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Calcio, Gallipoli: intervento di D’Odorico

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Daniele D’Odorico, presidente del Gallipoli, fa il punto della situazione. “Cominciamo dalle cose importanti. Il punto in casa conquistato con il Mantova vale oro; venivamo da due vittorie consecutive e c’era il rischio di allentare i freni della concentrazione, rischiando, come capita spesso in queste occasioni, di perdere la partita. Siamo stati, invece, attenti e concentrati e abbiamo conseguito un pari, senza rischiare nulla, muovendo la classifica. Sette punti in tre partite sono bottino da grande squadra.


Ancora una volta devo fare i complimenti a Giannini per la puntigliosità con cui prepara le gare. Adesso dobbiamo fare molta attenzione alla trasferta di Salerno. Incontriamo una squadra reduce dall’ottimo pareggio di Grosseto, con la voglia matta di dare vita ad un trend positivo, di risalire la classifica, di voltare pagina. O siamo concentrati e determinati sin dal primo minuto di gioco, mettendo subito le carte in regola, oppure corriamo il rischio di passare una serata difficile. Mi aspetto dai miei giocatori il massimo della concentrazione, della disciplina e dell’accortezza. Sono certo che, se usciremo dall’Arechi con un bel risultato, a svoltare sarà la nostra stagione. Non si dovrebbe dire per scaramanzia, ma è inutile nascondervi che mi aspetto che arrivi il momento del nostro bomber, di Francesco Di Gennaro. Abbiamo bisogno dei suoi goal, sappiamo che li può fare, sappiamo che li sa fare. Quando questa squadra è nata in estate, a me per primo, è apparso chiaro che non si potesse prescindere dai big della passata stagione, da tre dei più importanti artefici della storica promozione.


È chiaro che Ciro Ginestra, Francesco Di Gennaro e David Mounard, sono le fondamenta sulle quali costruire il nostro progetto. Hanno la fortuna di essere allenati da un grande mister, che, pungolandoli al momento giusto riesce a ottenere il massimo da loro. Sfruttino al meglio questa grande occasione, la società è con loro, la società conta su di loro, la società vuole camminare con loro. Ma adesso non ne parliamo più. Di Gennaro gonfi la rete come sa fare e cominciamo a pensare in grande. E adesso veniamo alle facezie… Come volevasi dimostrare, al “Via del Mare”, in occasione della partita contro i virgiliani, c’erano sempre gli stessi, sempre i soliti. Per fortuna!!! C’erano coloro che vedono il calcio come lo vediamo noi e che ci fanno continuare ad avere il gusto di lavorare per il Gallipoli. Per il resto il solito disinteresse, la solita freddezza e la solida indifferenza. Quando sono venuto a Gallipoli sentivo parlare dell’importanza di avere una squadra in Serie B ai fini della promozione dell’immagine del territorio. Poiché non mi risulta che gli ultras siano proprietari di strutture ricettive mi chiedo: dove sono coloro che vorrebbero godere dei benefici derivanti dall’avere una squadra che porta il nome della città di Gallipoli in tutta Italia?

Dove sono gli imprenditori? Dove sono le Istituzioni? Quanti Assessori e Consiglieri Comunali vengono a vedere la partita? Siccome voglio supportare le mie parole con dati numerici, allego alla presente nota un file contenente i dati degli afflussi di spettatori in Serie B. Il Gallipoli è fanalino di coda, 22° su 22 partecipanti, con una media di presenze a partita – nelle sette gare interne – di circa 2mila spettatori. Ma se andiamo a disaggregare qual dato e non consideriamo il derby interno con il Lecce (che la sola idea di considerarlo partita casalinga mi fa sorridere…), il dato delle presenze degli spettatori si dimezza drasticamente scendendo a quota mille. Mi chiedo: si può fare la Serie B con una sana gestione con mille spettatori a partita? Sono certo che gli ultrà concorderanno con me, e che insieme a loro mi daranno ragione tutti quelli che amano Gallipoli e il Gallipoli”.


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Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente

Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli

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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.

Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»

Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.

Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.

Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?

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Bocce: Tricase vince di primo… acchito

Vittorioso esordio casalingo per l’AB Città di Tricase

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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.

L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.

Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.

La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.

Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».

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L’AB Città di Tricase

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Casarano

Cajazzo fa volare il Casarano

Doppietta dell’under franco – canadese e +2 sulla Nocerina

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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo

Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.

In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.

Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.

Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.

Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.

Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.

Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.

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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza 

Giuseppe Lagna

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