News & Salento
Un Down sa votare da solo
Leggo, quando sono nel Salento, e apprezzo la vs. rivista. Mi permetto inviarmi questo mio scritto. Ho letto sul numero 9 (3-16 aprile 2010) de “il Gallo” l’articolo “Perché non mi fanno votare?” di Giuseppe Cerfeda
Leggo, quando sono nel Salento, e apprezzo la vs. rivista. Mi permetto inviarmi questo mio scritto. Ho letto sul numero 9 (3-16 aprile 2010) de “il Gallo” l’articolo “Perché non mi fanno votare?” di Giuseppe Cerfeda, in cui si segnalano, acriticamente, le lamentele del sig. Luigi Siciliano perchè il figlio Salvatore, soggetto down, non ha potuto votare alle recenti consultazioni regionali, in quanto non è stato possibile assisterlo in cabina. Le lamentele e l’articolo mi hanno lasciato stupito e sconcertato. Sono anch’io genitore di un uomo down (42 anni), sono medico e opero all’interno di un’Associazione che lavora per dare una migliore qualità della vita alle persone down. Il mio lavoro professionale e il lavoro di tutta l’Associazione è volta a dare alla persona down la massima autonomia possibile. Come si può dire che Salvatore è “perfettamente integrato in tutti gli aspetti della vita sociale”, se poi per votare ha bisogno di una persona che tracci la croce? Esprimere il voto è una cosa che i nostri figli sanno fare benissimo. Tutti i ragazzi down facenti parte della nostra Associazione hanno votato e da soli e non vi è stato nessun voto nullo. Non ci accorgiamo di come Salvatore si deve sentire mortificato quando si vede “diverso” e bisognoso di assistenza, quando si vede incapace di fare una cosa semplice? Dobbiamo renderci conto di quanto Salvatore si sentirebbe gratificato dal poter compiere un atto, un gesto come fanno tutti gli altri? Forse sarebbe anche un momento in cui in Salvatore crescerebbe l’autostima e aumenterebbe la forza di volontà per migliorarsi anche in altri campi, nel lavoro innanzitutto. Come è andata nelle elezioni precedenti? Salvatore assisteva a un voto espresso da un’altra persona? Anch’io, da medico, avrei rifiutato il certificato di tutoraggio per Salvatore anche se, forse, avrei chiamato Salvatore e gli avrei insegnato come si vota, un’operazione di una semplicità enorme che le persone down possono e devono fare. Caro Luigi, tuo figlio ha capacità enormi, molto maggiori di quelle che un genitore, pieno di affetto ritiene; stai tranquillo che Salvatore sa votare da sé. Hai tre anni di tempo; prima delle prossime elezioni parlane nell’Associazione Heidi di Tricase, parlane con la dr.ssa Morciano del dipartimento di Pediatria dell’Ospedale di Tricase. Se vuoi, puoi contattarmi tramite la dr.ssa Morciano. Caro Luigi, tuo figlio è un dono del Signore; apprezzalo e gioiscine e dagli la più ampia libertà di essere se stesso.
Franco Masciullo
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
News & Salento
Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
News & Salento
Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni
Riceviamo e pubblichiamo
-
Cronaca3 settimane fa
Uomo soccorso in una pozza di sangue nella notte a Tricase
-
Cronaca2 settimane fa
Precipita nel vuoto: giovane donna in codice rosso
-
Alessano3 settimane fa
La fortuna bussa ancora nel Salento, vinto oltre mezzo milione di euro
-
Cronaca2 settimane fa
Vasto incendio a Lucugnano: distrutti trattori e rotoballe
-
Casarano3 giorni fa
Rinvenuto deposito di auto rubate
-
Attualità3 settimane fa
Una centenaria a Tricase Porto
-
Attualità3 giorni fa
Giuggianello, ritrovate sepolture medievali
-
Cronaca4 settimane fa
Incidente e soccorsi a San Cassiano sulla ss275