Sport
Calcio, Gallipoli: parla il patron D’Odorico
Il presidente del club ionico non le manda a dire, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. “Pentito di essere sceso fin qui per fare calcio. Barba? Cerca solo pubblicità politica, s’è rimangiato tutto quello che avevamo concordato”. Ma sprona la squadra: “Ci rimetteremo subito in piedi dopo la batosta di sabato scorso”.
Daniele D’Odorico riparte dallo scivolone casalingo contro il Vicenza, confidando nella sua squadra: “Siamo un gruppo unito nel bene e nel male. C’è stato un black-out, avevamo un pò d’assenze, Giannini ha fatto qualche prova che è andata male e siamo andati in bambola, ma sabato ad Ancona rimetteremo in piedi le cose”. Poi si parla delle questioni societarie, per cui il patron friulano è da parecchio tempo nell’occhio del ciclone: “Non ho aiuti da nessuno, devo pagare tutto io, quindi ci metterò un po’ di più, ma alla fine sistemo tutto. Perchè sono sceso in Salento? Perché sono stato un cretino. Potevo andare a Trieste con il mio amico Fantinel, mi hanno proposto altre squadre, anche il Vicenza. Purtroppo Vittorio Fioretti (il manager che s’è dimesso a novembre, ndr) mi ha convinto ad andare a Gallipoli: lui è amico dei Corvino, che mi hanno proposto l’operazione. Sembrava una cosa conveniente, un posto tranquillo, invece non è stato così”.
Ovviamente l’ex presidente, Vincenzo Barba, non sfugge al ciclone: “Lui spendeva tanto e ha vinto. Poi non ha voluto più saperne. Non c’erano stadio, sede, squadra, settore giovanile, campo d’allenamento, sponsor. Mi son fidato di lui, abbiamo fatto un accordo dal notaio e altre cose le abbiamo pattuite sulla parola, che poi Barba s’è rimangiato. I costi di gestione che mi hanno prospettato erano altri, la realtà è ben diversa. Finora ho speso 2,5 milioni e siamo a metà stagione. Incassi non ce ne sono, devo mettere tutto di tasca mia, sarà un bagno di sangue. Non ci sono giocatori da vendere, li sto comprando adesso per il futuro”.
A chi gli fa notare che è indagato per truffa aggravata nei confronti di Barba, D’Odorico replica: “Io non ho truffato niente, ho comprato una scatola vuota e ho pagato il passivo legato al bilancio della cessione quote, più i debiti usciti dopo, quindi almeno due rate le ho pagate. Barba se ne assumerà le responsabilità, vuole mettersi in mostra in vista delle elezioni; a lui della squadra non importa, nemmeno dei soldi, vuole solo pubblicità. E’ la prima denuncia che becco in vita mia. E poi ci sono giudici che aprono e chiudono le indagini in tre giorni, cose molto strane…. La questione stadio con il Comune di Lecce? Dovrebbe essere il Comune di Gallipoli ad aiutarci, invece niente. Ma con il Comune di Lecce non ci sono problemi: abbiamo chiesto di spalmare il debito, si sono comportati da signori. Il teatrino per Bettarini? “Rientra nel lavoro mediatico per il Gallipoli: non avendo sponsor, mi devo inventare qualcosa. Ma era tutto vero, sarebbe stata una cosa simpatica. Dopotutto Gallipoli, turismo a parte, chi la conosce? Lì tutti parlano, ma nessuno viene a vedere le partite. Io ho promesso di fare una squadra e l’ho fatta; ho promesso la salvezza e ce la stiamo facendo; ho fatto anche un settore giovanile che se la gioca con quello del Lecce. Cosa vogliono a Gallipoli, la Champions? Non c’è nemmeno lo stadio…”.
Appuntamenti
Ugento: nasce il Lecce Club “Saverio Sticchi Damiani”
In contemporanea il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di Giambattista “Titta” Viva, scomparso nell’agosto scorso
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Un Lecce Club dedicato al presidente Saverio Sticchi Damiani.
L’inaugurazione questa sera, alle ore 18,30, presso la sede di Ugento Giallorossa in via capitano Ugo Giannuzzi 85.
Oltre al presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, saranno presenti: Paolo Pagliaro, editore di TeleRama, media partner dell’Unione sportiva Lecce; Antonio Ricciardi, presidente F.I.S.S.C. (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio) e presidente di Salento Giallorosso; Giovanni Apollonio, delegato SLO dell’US Lecce; Donato Provenzano, Stadium Manager dell’US Lecce.
La nascita del Lecce Club ad Ugento, resa possibile dalle volontà del Club Ugento Giallorossa, rafforzerà il legame tra Lecce ed Ugento.
