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Botrugno

Calcio: Botrugno studia da grande

Solo ora che siamo all’inizio la si può chiamare favola. Ma di questo passo diventerà una gran bella realtà del calcio dilettantistico salentino. Stiamo parlando del Botrugno

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Orazio Mitri


Solo ora che siamo all’inizio la si può chiamare favola. Ma di questo passo diventerà una gran bella realtà del calcio dilettantistico salentino. Stiamo parlando del Botrugno, orchestrato dalla premiata ditta Massimo Palma-Gregory Inglese, rispettivamente presidente e allenatore della matricola salentina neopromossa. Una Società solida, in costante ascesa, una squadra messa in piedi per stupire a suon di vittorie. Proprio come accaduto in questo avvio del torneo di Promozione (girone B), in cui il Botrugno ha collezionato due successi su altrettante gare disputate, matando prima il Massafra a domicilio e poi il temibile Galatina di fronte al proprio pubblico. E l’1-0 finale contro i biancostellati tiene in vetta a punteggio pieno la formazione di Inglese, che ha inoltre ottenuto il visto necessario per avanzare nel torneo di Coppa Italia. Il calciomercato pirotecnico sostenuto dalla Società, abbinato alla promozione dalla Prima Categoria, ha generato grande attesa nel piccolo centro salentino, dove si possono ammirare le gesta di numerosi calciatori già affermati ad ogni livello. Su tutti, ovviamente, spicca Orazio Mitri, la ciliegina sulla torta che il patron Palma non ha voluto farsi mancare. L’attaccante molisano, ma tricasino d’adozione, ha già scaldato il cuore dei tifosi giallorossi andando a segno alla prima giornata: “Nonostante sia una piccola realtà, a Botrugno c’è veramente tanto entusiasmo”, afferma Mitri, nel cui passato ci sono, tra le altre, Tricase, Nardò, Copertino e Casarano, “giocando in casa l’adrenalina sale di colpo, è facile avvertire il bel clima che si respira fra chi appassionatamente ci segue. E noi giocatori siamo pronti a condurre questo Club il più in alto possibile”. Il primo posto non lo nomina mai, ma l’attaccante classe 1969, natìo di Campobasso, non pone limiti a sé e ai suoi compagni: “La squadra è forte, ci sono elementi che meriterebbero di giocare in categorie superiori e per questo proveremo ad affrontare ogni avversario a viso aperto. Siamo partiti alla grande, ma il campionato è ancora lungo: sarà molto duro, perchè il torneo di Promozione premia non tanto la qualità, quanto la continuità di risultati in partite in cui per larghi tratti dominano l’agonismo e la forza fisica. Gli obiettivi personali? Prima di tutto vengono gli interessi del gruppo, in favore del quale il sottoscritto prova a mettere a disposizione l’esperienza. Dopodichè proverò a fare ancora qualche gol, per continuare a divertirmi anche alla soglia dei 42 anni”.

Giorgio Coluccia


Attualità

Dalla provincia di Lecce otto consiglieri nazionali ANCI

Sono Adriana Poli Bortone (Lecce), Francesca Torsello (Alessano), Pamela Daniele (Ruffano), Silvano Macculi (Botrugno), Michele Sperti (Miggiano), Ettore Caroppo (Minervino di Lecce), Flavio Filoni (Galatone) e Mario Pede (Squinzano)

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L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), lo scorso 6 dicembre, ha nominato i 644 nuovi membri del suo Consiglio Nazionale

Alla 20esima assemblea congressuale di Torino, l’associazione che rappresenta gli interessi dei Comuni dinanzi agli organi istituzionali nazionali ed internazionali riunendo oltre 7mila Comuni italiani, per un totale del 94,7% della popolazione, ha eletto i 34 rappresentanti dei Comuni pugliesi. Di questi, otto sono quelli della provincia di Lecce.

