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News & Salento

Un marchio unico per l’olivicoltura salentina

La Provincia di Lecce metterà insieme tutti gli attori del settore nel tentativo di arrivare ad un “Consorzio Unico Olivicolo Salento”

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È l’idea della Provincia di Lecce, che attorno a questo progetto metterà insieme tutti gli attori di questo settore trainante dell’economia salentina, dalle associazioni di categoria alle imprese, nel tentativo di arrivare alla costituzione di un “Consorzio Unico Olivicolo Salento“, che tuteli, protegga e riconosca la bonta’ e la provenienza dell’olio salentino in tutti i mercati internazionali.


Proprio per queste ragioni il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Pacella, martedì 29 gennaio, alle ore 16, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, hanno promosso una riunione operativa con tutti i soggetti interessati alla costituzione del marchio.


“La cooperazione tra agricoltori è senza dubbio uno strumento che può risultare utile per aumentare la possibilità degli stessi di raggiungere l’obiettivo di ricavare profitto dignitoso dal proprio lavoro. Siamo a conoscenza del declino dell’olivicoltura pugliese e salentina e, proprio per questo, si impone un’azione energica, concordata e convinta di tutti i soggetti interessati per ridare slancio all’intero settore. Non basta più incentivare cooperazione ed associazionismo, ma occorre che gli olivicoltori salentini si associno in un’unica organizzazione, ovvero il Consorzio”.

“L’obiettivo da raggiungere è quello di razionalizzare la fase produttiva diminuendo i costi di produzione e, contestualmente, aumentare la qualità del prodotto, di concentrarlo in una sola struttura commerciale per giungere successivamente a dare un’unica immagine dell’olio extravergine di oliva salentino da promuovere, valorizzare e quindi commercializzare con un solo brand”, dichiara l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Pacella.


All’incontro sono stati invitati i presidenti di Camera di Commercio Lecce, Confindustria Lecce, Ordine dei dottori agronomi e forestali, Collegio dei periti agrari  Collegio Agrotecnici Brindisi, i presidenti delle Commissioni consiliari Attività economiche e Politiche Comunitarie, con i componenti, oltre ai rappresentanti di Aprol, Aso, Asco, Aspo, Ateprol, Unione Provinciale Agricoltori Confagricoltura, Associazioni Frantoiani Oleari, Associazioni Trasformatori Oleari delle province di Lecce e Brindisi, Cso, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Lega Cooperative Puglia, Confcooperative, Coopolio Salento, Ugl Coltivatori, Consorzio di Tutela Dop Terra d’Otranto, Copagri, Unci Coldiretti, Adaf, Apol.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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