News & Salento
Una discarica di rifiuti tossici a Torre Suda
Denunciata alle istituzioni competenti, in questi giorni, una pericolosissima discarica a cielo aperto di rifiuti tossici, in particolare di amianto, in contrada Occhichiusi,
Denunciata alle istituzioni competenti, in questi giorni, una pericolosissima discarica a cielo aperto di rifiuti tossici, in particolare di amianto, in contrada Occhichiusi, alla periferia di Torre Suda, marina di Racale, proprio al confine con la marina tavianese di Mancaversa, tanto che i cittadini di Taviano rappresentano la stragrande maggioranza dei residenti. E proprio per questo, secondo quanto da loro stessi affermato, è stata sempre trascurata dall’Amministrazione comunale competente, quella appunto di Racale. Non solo amianto, ma anche ingombranti, rifiuti solidi urbani, degrado di ogni genere ed anche la presenza di numerosi roditori e serpenti, proprio nello spazio adiacente alle abitazioni e dove di solito giocano tanti bambini. “Siamo esausti per questa situazione”, ci spiega una residente, Rita Tricarico, “viviamo in una situazione di degrado totale che ormai va avanti da molto tempo. L’aspetto più grave è che questi rifiuti vengono trasportati nella nostra contrada da altre cittadini che considerano ormai questa parte di marina una discarica a cielo aperto. Manca per noi ogni copertura sotto l’aspetto igienico e sanitario. Abbiamo cercato più volte di sensibilizzare l’attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Basurto, ma in cambio abbiamo avuto solo promesse puntualmente andate a vuoto. Parleremo perciò con il sindaco di Traviano, Carlo Portaccio, affinché intervenga presso il suo collega racalino. Speriamo che qualcuno ci dia una mano, non si può più vivere con questo fetore nauseabondo in un agglomerato urbano a grande densità urbana. E proveremo a portare la nostra protesta sui tavoli che contano, come Prefettura e Polizia Forestale. Non passeremo un’altra estate d’inferno!”. Dal Comune di Racale fanno sapere che hanno sotto controllo la situazione della contrada Occhichiusi e che per quanto sarà loro possibile cercheranno di smaltire gran parte dei rifiuti tossici presenti nella discarica. Mettendo anche in evidenza che alcuni ritardi sono stati causati da una situazione finanziaria al limite del collasso: qualcuno in città parla anche di un possibile dissesto finanziario del Comune, anche se si sta facendo il possibile per evitare spiacevoli situazioni a discapito dei cittadini.
Giuseppe Aquila
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
News & Salento
Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni
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