C’è Ettore Caroppo, consigliere comunale di Minervino con alle spalle esperienze da sindaco del suo Comune e da presidente regionale Anci. Pamela Daniele, attualmente al secondo mandato da assessora a Cultura e Turismo per il Comune di Ruffano.

Francesca Torsello, prima cittadina di Alessano dal 2016 al 2021. Completano l’elenco gli attuali sindaci di Galatone (Flavio Filoni), Botrugno (Silvano Macculi), Squinzano (Mario Pede), Lecce (Adriana Poli Bortone) e Miggiano (Michele Sperti che manterrà la carica di vicepresidente di ANCI Puglia).

Con l’importante ruolo di rappresentare il nostro territorio, contribuiranno a indirizzare le funzioni dell’Anci, che sono: rappresentare gli interessi degli associati dinanzi agli organi centrali dello Stato (Parlamento, governo, regioni); promuovere lo studio e l’approfondimento di problemi che interessano i suoi associati e di ogni materia riguardante la pubblica amministrazione; interviene con propri rappresentanti in ogni sede istituzionale in cui si discutano o si amministrino interessi delle autonomie locali; prestare attività di consulenza ed assistenza agli associati direttamente o mediante partecipazione o convenzionamenti con società, relativamente alle competenze che la legge attribuisce al Parlamento e allo Stato nazionale; esaminare i problemi che riguardano i dipendenti degli enti locali ed è presente nell’Agenzia ARAN per la definizione del contratto nazionale di lavoro del comparto; promuovere iniziative per l’educazione civica dei cittadini e per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali, nonché la partecipazione dei cittadini alla vita delle autonomie locali; promuovere e coordinare le relazioni internazionali dei suoi associati e le loro attività nel campo della cooperazione internazionale decentrata.

 

 

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Attualità

Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre

Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.

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CALENDARIO AUTOVELOX MESE DI DICEMBRE 2024

01-12-2024

S.P. 72

UGENTO – CASARANO

07,00 -19,00

02-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

03-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

04-12-2024

S.P. 7

CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00

05-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 -19,00

06-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

07-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

08-12-2024

S.P. 72

UGENTO – CASARANO

07,00 – 19,00

09-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

10-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

11-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

12-12-2024

S.P. 72

CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00

13-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

14-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

15-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

16-12-2024

S.P. 72

CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00

17-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

18-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 -19,00

19-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

20-12-2024

S.P. 72

UGENTO – CASARANO

07,00 – 19,00

21-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

22-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

23-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

24-12-2024

S.P. 72

CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00

25-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

26-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

27-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

28-12-2024

S.P. 362

LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

29-12-2024

S.P. 18

GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

30-12-2024

S.P. 72

UGENTO – CASARANO

07,00 – 19,00

31-12-2024

S.P. 297

MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 – 19,00

POSTAZIONI FISSE DI CONTROLLO DELLA VELOCITA’

