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Melissano

Tutti con Samantha, “la corteggiatrice”

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La dirompente bellezza mediterranea di Samantha Scarlino ha brillato nelle prime puntate della nuova edizione di “Uomini e Donne” di Maria De Filippi su Canale 5. Samantha ha subito bucato il video. 28 anni appena compiuti, salentina di Melissano, Samy, senza strafare, colpisce anche per la spontaneità e la naturalezza con le quali frequenta gli studi di Canale 5. Risiede e lavora a Milano da un anno e mezzo mentre i genitori vivono sempre a Melissano.


Al momento di andare in stampa l’esperienza di Samy a “Uomini e Donne” aveva preso una piega non proprio felice per la nostra, che a causa delle vicissitudini della trasmissione si è vista costretta ad abbandonare, scappando via dallo studio in lacrime. “Ma mi stanno chiedendo di tornare. Ci sto pensando, vedremo. È stata comunque un’esperienza forte, iniziata bene con due esterne girate insieme a Giuseppe, il tronista, che sembrava molto deciso. Poi mi sono sentita ingiustamente attaccata in trasmissione dalle altre ragazze e non ce l’ho fatta”. Cosa ti ha insegnato fino ad ora quest’esperienza? “Che nella vita, ed in tv in particolare, se vuoi fare strada devi cacciare le unghie. Nel mondo dello spettacolo le ragazze sono a dir poco agguerrite e devi guardarti da tutto”.


Samantha è naturalmente sincera ed anche quando le chiediamo se andare a “Uomini e Donne” è più una questione di visibilità o voglia di giocare e magari trovare il principe azzurro, non ha difficoltà ad ammettere: “Non scherziamo, nessuno va in televisione per cercarsi il ragazzo, magari poi può succedere, ma non è quello l’intento iniziale. Si va lì per giocare, per mettersi in mostra. Andare in onda su Canale 5 tutti i giorni e magari fare anche delle “esterne”, così com’è successo a me, ti può aprire delle opportunità per il futuro”. E a te questo ha cambiato la vita? La gente già ti riconosce per strada? “La gente mi ferma, mi saluta, chiede come andrà a finire, se sarò scelta o no. Ed anche da Melissano, dal Salento, ricevo tante telefonate, e-mail da persone che mi sostengono e mi sono vicine”.


Ma tutto quello che accade a “Uomini e Donne” fa parte dell’imponderabile o è già scritto sin dall’inizio…? In parole povere: la suspence è reale o seguite un copione ben definito? La risposta, spontanea come sempre, di Samy non lascia adito a dubbi: “Avete una domanda di riserva…?”. Anche se poi aggiunge: “Dai… molte cose sono vere; qualcosa, qualche battuta, sarà anche preparata, ma non tutto, almeno spero. Posso parlare per me: di tutto quello che mi è successo, nulla è stato costruito. È  tutto reale… purtroppo! E quanto è successo mi ha fatto rimanere male sul serio”. Per la partecipazione a questo tipo di trasmissione è previsto un cachet? “Solo le spese pagate, dal biglietto dell’aereo a tutto il  resto, ma non abbiamo alcun ingaggio. Credo sia previsto solo per i tronisti”.

Qual è il sogno della tua vita? “Il cinema. Se proprio parliamo di sogni, mi piacerebbe un giorno riuscire a fare un film con Raoul Bova”. Invece oggi che fai? “Lavoro per l’Agenzia di Lele Mora, persona che stimo molto e reputo il numero uno in Italia. E posso anche dire, al di là del lavoro, che il nostro rapporto è quasi quello tra padre e figlia. Sa che ho la famiglia lontano e mi sta vicino anche per questo. Ed io gli voglio bene, davvero”. Che opinione hai di Maria De Filippi? “Non ho avuto modo di conoscerla a fondo, ma per quello che ho potuto constatare mi è sembrata una bella persona”. Prima di salutarci, Samantha ha una richiesta da rivolgere ai suoi conterranei: “Sostenetemi sul sito di “Uomini e Donne”, gli autori ne tengono conto e il vostro aiuto mi dà una forza eccezionale!”.


Giuseppe Cerfeda


Cronaca

L’associazione Angelica Pirtoli al fianco del sindaco di Melissano

L’associazione Angelica Pirtoli esprime solidarietà al primo cittadino Alessandro Conte e invita a rafforzare il sostegno a chi denuncia: «Non c’è spazio per il compromesso: denunciare non è solo un diritto, è un dovere»

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L’associazione Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita esprime la propria solidarietà e il massimo sostegno al sindaco di Melissano, Alessandro Conte, per il coraggioso gesto di denuncia contro la tentata estorsione subita.

«In un contesto in cui spesso paura e omertà diventano terreno fertile per il potere mafioso», sottolineano dall’associazione, «il sindaco ha dimostrato con il suo atto che la legalità non è solo un principio astratto, ma un valore concreto da difendere con fermezza. Il suo esempio deve servire da guida per tutti i cittadini e le istituzioni: denunciare è un dovere morale e civico, l’unico strumento per spezzare il giogo dell’illegalità e restituire dignità al nostro territorio. È diritto di ogni cittadino vivere la propria vita nella libertà e nella legalità».

