News & Salento
Ugento: Cupelle & Rifiuti
Materiali inerti, scarti di lavorazioni industriali, lastre di eternit ed altri tipi di rifiuti: questo è ciò che si può trovare in contrada Cupelle, lungo la provinciale che
Materiali inerti, scarti di lavorazioni industriali, lastre di eternit ed altri tipi di rifiuti: questo è ciò che si può trovare in contrada Cupelle, lungo la provinciale che collega Ugento a Melissano, su un terreno privato di circa 76 are, sito a ridosso di vecchie cave per l’estrazione di tufi e nelle vicinanze della zona archeologica su cui insistono la Cripta del Crocefisso e la chiesetta della Madonna di Costantinopoli. Tale stato di fatto è stato denunciato, con un esposto al Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri della Provincia di Lecce, da Luciano Bortone, a nome della Federazione Giovanile Comunisti Italiani di Ugento: “I rifiuti risultano essere abbandonati alla rinfusa, non in contenitori aperti o chiusi e la frequenza dell’abbandono risulta essere periodica, nel senso che abbiamo periodi di inattività e non abbandono a periodi in cui addirittura si riscontra lo scarico abusivo di sostanze rinvenienti dallo spurgo dei pozzi neri o da impianti di depurazione”. Un terreno, insomma, in cui chiunque ha potuto e può liberarsi dei propri rifiuti tranquillamente, a sfregio delle più elementari norme di rispetto dell’ambiente e del proprio territorio. Nello stesso esposto si legge delle “ripetute segnalazioni al Corpo di Polizia Municipale di Ugento – Nucleo di Vigilanza Ambientale – il quale, dopo un timido accenno di sequestro dell’area, non ha saputo o voluto proseguire oltre e fornire ulteriori elementi al proseguo delle indagini da parte della Procura di Lecce”. Proprio dal Nucleo di Vigilanza Ambientale ci fanno sapere che il terreno, sequestrato il 29 marzo 2009 a causa della presenza di rifiuti pericolosi e non, è stato dissequestrato dopo due giorni in seguito ad ordinanza del Pubblico Ministero. Il Comune, di conseguenza, ha emesso un’ordinanza per costringere il proprietario del terreno a rimuovere i rifiuti, ma tale ordinanza non è stata rispettata. “Sono stati quindi chiesti dei preventivi ad alcune aziende per procedere alla bonifica del sito; il preventivo migliore è stato scelto: ora si attende una variazione al bilancio comunale, prevista forse per novembre, affinché si trovino le somme per procedere alla rimozione dei rifiuti. Il Comune si potrà poi rivalere sul proprietario del terreno per recuperare le somme spese”. Con la speranza che, una volta bonificato, il terreno non ridiventi scenario di inciviltà: per liberarsi dei rifiuti ingombranti (senza muoversi da casa ed in modo gratuito!) basta chiamare il numero 800 030 135 ed accordarsi con gli operatori su giorno e ora del ritiro.
Pierangelo Tempesta
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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