Contestualmente all’inaugurazione del Lecce Club, il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di Giambattista “Titta” Viva, ex calciatore del Lecce e importante personalità calcistica locale.
La titolazione del club a Titta Viva si propone di essere un tributo al valore sportivo ed umano di un uomo in grado di segnare profondamente la comunità, scomparso nell’agosto scorso.
Un evento in cui lo sport e l’amore per i colori della maglia giallorossa lasceranno l’impronta nella storia locale, grazie alla presenza di tanti ospiti ed al calore dei tifosi.
Sefora Cucci
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Casarano
Pari a Francavilla e Nocerina in arrivo. Domenica sarà decisiva per il Casarano?
Rocambolesco 2-2 a Francavilla. Andria e Martina lontane cinque punti, resta a due passi soltanto la squadra campana attesi al Capozza per il big match
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VIRTUS FRANCAVILLA-CASARANO 2-2
Reti: pt 9′ Allegrini (VF), 37′ Malcore (C), 47′ Gjonaj (VF); st 23′ Malcore
L’esodo dei cinquecento tifosi casaranesi bardati di rossoazzurro, bambini compresi, nonostante il pareggio dei propri beniamini, si conclude ugualmente con il saluto alla squadra, fatto di applausi, sciarpate e l’ormai consueto coro sulle note di “Amarti ancora”.
Era partito lezioso l’undici di mister Di Bari, nella formazione consueta iniziale con l’unica defezione di capitan Legittimo: una sorta di fase di studio, ma pagata cara sotto forma di una rete subita già al nono minuto.
Alla veemente partenza degli Imperiali gradualmente si opponeva, man mano che passavano i minuti, il Casarano dei Loiodice e Malcore.
Solo che, ottenuto il pari, ecco ancora una gaffe difensiva all’ultimo minuto di recupero del primo tempo.
Tutt’altra storia nella ripresa con il 2 a 2 sempre di Malcore e almeno tre altre occasioni sfumate per portare a casa i tre punti.
Il tecnico delle Serpi in sala stampa nel post-gara vede il bicchiere mezzo pieno e dichiara: «C’è da stare sereni, siamo ancora in vetta e al decimo risultato utile consecutivo».
In conclusione, con Andria e Martina lontane ora cinque punti, resta a due passi soltanto la Nocerina, a testimoniare una certa scrematura nel gruppo di testa.
Non rimane altro che attendere domenica prossima e riempire come non mai il Capozza, per il big-match contro i “molossi” campani, incontro che ha tutto il crisma di una vera e propria disfida.
Giuseppe Lagna
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Casarano
Prove di fuga, Casarano a +4
A dieci partite dalla fine i Rossoazzurri staccano trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria. Domenica prossima si va a Francavilla
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CASARANO-MATERA 5-0
Reti: pt 1′ Caiazzo, 22′ Ferrara; st 2′ Malcore, 12′ Loiodice (rig.), 37′ Caiazzo
Complice il pareggio del Gravina contro la Nocerina, il Casarano è ora al comando con quattro punti di distacco sul trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria.
Certo il cammino delle Serpi rossoazzurre, dall’arrivo in panchina di mister Vito Di Bari, è diventato un caterpillar, lo dimostrano le stesse cifre: in nove incontri disputati lo “score” è di sette vittorie e due pareggi, per un totale di ventitre punti incamerati su ventisette disponibili.
La penosa sconfitta al “Degli Ulivi” dall’arrendevole prestazione ormai è un lontano ricordo, oggi la squadra è come trasformata nella mentalità propositiva e vincente, con la quale scende in campo.
In particolare, ieri gli uomini del tecnico barese hanno affrontato il Matera con manovre rapide e in profondità, pur su un terreno pesante e scivoloso.
Non c’è stata storia, perché il Casarano ha surclassato i lucani, concedendo soltanto un paio di tiri pericolosi.
Il Capozza, divenuto sempre più gremito, anche con il tempo incerto, si gode finalmente lo spettacolo lungamente atteso con frequenti applausi.
La curva Nord poi saluta la capolista con il coro “Amarti ancora, non ci ferma niente, oggi come allora perdutamente”.
In sala stampa circola aria di soddisfazione, ma
mister Di Bari invita gli astanti a mantenere i piedi per terra, perché mancano ancora dieci giornate.
Uscendo l’attempato cronista mormora “fusse ca fusse la volta bona” del compianto Nino Manfredi e si avvia verso l’auto.
Domenica prossima si va a Francavilla Fontana e poi la Nocerina al Capozza: c’è tanto ancora da combattere.
Giuseppe Lagna
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