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Lecce

Uranio a Torre Veneri: interviene l’Associazione Tutela Diritti

Via della Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito alla bonifica del poligono militare di Torre Veneri: una conferma ufficiale sulla contaminazione ambientale del sito militare.

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Salvatore Antonazzo, consigliere comunale di Nardò e Presidente dell’Associazione Nazionale Tutela Diritti, associazione che ha lo scopo di fornire ogni tipo di supporto ai cittadini che vedono lesi e violati i loro diritti è intervenuto sulla vicenda uranio impoverito. “Com’è noto”, ha detto, “si è svolta a Roma una seduta della Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito avente la finalità di affrontare la situazione ambientale afferente l’area del poligono militare di Torre Veneri. Nei giorni scorsi, si erano sollevate diverse grida d’allarme, anche da parte della nostra associazione, in merito alla probabile presenza di Uranio Impoverito nel predetto poligono militare. La conferma che a Torre Veneri vi sia contaminazione ambientale da Uranio Impoverito e/o da altre sostanze altamente tossiche e cancerogene per la salute sia dei militari, sia dei cittadini, è venuta dalle comunicazioni emerse a termine della riunione innanzi detta ove si è concordato di avviare l’iter procedimentale finalizzato alla bonifica dell’area e della zona di mare interessata.


E’ evidente”, dice Antonazzo, “che se risulta necessario avviare opere di bonifica dell’area, la stessa risulta essere contaminata, inquinata, caratterizzata dalla presenza di materiale estremamente dannoso per la salute. Tale deduzione è così logica da essere superflua qualsiasi ulteriore prova.


D’altra parte la stessa delegazione parlamentare recatasi al Poligono di Tiro di Torre Veneri ha riscontrato notevoli carenze quanto al rispetto dell’ambiente ed all’effettuazione delle bonifiche che spettavano al Comando del sito militare.


Si chiede”, continua il Presidente dell’Associazione Nazionale Tutela Diritti, “che, in attesa dei dati ufficiali relativi alle analisi sui residuati dei proiettili utilizzati per le esercitazioni e, comunque in attesa dei necessari interenti di bonifica, vengano sospese immediatamente tutte le esercitazioni militari che vengono effettuate presso il poligono di tiro di Torre Veneri e venga ritirato tutto il personale militare stabilmente impiegato nel predetto poligono.


Chiediamo altresì che venga effettuata una accurata indagine su coloro che a vario titolo hanno frequentato il sito in questione al fine di verificare se gli stessi hanno contratto patologie di qualsiasi natura conseguenti all’esposizione alla contaminazione ambientale. È necessario altresì effettuare un monitoraggio a campione sui residenti nelle zone limitrofe a Torre Veneri al fine di svolgere le medesime indagini.

Tale iniziativa”, spiega Antonazzo, “è doverosa per tutelare e salvaguardare la vita dei militari che si trovano costretti a prestare servizio in detta zona contaminata, così come appare necessario sospendere ogni esercitazione militare per impedire ulteriori danni ambientali e contaminazioni con materiali cancerogeni e dannosi per la salute e l’incolumità della intera cittadinanza.


All’uopo si ricorda che le polveri residuate dalla esplosione dei proiettili utilizzati sono caratterizzate da una estrema volatilità, con la conseguenza che ove le stesse risultino contaminate da Uranio Impoverito o da altri materiali cancerogeni, verrebbero a contatto con la civile popolazione a causa della dispersione delle stesse causata dai venti.


Occorre scongiurare ad ogni costo”, conclude “simili pericoli alla salute della popolazione civile e miliare”.


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Cronaca

Per un like in più

Le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online. L’allerta della polizia postale

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L’ultima allerta in ordine di tempo della Polizia Postale riguarda le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online.

Per i più giovani, complice anche la maggiore disponibilità di tempo libero da trascorrere online, il rischio di lasciarsi coinvolgere è concreto ed è bene quindi prestare la massima attenzione.

Ci rivolgiamo ai genitori: parlate con vostro figlio di questi fenomeni e ricordategli che nessun livello di popolarità online merita di esporsi al rischio di fare o farsi del male.

Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi.

Se trovate in rete video o proposte di sfide pericolose o se vostro figlio dovesse ricevere inviti a prendere parte o contenuti riguardanti sfide segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Ai ragazzi, invece, ricordiamo che, per quanto l’idea di partecipare a una sfida possa sembrarvi allettante, ricordate che la vita non vale un like!

Quindi non esponetevi a situazioni pericolose per fare selfie estremi e sappiate che l’uso improprio di sostanze e oggetti di uso comune, come ad esempio tab di detersivo, bicarbonato o sale è pericoloso e può essere letale.

Se qualche vostro conoscente vuole partecipare a una challenge online, se qualcuno vi invita o vi vuole coinvolgere, parlatene con un adulto di riferimento e segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Quello di internet è un mondo meraviglioso ma può essere dannatamente insidioso. Non lo dimenticate mai.

«Si tratta di un’efficace allerta» che, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».

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Appuntamenti

Lecce accoglie “Homo ludens”, di Mario Cresci

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Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 26 luglio alle ore 18, alla presenza dell’artista e dei curatori, sarà inaugurata la mostra Homo ludens, di Mario Cresci, presso il Castello Carlo V di Lecce, preceduta da un talk di benvenuto. Seguirà l’inaugurazione della seconda parte della mostra presso gli spazi di linea, a partire dalle 20:30, in cui saranno in mostra i lavori dello stesso artista che riflettono il rapporto tra fotografia e grafica, ma anche documenti d’archivio e libri che evidenziano il processo creativo di Cresci.

Homo ludens nasce come progetto di committenza proposto da linea, con il titolo Spazio Materia Azione, nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto prevede una proposta espositiva articolata su due sedi, con l’intento di valorizzare le diverse opportunità di approfondimento offerte dalle realtà culturali del territorio leccese.


INFO E COSTI
Orari di apertura | Castello Carlo V
mattina dalle 10 alle 13 dal martedì alla domenica pomeriggio dalle 16 alle 20 il giovedì, venerdì e domenica
Ingresso gratuito
Orari di apertura | linea
giovedì e venerdì dalle 16 alle 20

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