Tutti i giorni

festivi compresi

S.P. 04

LECCE – NOVOLI

KM 5+760 in direzione Lecce

00,00-24,00

CALENDARIO TELELASER MESE DI DICEMBRE 2024

01-12-2024

S.P. 119

LECCE – ARNESANO – LEVERANO

07,00 – 19,00

02-12-2024

S.P. 119

LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

03-12-2024

S.P. 87 e 358

OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

04-12-2024

S.P. 367

MEDIANA DEL SALENTO

07,00 – 19,00

05-12-2024

S.P. 41

GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

06-12-2024

S.P. 366

OTRANTO – SAN CATALDO

07,00 – 19,00

07-12-2024

S.P. 21

LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

08-12-2024

S.P. 361

MAGLIE – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

09-12-2024

S.P. 87 e 358

OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

10-12-2024

S.P. 17

NARDO’ alla SS 101

07,00 – 19,00

11-12-2024

S.P. 90

GALATONE – S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00

12-12-2024

S.P. 119

LECCE – ARNESANO – LEVERANO

07,00 – 19,00

13-12-2024

S.P. 193

PRESICCE – LIDO MARINI

07,00 – 19,00

14-12-2024

S.P. 361

CIRCONVALLAZIONE DI MAGLIE

07,00 – 19,00

15-12-2024

S.P. 367

MEDIANA DEL SALENTO

07,00 – 19,00

16-12-2024

S.P. 87 e 358

OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

17-12-2024

S.P. 90

GALATONE S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00

18-12-2024

S.P. 367

MEDIANA DEL SALENTO

07,00 – 19,00

19-12-2024

S.P. 17

NARDO’ alla SS 101

07,00 – 19,00

20-12-2024

S.P. 358

OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA

07,00 – 19,00

21-12-2024

S.P. 361

CIRCONVALLAZIONE DI MAGLIE

07,00 – 19,00

22-12-2024

S.P. 193

PRESICCE – LIDO MARINI

07,00 – 19,00

23-12-2024

S.P. 87 e 358

OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

24-12-2024

S.P. 21

LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

25-12-2024

S.P. 60

VASTE – COCUMOLA

07,00 – 19,00

26-12-2024

S.P. 41

GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

27-12-2024

S.P. 48

MARTANO – SOLETO

07,00 – 19,00

28-12-2024

S.P. 17

NARDO’ alla SS 101

07,00 – 19,00

29-12-2024

S.P. 90

GALATONE – S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00

30-12-2024

S.P. 87 e 358

OTRANTO – SANTA CESAREA T

07,00 – 19,00

31-12-2024

S.P. 367

MEDIANA DEL SALENTO

07,00 – 19,00

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Approfondimenti

Costruire salentino, come eravamo

Giuseppe Maria Costantini, Conservatore-Restauratore di Beni Culturali: dalle coperture ai soffitti interni, dagli intonaci ai pavimenti interni ed esterni, dalla “suppinna” alla “loggia”: i caratteri tradizionali tipizzanti dell’edilizia salentina

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di Giuseppe Maria Costantini

(Conservatore-Restauratore di Beni Culturali)

Mi si chiede: «Se qualcuno volesse costruire un’abitazione secondo i canoni della tradizione salentina cosa dovrebbe fare? Quali sono gli aspetti più caratteristici e tipizzanti?».

Le abitazioni del Salento sono sempre state alquanto eterogenee in relazione alla condizione socio-economica e culturale dei loro abitanti, così caratterizzando i vari paesi e quartieri urbani, anche vicinissimi tra loro, inoltre, sono molto cambiate nel corso dei secoli, anche in breve tempo quando ce ne fosse un’importante condizionamento esterno.

Basti considerare che nel Salento, almeno fino al sedicesimo secolo, tutte le coperture degli edifici erano costituite da tetti spioventi e tegole in terracotta, come nel resto d’Italia.

Tra l’altro, la copertura esterna a spioventi corrispondeva largamente a soffitti interni in legno, sia lasciati a vista sia nascosti da incannucciate ricoperte da intonaci a stucco, come nel resto d’Italia.

Tale lunghissima “stagione dei tetti” vedeva anche pavimenti interni che, dove non fossero un umile battuto di terra, erano frequentemente in legno, nudo o variamente rifinito, oppure in terracotta, nuda o financo maiolicata; l’impiantito in pietra era destinato in prevalenza agli spazi esterni, o aperti, nonché a rimesse e opifici.

Tornando alla questione posta: come e più del resto d’Italia, nel Salento il consumo del suolo, dal secondo dopoguerra del Novecento a oggi, è stato enormemente maggiore che dalla preistoria allo stesso secondo dopoguerra; pertanto, non si dovrebbe più consumare neppure un metro-quadrato di terreno agricolo o naturale per costruire checchessia.

Ciò detto, innumerevoli edifici dell’ultimo secolo, privi di particolari valenze storiche o artistiche, necessiterebbero di importanti interventi “di costruzione”.

