Sport
Calcio, Gallipoli: Barba risponde a D’Odorico
Intervento dell’ex presidente giallorosso, l’On. Vincenzo Barba, “in riferimento alle strampalate dichiarazioni del Presidente del Gallipoli Calcio, Sig. Daniele D’Odorico, riprese e riportate sulle pagine di alcuni organi di stampa locali, circa eventuali “… sopravvivenze passive” derivanti dalla precedente gestione ed alle quali egli avrebbe dovuto far fronte pur essendo queste, a suo dire, di competenza della precedente proprietà, cioè quella da me impersonata con oggettivi criteri di alta managerialità e riconosciuta professionalità, mi permetto di consigliare al nuovo Patron maggiore accortezza, maggiore lucidità e maggiore sobrietà, prima di sparlare.
Lo invito a mantenere, piuttosto, gli impegni assunti e sottoscritti sia con la mia persona che con la nostra città, dimostrando – prima di tutto – di essere uomo di parola, serio imprenditore e persona corretta e perbene. Altro che…! Nella mia lunga esperienza di vita politica, sociale ed imprenditoriale ho conosciuto tanta gente che è molto abile nel parlare e nel ciarlare ed ho la vaga impressione che il Sig. D’Odorico potrebbe occupare il primo posto di questa graduatoria. Infatti, non avendo egli argomentazioni serie scaturenti da dati contabili certi ed inequivocabili, si esibisce continuamente in dichiarazioni diametralmente opposte l’una dall’altra, per lo più a distanza di lassi temporali infinitamente brevi. Per sgombrare il campo da ogni equivoco ed essere estremamente chiaro – come è mio solito, da uomo del sud, serio, onesto e schietto – sono a ribadire che allo stato dei fatti, il sottoscritto non ha ricevuto nemmeno un solo euro di quanto concordato e pattuito per la cessione della squadra.
Oggetto di discussione – da parte del dott. D’Odorico – sembrano essere non atti quantitativamente inequivocabili, ma solo dichiarazioni fumose, futili e infondate, oltre a qualche invito pervenutomi a parlare una volta con il responsabile amministrativo, un’altra con il legale civile, un’altra ancora con il legale sportivo, una successiva con il legale contabile ed un’ultima con il legale di famiglia. Tutte persone alle quali dovremmo sollecitare gli impegni contrattuali con me assunti dal Dott. D’Odorico, col quale, però, risulta impossibile parlare poichè sempre impegnato in trattative internazionali e transoceaniche, finalizzate a concludere tutti gli altri affari in dollari, dimenticandosi quelli in euro… Insomma, a buon intenditor, poche parole… Per evitare ogni fuorviante fraintendimento, sono a ribadire che la società da me guidata non ha mai lasciato per strada alcun debito, eccezion fatta per quelli che – riconosciuti – sono stati decurtati contabilmente. Tutt’al più vantiamo, come spesso ci accade, qualche credito. Ribadiamo, pertanto, l’invito al Dott. D’Odorico di iniziare a pagare il conto in sospeso con la precedente proprietà, poiché, l’A.C. Gallipoli gestione Barba non ha lasciato alcun debito dal quale si debba scapitare alcun credito, voglia o non voglia… E sfido chiunque a dimostrare il contrario”.
Sport
Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente
Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli
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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.
Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»
Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.
Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.
Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?
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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.
L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.
Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.
La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.
Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».
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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo
Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.
In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.
Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.
Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.
Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.
Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.
Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.
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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza
Giuseppe Lagna
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