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Maglie

Baetitaly Maglie: in B2 si viaggia in quarta

Prova di forza anche a Lavello. Labate e Di Martile sugli scudi Sabato arriva il Pozzuoli e l’occasione di spiccare il volo non può sfuggire

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La Betitaly Maglie sbanca anche a Lavello, ingrana la quarta e procede spedita. Tante sono infatti le vittorie di fila della compagine salentina. L’ultima però di cui parliamo ha un sapore tutto particolare, perché ottenuta al termine di una gara molto difficile, la più ostica in questo inizio di stagione. E se da match come questi, dove per mille motivi ci si esprime al di sotto delle proprie  potenzialità , alla fine si porta a casa bottino pieno, il segnale non può che essere incoraggiante. In terra lucana le ragazze di mister Solombrino firmano un 3-1 nient’affatto facile, quasi a dimostrare che il primato in classifica è frutto di tecnica, ma anche e soprattutto di carattere.


La trasferta in Basilicata, ora lo si può dire, era una di quelle segnate in rosso sul calendario. In pratica il più probante banco di prova delle prime quattro gare della stagione. Timori giustificati da un avversario che in estate non ha badato a spese per allestire un organico di livello “superior”, con atlete navigate e un gran lusso in panchina, quell’Annagrazia Matera che da giocatrice in A ha segnato esperienze di prestigio. Le padrone di casa puntavano molto su questa gara e lo si capiva subito. Grande ritmo, rabbia agonistica e concentrazione incredibile, dall’inizio alla fine. Le magliesi però, di contro, ancora una volta hanno saputo esibire una eccellente tenuta mentale e una indiscutibile esperienza, che talvolta ha sopperito a qualche incertezza di troppo. Un blocco che si sta esprimendo ad altissimi livelli, capace di compensare i momenti più complicati della gara con l’intelligenza tattica di molte delle sue interpreti più navigate. E’ quanto si è visto a Lavello, dove nel primo set, seppur con qualche affanno, senza infamia e senza lode, il Maglie faceva sua la frazione con parziale di 25 – 23. Le lucane, però, riprendevano con inaspettato ardore, supportate da un tifo assordante e forti di un efficacissimo servizio (pensate che alla fine del match si conteranno solo due errori in battuta) si portavano sull’1-1 (25-19), approfittando anche di una serata un po’ complicata in ricezione per le rossoblù magliesi. Valeria Cristofaro e compagne, però, che hanno nel proprio DNA gli attributi giusti  di chi sa quello che vuole e come fare per ottenerlo, seppur costantemente sotto pressione da pubblico e squadra avversaria, non si smarrivano e punto su punto cominciavano a ricostruire il proprio mosaico, dimostrando una grandissima maturità. La  differenza tecnica dunque veniva fuori e permetteva al team rossoblu di riportare la contesa sul giusto binario, strappando così terzo e quarto parziale alle terribili padrone di casa, chiusi rispettivamente sul 25-20 e 25-22. Ancora una volta gli scout post partita, sapientemente elaborati dal bravo Giorgio Cesari, premiavano la costanza di rendimento del 6 + 1 di mister Tonino Solombrino. Non una serata brillantissima in ricezione, questo è vero, e il gap si è inevitabilmente fatto sentire nella fase di costruzione del gioco e di conseguenza nel potenziale offensivo di attacco, ma l’enorme bagaglio tecnico delle rossoblù, brillantemente capitanate dalla sempre più monumentale Alessandra Labate e ispirate dalle invenzioni di una straordinaria Mara Di Martile, anche nell’ultima esibizione in terra potentina ha permesso di venir fuori da situazioni complicate. Ora il team del Presidente Macagnano è atteso dall’impegno casalingo del prossimo sabato 10 novembre (ore 19,00) contro il Pozzuoli, avversario da rispettare e non sottovalutare a dispetto dell’attuale posizione di classifica. Continuare a vincere non solo accrescerebbe la consapevolezza della propria forza e delle proprie qualità del sestetto magliese e quindi della fiducia, ma sarebbe anche un segnale chiaro all’indirizzo delle altre squadre che sgomitano nella parte alta della graduatoria, che quest’anno sembrano essere parecchie.

Attualità

Nuovo Ospedale, Caroppo insiste: «Regione cambi Piano»

Ospedale Maglie-Melpignano, controreplica del deputato salentino: «L’ente regionale ritiri la delibera e approvi un nuovo piano con l’Ospedale del Sud Salento»

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«13 anni di attesa e milioni di euro sprecati impongono di affrontare la questione del nuovo Ospedale del Sud Salento in maniera seria e concreta».

Così il deputato salentino Andrea Caroppo dopo la replica di Asl e Regione alla sua denuncia: «Veniamo ai fatti. A seguito della mia denuncia sull’esclusione del nuovo Ospedale di Maglie-Melpignano dal programma di finanziamento nazionale e dopo le risposte dell’ASL di Lecce e dell’Assessore regionale Piemontese emergono due certezze. La prima è che, come da me rilevato, il nuovo Piano degli Investimenti di edilizia sanitaria non include l’Ospedale di Maglie-Melpignano ma solo il “Monoblocco” del Policlinico Riuniti di Foggia e il nuovo Ospedale di Andria».

«Questo perché», attacca, «l’ASL di Lecce, con il consueto ritardo che contraddistingue i suoi provvedimenti, solo il 30 dicembre ha trasmesso alla Regione il quadro economico per il finanziamento dell’opera, proprio il giorno in cui la Giunta regionale dava il via libera al nuovo Piano degli investimenti. La seconda è che il fondo per gli investimenti di edilizia sanitaria ex art. 20 della legge 67/1988, riservato alla Puglia, non è sufficiente a coprire tutti e tre gli interventi (Foggia, Andria e Sud Salento)».