Si tratta di edifici variamente inefficaci in fatto di materiali di cui sono costituiti, di caratteri strutturali-statici, oppure affatto indecenti in termini di funzionalità, e/o di forma e di aspetto.

In altre parole, le tante costruzioni inadeguate e brutte che ci circondano dovrebbero essere radicalmente demolite e, ove necessario, ricostruite in termini idonei, o, se possibile e opportuno, parzialmente manomesse, recuperandone quanto già idoneo e sostituendone quanto inidoneo.

Che siano totali o parziali, è essenziale che tali auspicabili rigenerazioni tengano nella massima considerazione i caratteri tradizionali e tipizzanti del Salento, anzi, in particolare, che siano armoniche al centro abitato, o alla località di campagna, cui appartengono.

Il nostro grande intellettuale e poeta Vittorio Bodini, in Foglie di tabacco (1945-47), tipizza fantasticamente un carattere cardinale delle abitazioni pugliesi e salentine: « le case di calce da cui uscivamo al sole come numeri dalla faccia di un dado».

Tuttavia, neppure l’imbiancatura in bianco vale per ogni località: molti centri abitati, costieri e no, erano caratterizzati da prevalenti imbiancature di calce addizionata a pigmento, fino a ottenerne colori pastello, rosa, ocra gialla, azzurro, turchese, verde, ne era un esempio emblematico Gallipoli.

Perchè spellare le case?

Ne parlo al passato perché negli ultimi decenni è invalsa la deleteria moda di spellare le nostre abitazioni, fino a mostrarne l’orditura muraria in pietra, come si trattasse di un edificio non terminato.

Infatti, restando ai caratteri tradizionali tipizzanti: le abitazioni salentine, dalla più umile al palazzo nobiliare, quando edificate fino a conclusione, all’esterno e all’interno, erano immancabilmente intonacate o, comunque, rifinite con uno strato superficiale, quale rivestimento tradizionale del materiale lapideo costruttivo, con valenze funzionali ed estetiche, e ciò riguardava persino cantine e stalle.

Oltre alle coperture esterne a terrazza, destinate a convogliare le acque piovane nelle cisterne, un altro carattere tipizzante delle nostre abitazioni era la presenza di spazi interni aperti: ortali, giardini, cortili al piano terreno; al piano superiore: terrazze complanari, terrazze soprastanti, spesso dotate di suppinna o attico, nonché verande, balconi e balconcini.

In particolare, le facciate, anche quando di dimensioni contenute, tendevano ad avere uno spazio aperto protetto: portico, loggia, o loggetta a serliana.

Il colore degli infissi

Similmente alle murature, che dovrebbero mostrarsi sempre vestite, anche gli infissi, secondo tradizione, non mostrano mai il loro legno a vista, neppure quando pregiato.

Il colore degli infissi, come quello delle imbiancature tradizionali, era largamente condizionato dalla tradizione della località.

Certamente per le porte e i portoni, o le persiane, il colore più tipizzante era il verde (in infinite tonalità locali, più o meno scure), o, soprattutto per le località costiere, l’azzurro; seguono le tonalità del bruno-grigio.

A ogni modo, lontano dall’avere svolto questo interessante e poliedrico tema, spero di avere stimolato la vostra attenzione e rispetto per la conservazione e il recupero delle nostre tradizioni costruttive e del nostro bel paesaggio.

GIUSEPPE MARIA COSTANTINI

Conservatore-Restauratore di Beni Culturali.

Possiede numerose specializzazioni, tra cui superfici dell’architettura.

Lungamente ricercatore e docente di Restauro per l’Università di Bologna, oltreché per altri prestigiosi enti nazionali.

Su diretto invito del dirigente Arch. Piero Cavalcoli (Urbanista), ha partecipato all’elaborazione del DRAG della Regione Puglia (Schema di Documento Regionale di Assetto Generale).

*Nella foto in alto, Specchia da “I Borghi più belli d’Italia”

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