News & Salento
Un tricasino alla Scala
Emanuele Cazzato primo ballerino e protagonista assoluto. Un sogno ancora in divenire, di quelli che regalano soddisfazioni di anno in anno e successi che restano nel tempo, e di quelli che sfatano anche l’immaginario popolare, che vuole che sotto alle scarpette di un ragazzino ci siano necessariamente dei tacchetti.
La danza è un amore e una passione che coglie sin da tenera età decine di fanciulli. Nell’immaginario comune sono le bambine a indossare tutù e scarpette, mentre ai maschietti è associata sempre la classica accoppiata pallone e scarpini. A Tricase però, nella scuola “Il Balletto” di Elena De Donno, ha preso vita una singolare storia unica e affascinante, quella di Emanuele Cazzato, un ballerino con una genuina passione per la danza classica che lo ha portato al successo in poco tempo. Emanuele, oggi 21enne, muove i primi passi di danza a 15 anni, sotto gli occhi, come detto, della sua prima Maestra, Elena De Donno, suscitando, con le sue abilità, stupore e interesse non solo nella sua insegnante ma anche in amici e parenti di quanti, ogni estate, assistevano ai saggi di fine anno della scuola, al Teatro Politeama Greco di Lecce. Inizia così la favola di Emanuele che, scopertosi in possesso di una leggiadria e leggerezza unica, “nato per ballare” (come affermò la Celentano conosciutolo ad un esame di fine corso), gli si aprono i palcoscenici dei più importanti teatri d’Italia. Così, dopo aver rifiutato diverse “avance” nazionali, a soli 18 anni, con tre anni di lezioni alle spalle, nel 2010 si esibisce con una compagnia di calibro internazionale, si trasferisce a Dresda, Germania, con la SemperOper Ballet, diretta dal canadese Aaron Watkin e formata da circa 60 danzatori e 12 apprendisti che realizzano oltre settanta spettacoli a stagione sul palcoscenico di uno dei più antichi teatri dell’Opera del mondo. Nel 2011, tornato nel Salento, entra a far parte del “Balletto del Sud”, fondato e diretto dal coreografo Fredy Franzutti, ed è ospite dei più importanti teatri europei e di numerosi eventi televisivi. Il “Balletto del Sud” è una delle compagnie di danza più apprezzate in Italia, come riconosciuto anche dal Ministero dei beni e delle attività culturali nel 1999, e Emanuele ne fa parte orgogliosamente fino a inizio 2013, quando la lascia per coronare un sogno. Nel mese di febbraio, infatti, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare a contratto per uno dei più importanti e rinomati teatri al mondo, la Scala di Milano. Dopo appena quattro mesi gli viene assegnato il ruolo di Primo Ballerino, protagonista assoluto, e realizza il suo primo spettacolo sotto gli occhi, tra gli altri, colmi di orgoglio e commozione, della sua prima maestra, Elena De Donno. Partecipa poi a quattro Recital, due con Natalia Osipova, prima ballerina etoile russa, e uno con Eris Nescia e Petra Conti, prima ballerina del Teatro alla Scala. Emanuele vive un sogno diventato realtà, non solo per lui ma anche per quanti lo hanno seguito e sostenuto negli anni. Un sogno che lo ha portato al vertice, davanti a un pubblico che milioni di ballerini sognano di deliziare. Un sogno ancora in divenire, di quelli che regalano soddisfazioni di anno in anno e successi che restano nel tempo, e di quelli che sfatano anche l’immaginario popolare, che vuole che sotto alle scarpette di un ragazzino ci siano necessariamente dei tacchetti.
Lorenzo Zito
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
News & Salento
Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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