«A questo punto», insiste, «se è vero, come sostengono ASL e Regione, che nei prossimi giorni sarà avviata da parte degli uffici regionali la valutazione della documentazione trasmessa dall’ASL di Lecce, e che la relativa valutazione durerà poche settimane, faccio una richiesta chiara: la Regione deve ritirare immediatamente la delibera di Giunta n. 1897, con cui ha approvato a dicembre scorso il Piano degli investimenti di edilizia sanitaria. E quando il progetto di Maglie sarà pronto si proceda ad un unico piano degli investimenti che metta tutti gli interventi e tutti i territori sullo stesso piano. Sarebbe incredibile, infatti, che il progetto di Maglie, che era antecedente a tutti gli altri, finisca in coda e sia sostanzialmente destinato a non essere realizzato».

«Mi auguro che tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo intervento, a partire dai comuni di Maglie e Melpignano e dal Comitato Nuovo ospedale Sud Salento», conclude, «si uniscano a questo mio appello e non si affidino ingenuamente e per l’ennesima volta alle rassicurazioni di ASL e Regione Puglia».

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Attualità

«L’Ospedale del Sud Salento si farà»

Asl e Regione spiegano: «Nessuna pietra tombale. L’iter per la progettazione e la realizzazione dell’ospedale è in corso e prosegue come da crono programma»

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Vi avevamo riferito ieri dell’assenza del Nuovo Ospedale del Sud Salento dal nuovo Piano degli investimenti di edilizia sanitaria finanziato dal Ministero della Salute, nel quale sono stati inseriti solo due interventi: la riqualificazione del “Monoblocco” del Policlinico Riuniti di Foggia e la realizzazione del nuovo Ospedale di Andria.

Abbiamo anche riportato le dichiarazioni del deputato salentino Andrea Caroppo che ha parlato di «pietra tombale» e di «una vera e propria truffa legalizzata di cui molti dovranno dare conto»

A stretto giro di posta abbiamo registrato le reazioni di Asl Lecce e Regione Puglia che vanno in direzione decisamente contraria.

Secondo l’Azienda sanitaria il progetto per il nosocomio, da realizzare tra Maglie e Melpignano, resta in piedi e continua ad essere un punto nevralgico nella programmazione aziendale e regionale. Anche l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese, ha confermato come nulla per la Regione sia cambiato.

Così l’Asl leccese in una nota: «L’iter per la progettazione e la realizzazione dell’ospedale del Sud Salento è in corso e prosegue come da crono programma. Nessuna pietra tombale, come riportato da un esponente istituzionale, è stata posta sul progetto. Tutt’altro. L’attività di progettazione definitiva è stata ultimata».

«Il 23 dicembre 2024», si legge ancora, «il Raggruppamento temporaneo di professionisti ha trasmesso ad ASL Lecce il quadro economico per il finanziamento dell’opera, pari a un importo complessivo di 388milioni e 400mila euro. Il 30 dicembre il piano è stato trasmesso ai competenti Uffici della Regione Puglia, attivando così la procedura per l’ottenimento del finanziamento necessario alla realizzazione dell’opera».

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Attualità

Niente Ospedale del Sud Salento

Non ce n’è traccia alcuna nel nuovo Piano degli investimenti di edilizia sanitaria finanziato dal Ministero della Salute. Il deputato Andrea Caroppo: «La Regione ha messo la pietra tombale sul nuovo Ospedale del Sud Salento»

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Il 30 dicembre, con Delibera di Giunta n. 1897, la Regione Puglia ha approvato il nuovo Piano degli investimenti di edilizia sanitaria finanziato dal Ministero della Salute nel quale sono stati inseriti 2 interventi: la riqualificazione del “Monoblocco” del Policlinico Riuniti di Foggia e la realizzazione del nuovo Ospedale di Andria. Nessuna traccia, invece, del nuovo Ospedale del Sud Salento, di cui da mesi si attendeva la rimodulazione del progetto da parte dell’Asl di Lecce, per ridurne i costi.

L’on. Andrea Caroppo

«Dopo 13 anni di illusioni e milioni di euro sprecati, per il nuovo Ospedale di Maglie-Melpignano è arrivato il colpo di grazia», tuona il deputato salentino Andrea Caroppo, «al posto della prima pietra, nella beata apatia e nella generale inerzia, per il nuovo ospedale del Sud Salento è arrivata la pietra tombale».

«Un’opera che era partita male sin dall’inizio», aggiunge l’on. Caroppo, «perché, come da me sempre sostenuto in tutte le sedi ufficiali, era stata localizzata in un’area troppo piccola e totalmente inadeguata ad ospitare una struttura ospedaliera».

Alla resa dei conti, «finisce così, nel peggiore dei modi, una colossale presa in giro ai danni di un intero territorio, dei cittadini riuniti nel Comitato Nuovo Ospedale Sud Salento, in cui gli unici che ci hanno certamente guadagnato sono i progettisti. Una vera e propria truffa legalizzata di cui molti dovranno dare conto».

«Adesso c’è solo una cosa da fare», conclude Caroppo, «mettersi al lavoro per rendere l’ospedale di Scorrano un vero presidio di I livello. Ed è proprio quello che personalmente farò già nelle prossime ore, attraverso un incontro con i componenti del Comitato cittadino spontaneo di Scorrano per iniziare una battaglia che garantisca ai cittadini dei comuni del Salento centro-orientale un effettivo diritto alla salute».

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