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Patù

Calcio a 5 femminile, Valentina: da Patù ai pali della nazionale

La Margarito: “Sono legata al paese dove sono cresciuta, ho studiato ed ho stretto amicizie forti. Ci ritorno sempre molto volentieri e amo la mia famiglia a cui va il mio ringraziamento più grande”

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Valentina Margarito, 27 anni, occhi grandi e determinazione da vendere. Originaria di Patù vive a Taranto da undici anni ed è portiere e capitano dell’Italcave Real Statte. Squadra che milita nella serie A élite di Calcio a 5 femminile.


Il suo club è il più titolato d’Italia: “Amo la mia squadra, l’intesa, la complicità, la forza e la determinazione che ci lega”, esordisce Valentina, “con Italcave Real Statte ho vinto 2 scudetti, 4 supercoppe, 4 coppe Italia ed una coppa come miglior portiere. Ora siamo terze in classifica ma stiamo dando il massimo per scalare il podio”.


24valentina-2Quando è nata la tua passione? Risponde sorridendo: “Credo che la passione per il calcio sia nata con me; mi appartiene da quando ero piccolissima. Ricordo alcuni amici che, ogni pomeriggio, suonavano al mio citofono ed io lasciavo tutto ed andavo a giocare con loro. Essendo l’unica ragazzina mi facevano fare sempre il portiere e, piano piano, ho maturato la consapevolezza di voler giocare a livello agonistico in quel ruolo. Scherzando, ma neanche tanto, quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande, dicevo… il portiere. Ovviamente tutti mi prendevano in giro ma non avevano ancora capito quanto fosse forte la mia determinazione”.


Oggi la ragazzina che sognava di diventare una campionessa, indossa la maglia azzurra della Nazionale e, nel calcio a cinque femminile, è uno dei migliori portieri d’Italia.


Indossare la maglia azzurra è una un’emozione fortissima, ogni volta mi commuovo pensando a tutti i sacrifici fatti per raggiungere questo traguardo. Ripenso alla mia famiglia, al mio paese, al distacco e a tutte le volte in cui temevo di non farcela… invece, testarda e determinata come sono, ce l’ho fatta. La strada è ancora lunga ma ho la forza e la volontà di seguire il mio sogno continuando a vincere”.

Cos’è la squadra per te? Valentina torna a sorridere e risponde in modo chiaro e sicuro: “La squadra è forza, unione e fiducia. Non si vince mai da soli. Un trofeo rappresenta il lavoro, la fatica e la sofferenza di atleti che possono vincere solo se si fidano l’uno dell’altro. Il mio umile consiglio, ai ragazzi che stanno crescendo sognando un futuro nel calcio, è di essere forti e soprattutto complici. Di lavorare molto e di puntare in alto. A volte i sogni costano sacrifici ma ne vale sempre la pena”.


Valentina dedica un pensiero al suo paesino d’origine:  “Sono legata a Patù e lo porto sempre con me. In questo piccolissimo paese sono cresciuta, ho studiato ed ho stretto amicizie forti. Ci ritorno sempre molto volentieri, amo la mia famiglia a cui va il mio ringraziamento più grande, perché mi hanno permesso di seguire un sogno ed hanno lottato con me affinché si realizzasse. Sono felice, completa e riconoscente. Non mi sento una campionessa, ma sono orgogliosa del mio percorso e spero di continuare la strada intrapresa”.


Luana Prontera


Cronaca

Choc a Patù: 17enne muore dopo alcuni giorni di influenza

Ritrovata senza vita nella sua casa: da alcuni giorni aveva la febbre, ma nulla che avesse fatto pensare a qualcosa di grave. Si indaga

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Risveglio shock quello di oggi per la comunità di Patù dove, in queste ore, si è spenta una ragazza di 17 anni in circostanze ancora da chiarire.

La giovane è stata trovata senza vita nella sua abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza era a letto da alcuni giorni con l’influenza.

Nulla però che potesse far pensare a qualcosa di serio, al punto da recarsi in ospedale. La 17enne infatti è stata trovata esanime nel suo letto.

Vano purtroppo l’intervento dei soccorritori sul posto. La vicenda ora è nelle mani dei carabinieri che, di concerto con la Procura, cercheranno di chiarire le cause della tragedia. 

