra nuova,  non indebitata, in grado di richiedere all’Inps il rilascio dei D.u.r.c. inoltre, è emerso che una delle imprese oggetto d’indagine deteneva due D.u.r.c. falsi per i quali sono tutt’ora in corso indagini mirate ad accertarne l’utilizzo. L’“illecito sistema aziendale d’indebitamento contributivo” ha permesso alle imprese coinvolte l’aggiudicazione di diversi appalti, diretti ed indiretti, grazie alla sopportazione di costi, derivanti da oneri da lavoro dipendente del personale, notevolmente inferiori alle altre imprese che operano correttamente sul mercato. per tali motivi, le fiamme gialle di Tricase hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce sette persone, tra le quali un consulente del lavoro, per ripetute violazioni costituenti ipotesi di reato: omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, appropriazione indebita e falsità materiale commessa da privato in certificati o autorizzazioni amministrative. oltre agli aspetti di natura penale e’ stato accertato un ingente danno erariale, segnalato alla competente procura generale della corte dei conti, quantificabile in € 1.503.822,20.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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