Casarano
Calcio: il Gallipoli ferma il Casarano
Il derby al “Capozza” finisce 1-1. Altra occasione sciupata dai Rossoazzurri in una stagione contrassegnata da tanti vorrei ma non posso
CASARANO-GALLIPOLI 1-1
Reti: pt 30′ Miggiano (G), st 4′ Legittimo (C)
A mo’ di Penelope, il Casarano disfa la tela sapientemente tessuta con le due vittorie precedenti, pareggiando al Capozza contro un “tignoso” Gallipoli e scivolando nuovamente al quinto posto, utile per i play-off.
Partita vibrante quella disputata da ambo le squadre, in un classico derby, purtroppo senza pubblico ospite, in un bel pomeriggio soleggiato e gradevole.
I Rossoazzurri, costantemente in fase offensiva, ma attenti alle pericolose ripartenze avversarie, finivano al 30′ di gioco in svantaggio, subito riparato all’inizio della ripresa.
Il resto della cronaca riempiva il taccuino di continue azioni mancate d’un soffio da parte delle Serpi, graziate all’ultimo respiro da un clamoroso svirgolamento del gallipolino Mariano, a lungo disperato.
In sala stampa il tecnico, Giuseppe Laterza, scuro in volto, dichiarava: “Purtroppo ci portiamo dietro dall’inizio del campionato la pecca di non concretizzare tutto ciò che costruiamo“.
Va, comunque, precisato che si è sentita l’assenza di un attaccante puro, quali Raikovic e Perez, entrambi infortunati.
Orgoglioso dei suoi ragazzi dal canto suo, il tecnico del Gallipoli Giovanni Cavallaro accettava volentieri come un complimento la definizione di squadra tignosa da parte di un cronista.
Domenica prossima insidiosa trasferta del Casarano contro il Barletta, invischiato in piena zona play-out.
Nella foto in alto, le squadre a centrocampo, accompagnate dai ragazzi dell’associazione “Insuperabili” del Soccer Dream di Parabita.
Giuseppe Lagna
Attualità
Ospedale di Casarano “dimenticato”: i sindaci scrivono a Bari
Richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti del “Ferrari”
I sindaci di Ruffano, Casarano, Collepasso, Matino, Melissano, Racale, Supersano, Taurisano ed Ugento hanno indirizzato una richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti dell’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo spiega: “Si tratta del primo passo formale in risposta alle dichiarazioni divergenti e preoccupanti rilasciate dall’assessore Piemontese in questi giorni. Affermazioni che lasciano intendere un rinnovato disinteresse delle istituzioni per le sorti dell’ospedale di Casarano, dimenticato anche nell’ultima programmazione di rimodulazione dell’edilizia sanitaria pugliese.
Auspichiamo la convocazione di un incontro immediato. Urgente come urgente è la “questione Ferrari”, quella di un nosocomio sempre più abbandonato alla sua sorte. Il “Ferrari” vive ormai da tempo un mix di disservizi, assenza di tutele e disagi, tanto per l’utenza quanto per il personale, ridotto ai minimi termini e costretto a barcamenarsi per far fronte alle occorrenze professionali (NdR, appena pochi fa l’ultima lettera alla Redazione sui disagi accusati da un paziente in pronto soccorso).
Chiediamo chiarezza, collaborazione e soprattutto ascolto. Non siamo portavoce di un bisogno politico, ma di una esigenza primaria di comunità.
Per questo continueremo strenuamente a portare avanti questa lotta istituzionale apartitica, che ci vede fortemente uniti per lo scopo oltre ogni apparentamento e colore”.
Casarano
Calcio: Casarano – Martina senza tifosi ospiti
Il Prefetto di Lecce, Natalino Manno ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò
Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha ravvisato il concreto pericolo di azioni violente da parte delle tifoserie delle squadre di Casarano e Martina Franca, analogamente a quanto avvenuto in occasione di altri incontri, attesa la sussistenza di una grande rivalità che le vede contrapposte da tempo.
Non potendo escludere che si possano verificare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione dell’incontro che si disputerà domenica 19 gennaio allo stadio “G. Capozza” di Casarano, ha chiesto al Prefetto di Lecce di valutare, quale misura preventiva, l’adozione del provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e ai residenti nella città di Nardò.
Ravvisata, pertanto, la necessità e l’urgenza di adottare le necessarie misure finalizzate ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione della predetta gara sportiva, il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, in aderenza alle osservazioni del Comitato, e su concorde parere del Questore, con apposito provvedimento, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò.
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Attualità
“A casa senza essere visitato dopo oltre 4 ore in Pronto Soccorso”
La denuncia di un nostro lettore sulla sua esperienza nell’ospedale di Casarano
Riceviamo e pubblichiamo.
di Nicola Negro
Con la presente voglio segnalare una vicenda di malasanità, dal pronto soccorso dell’ospedale di Casarano “Francesco Ferrari”.
Ieri mattina, intorno alle ore 11.20 /11.30, mi sono presentato al suddetto pronto soccorso accusando un forte dolore alla spalla destra, per uno strappo muscolare molto forte, avuto domenica mattina.
Al momento di compilare la cartella d’ingresso mi è stato detto che era presente solo un dottore che poteva visitarmi, ma che dalla radiografia non si sarebbe visto niente.
Mi hanno chiesto se avrei voluto aspettare, visto che non si poteva procedere subito. Ho accettato.
Dopo tre ore ho chiesto se c’era da attendere ancora molto o se potevano farmi una ECO. Mi hanno risposto: “Vediamo”, ma niente ecografia.
Ho atteso ancora, dopo un’altra ora richiedo informazioni, dicendo che nn posso più aspettare. Risposta: “Riferisco al dottore”.
Aspetto ancora una mezz’ora, richiamo e chiedo se dovevo firmare qualche documento per andare via: mi hanno richiesto il nome e cognome, l’ho dato e mi hanno mandato via. Senza visitarmi.
Questo è il sistema sanitario che la sinistra ci ha imposto per poter risparmiare sulla sanità. Chiudendo ospedali, pronto soccorso, togliendo dottori, e facendo in modo che nn ci possiamo più curare.
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