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Attualità

Friends4Aut nell’Ambito di Gagliano del Capo

Progetto di inclusione sociale con l’obiettivo di realizzare percorsi di socializzazione in favore di persone con Disturbo dello Spettro Autistico di età fino ai 21 anni

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Riparte il progetto di inclusione sociale Friends4Aut promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione con Amici di Nico-Impresa Sociale.
Il progetto nasce con l’obiettivo di realizzare percorsi di socializzazione in favore di persone con Disturbo dello Spettro Autistico di età fino ai 21 anni, attraverso:

azioni di sensibilizzazione e di informazione delle famiglie, scuole e bambini su tematiche appartenenti al Disturbo dello Spettro Autistico;

mediante incontri di apprendimento cooperativo tra scuola e famiglia, e grazie alla presenza di tre figure professionali specializzate (neuropsichiatra, psicologo e assistente sociale);

attività laboratoriali sia nel contesto scolastico che extrascolastico;

attività di ginnastica posturale, rilassamento muscolare rivolti non solo ai destinatari del servizio ma anche ad insegnanti e genitori.

 

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Appuntamenti

Sorvegliate Garibaldi

Doppio appuntamento per la presentazione del nuovo libro di di Aldo Quarta. Domani a Lecce e giovedì a Patù, paese natale di Liborio Romano il cui contributo da ministro dell’Interno del governo borbonico fu fondamentale per l’Unità di Italia

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L’Unità d’Italia non sarebbe stata possibile senza il contributo del sud e dei meridionali nell’estate 1860.

Decisivo fu il contributo di Liborio Romano (avvocato, originario di Patù), allora ministro dell’Interno del governo borbonico.

Si parlerà di tutto questo in due incontri pubblici in programma a Lecce domani, mercoledì 9 ottobre (libreria Palmieri, via Trinchese 62, ore 18,30) e a Patù il giorno seguente, giovedì 10 ottobre (palazzo Romano, piazza Indipendenza, ore 18) per presentare il libro di Aldo Quarta, “Sorvegliate Garibaldi” (Edizioni Milella).

Liborio Romano era uno dei componenti di punta del Governo presieduto da Antonio Spinelli e fu proprio lui a coordinare il cambio ai vertici nelle province, nei distretti, nei circondari, nei comuni più importanti.

Grazie all’opera del suo ministero vennero sostituiti vecchi rappresentanti del regime assolutistico con nuovo personale di fede liberale, più disponibile al cambiamento in senso costituzionale.

Il Governo borbonico stava lavorando in vista di un’intesa possibile tra Regno dei Savoia e Regno dei Borbone, tra Nord e Sud, con garanzie internazionali.

Il cambio ai vertici delle istituzioni territoriali fu una vera e propria rivoluzione, che consentì al Risorgimento meridionale di neutralizzare le spinte reazionarie di buona parte della corte borbonica e a Garibaldi di entrare pacificamente a Napoli nel settembre 1860, seguito dall’esercito meridionale.

Uno dei protagonisti di quella “rivoluzione” fu proprio il ministro dell’Interno Liborio Romano.

Nell’incontro di Lecce, l’autore dialogherà con Carlo Alberto Augieri (Università del Salento); a Patù, insieme all’autore, interverranno il sindaco Gabriele Abaterusso, il presidente della pro loco Vitantonio Grecuccio, il sociologo Angelo Donno e Mario Carparelli (Università del Salento).

IL LIBRO

Il protagonista parte da Genova con i volontari al seguito del generale Medici nel luglio 1860 per sostenere l’impresa di Garibaldi in Sicilia. Avanza con l’Esercito Meridionale fino all’ingresso pacifico a Napoli. Poi segue da vicino il Governo dittatoriale e il braccio di ferro tra favorevoli alla Costituente e fautori dell’annessione incondizionata del Sud al Regno dei Savoia. Un braccio di ferro che poteva sfociare persino in uno scontro armato tra Nord e Sud della penisola italiana.

L’AUTORE

Aldo Quarta, giornalista, 73 anni, ha collaborato con Paese Sera, TeleLecce, TeleSud, RadioLecceuno, La Tribuna del Salento, Salento Domani.

Altre sue pubblicazioni: Il dubbio (Lacaita, Manduria, 1992), Gli anni di Oronzo Massari (Milella, Lecce, 1994), La via dell’unità (Oistros, Lecce, 1996), La fuga (Pensa, Lecce, 2002), La ragazza della rosa rossa (Panico, Galatina, 2005), Meridiano amore (Lupo, Copertino, 2011), Dieci anni di inquietudine (Pensa, Lecce, 2013), Fine terra (Spagine, Lecce, 2019).

* nel disegno in alto l’incotro a Napoli tra Liborio Romano e Garibaldi (da Wikipedia)

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