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Attualità

Antonio ed Aurora, sempre di corsa

Pilota e navigatore. I due taurisanesi si raccontano: «Nutro un amore sconfinato per il rally»; «Questo sport trasmette indescrivibili emozioni ed un’adrenalina difficile da contenere»

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L’INTERVISTA


Un amore che non t’aspetti, una passione che brucia più della benzina in un carburatore.

Antonio ed Aurora, pilota e navigatore di rally, salentini doc (sono entrambi di Taurisano), provano e a descrivere le emozioni che li hanno indotti a mettere in gioco il loro tempo libero, il dopo lavoro, alla fiamma che incendia i loro cuori.


Descrivetevi: età, genere, professione…


«Mi chiamo Antonio Palma, ho 34 anni, e di professione faccio l’autista».


«Io sono Aurora Rosafio ed ho 25 anni. Professione? Non so se definirmi ancora una studentessa: curo la contabilità della mia azienda e mi mancano un paio di esami per concludere il mio percorso di laurea magistrale in economia dei mercati e degli intermediari finanziari».


Da cosa nasce l’amore per il rally?


Antonio: «Nutro un amore sconfinato per il rally fin da quando ero ragazzino, così come per tutti gli sport che abbiano a che fare con motori e benzina che brucia.

Come ben saprete, quelli appena citati sono tutti sport costosissimi e questi sogni richiedono tempo e pazienza per vederli realizzati».


Aurora: «Mi sono avvicinata a questo mondo da spettatrice, per sostenere i miei amici durante le prove speciali. Poi ho maturato il desiderio e la curiosità di partecipare».


Quando la prima corsa? Con quale macchina?


Antonio: «Ho partecipato al mio primo rally ad aprile 2019, e precisamente nel noto Rally Città di Casarano. È stata una esperienza elettrizzante, guidavo una Peugeot 106, n2.

Eravamo terzi nella categoria. All’ultima prova siamo usciti fuori strada e rimasti impantanati nella melma. Pensavamo fosse finita lì e invece, grazie all’aiuto degli spettatori ed alla loro spinta, ci siamo rimessi in strada e, una volta ripartiti, abbiamo conquistato un onorevole ed insperato 5º posto di categoria».


Aurora: «La mia prima esperienza è stata all’Event Show, a giugno 2021. In quella l’occasione ho capito che questo sport poteva fare per me. La mia prima gara su strada? Ad aprile di quest’anno: insieme ad Antonio abbiamo partecipato al Rally Città di Casarano. La paura di sbagliare era tanta, ma grazie all’intesa creatasi con il mio pilota, Antonio, ho vissuto quella esperienza nel modo più sereno possibile».

La gara più difficile?


Antonio: «Ogni gara ha un suo handicap: sono prove generalmente molto tecniche quelle concentrate nel basso Salento e sono quelle più temute per via dei muretti a secco e delle stradine strettissime. La percentuale di errore durante la guida deve rasentare lo zero per riuscire a tagliare il traguardo».


Aurora: «Vista la mia poca esperienza, la gara più difficile è stata quella del Rally del Salento, perché più lunga ed insidiosa rispetto alla precedente».


Vittorie e sconfitte, le emozioni più vivide?


Antonio: «Le mie gare le ho svolte maggiormente in circuiti chiusi, ho guidato diverse auto che spesso non ero ancora abilitato a guidare (perché costavano meno), ed ho uno score di tutto rispetto: bei piazzamenti e varie vincite».


Aurora: «Questo sport trasmette indescrivibili emozioni ed un’adrenalina difficile da contenere».


Aspettative per il futuro?


Antonio: «Quest’anno è salita con me Aurora Rosafio, una ragazza con poca esperienza sulle prove speciali in strada ma, grazie all’ottimo feeling che si è creato, abbiamo concluso il rally di Casarano, di quest’anno, con un 2º posto di categoria e 12º assoluto, guidando una Peugeot 208 R2b. Dopo un mese con la stessa macchina abbiamo partecipato al Rally del Salento, segnando il 1º posto di Categoria e il 17º assoluto.

Tutto questo, fatemi aggiungere, anche grazie allo sponsor che si accolla le spese di queste gare. Stiamo valutando quale dovrà essere la prossima gara, anche se si terrà fuori dal Salento.

Siamo desiderosi di accumulare esperienze, conoscere territori, usi e costumi di altri posti: tutto questo ci dà la carica per continuare a divertirci e provare a vincere».


Aurora: «Spero di avere la possibilità di continuare a correre per imparare e migliorare sempre. Vorremmo partecipare a gare fuori dal Salento, ma dobbiamo sempre fare affidamento alla disponibilità degli sponsor che ci sostengono, in particolare Ecogest, è solo grazie a loro se riusciamo a realizzare queste “follie”».


liz@ilgallo.it


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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