La criminalità organizzata si nutre della paura e del silenzio.

Per questo, è fondamentale che ogni cittadino e ogni amministratore pubblico scelga la strada della trasparenza e del coraggio, rompendo quel muro di omertà che ancora troppo spesso protegge chi vive ai margini della legalità.

Per questo l’associazione con sede a Casarano lancia un appello a tutte le istituzioni e alle forze dell’ordine «affinché si rafforzi il sostegno a chi denuncia, offrendo protezione e risorse adeguate per combattere ogni tentativo di intimidazione».

L’associazione Angelica Pirtoli si schiera «al fianco del sindaco e di tutti coloro che con fermezza e senso di responsabilità scelgono di opporsi alla criminalità organizzata. È solo unendo le forze, senza paura e senza esitazioni, che possiamo costruire una comunità più libera, più giusta e più sicura. Non c’è spazio per il compromesso: denunciare non è solo un diritto, è un dovere».

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Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Cronaca

Chiedeva il pizzo ai commercianti e… al sindaco!

Arrestato un noto pregiudicato di Melissano, noto per la sua indole violenta ed aggressiva, che taglieggiava in pieno stile mafioso i commercianti del suo paese.  Fino a quando non ha tentato di estorcere denaro anche al sindaco Alessandro Conte che lo ha denunciato ai carabinieri

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I carabinieri hanno arrestato Biagio Manni, pregiudicato di 56anni di Melissano per estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, ai danni di commercianti e imprenditori del suo paese.

Fra le vittime, anche il sindaco Alessandro Conte, che dopo aver ricevuto la richiesta di consegnare 500 euro destinate alle famiglie dei carcerati, si è rivolto ai Carabinieri per denunciare il tentativo di estorsione.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

L’indagine dei militari dell’Arma è cominciata a luglio di quest’anno, proprio quando il sindaco Conte si è rivolto ai carabinieri per raccontare che mentre si trovava con altre persone in un bar del paese, si era avvicinato a lui il pregiudicato, molto conosciuto dalla gente del posto per la sua indole violenta ed aggressiva, cha nell’imminenza di una sagra organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, gli aveva chiesto 500 euro come regalo per lui e per le famiglie di detenuti in carcere.

Il primo cittadino ha rifiutato categoricamente quella richiesta, rivoltagli sfacciatamente in luogo pubblico, con parole semplici, prive di minacce esplicite e plateali, ma comunque capaci di incutere timore e soggezione nel più classico stile mafioso.

Tra l’altro Manni aveva pure rincarato la dose, rivelando al sindaco l’intenzione di voler acquisire, tramite l’imposizione del pizzo, il controllo degli eventi culturali organizzati da amministrazione comunale e associazioni del luogo, compresa la festa patronale.

A quel punto sindaco Conte, con coraggio e risolutezza, non ha esitato un secondo a denunciare ai carabinieri le pressioni del pregiudicato.

Nel corso dell’attività investigativa, che è stata condotta dagli uomini del Nucleo Investigativo di Lecce con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce, sono state numerose le persone convocate in caserma per acquisire notizie sui presunti taglieggiamenti messi in atto dal 56enne.

Purtroppo, però, è emerso un desolante panorama di intimidazione perchè in molti, conoscendo lo spessore criminale dell’estorsore e avendo paura di ritorsioni, hanno preferito il silenzio assoluto.

Nonostante l’omertà diffusa, alla fine, l’indagine dei carabinieri ha dimostrato che il 56enne aveva messo sotto estorsione altri commercianti del posto, pretendendo da loro la consegna di somme di denaro che oscillavano da un minimo di 20 ad un massimo di 100 euro.

In altri casi l’uomo pretendeva biglietti omaggio per le varie manifestazioni cittadine.

Inoltre, si presentava più volte al giorno nei bar e negozi del paese per consumare bevande o fare degli acquisti senza avere soldi per pagare il conto, come se quella prassi fosse del tutto normale.

Uno dei più recenti episodi accertati grazie all’indagine dei carabinieri è accaduto a settembre di quest’anno, quando l’uomo si è presentato da una delle vittime per chiedere il pizzo di cento euro, dialogo che i militari dell’Arma hanno potuto documentare e registrare dato che l’incontro è avvenuto sotto l’obiettivo delle telecamere di videosorveglianza installate nel negozio.

Al negoziante erano stati chiesti quei soldi con l’avvertimento che servivano per mantenere ventuno detenuti in carcere.

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nel pomeriggio di giovedì, quando i Carabinieri del Nucleo investigativo insieme ai colleghi della Compagnia di Casarano, hanno rintracciato e arrestato il destinatario della misura mentre si trovava in giro per il paese.

I reati estorsivi ipotizzati sono tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’uomo è stato portato in carcere e nelle prossime ore sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari.

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