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Sport

Calcio, Tricase corsaro

Seconda vittoria consecutiva, espugnato il difficile campo di Carovigno. Doppietta di Ruberto, ora capocannoniere

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Non poteva esserci scelta migliore da parte delle società rossoblù, nell’individuare il giocatore a cui affidare la fascia di capitano di una squadra imbottita di tanti giovani, competenti, vogliosi ma forse un po’ inesperti. Oltre al carattere e alla personalità che  riesce a trasmettere a tutta la squadra, il numero undici tricasino sta trascinando a suon di gol il proprio club addirittura verso la zona play off. Con questo non si vuol sostenere che la squadra sia Ruberto dipendente anzi, oltre al bomber, in queste dieci gare di campionato, si sono viste tante “belle storie”, dove ad essere protagonisti sono soprattutto i ragazzi della ben nota”banda dei ’98” come Tenesaca, Desiderato, Martella e tanti altri.


Ma quella di un capitano, tricasino doc, che torna a vestire la maglia della propria città dopo diversi anni e trascina così il proprio team lottando persino per il titolo di capocannoniere, non si può non metterla in particolare evidenza.


Seconda vittoria consecutiva per il Tricase che dopo aver battuto la corazzata Galatina tra le mura amiche, riesce a imporsi anche sul difficile campo del Carovigno, conquistando così anche la seconda vittoria in trasferta, dopo quella ottenuta nel derby con l’Uggiano alla seconda giornata.


La” banda dei ’98′” continua dunque a colpire e a fare il suo grande cammino, dimostrando anche grande carattere, persino dopo le ultime battute d’arresto. Prima della gara con il Galatina, infatti, i rossobù avevano subito due sconfitte consecutive, tra campionato e coppa e in quest’ultima competizione  persino con una clamorosa rimonta ad’opera della Toma Maglie, dopo il doppio vantaggio della gara d’andata che poteva portare ad un pericoloso calo sotto il profilo morale e psicologico.


Invece tutto questo non è accaduto, anzi i “ragazzi terribili” capitanati dal trascinatore Ruberto, mostrano una pronta reazione sia nel derby coi biancostellati e sia nella difficile sfida a  Carovigno, quasi a voler dimostrare che la vittoria con il team di Simone Greco non era arrivata proprio per caso.


Al  comunale di Carovigno, scende in campo sin dai primi minuti un Tricase molto motivato e spinto da una evidente determinazione, forse frutto dell’entusiasmo post vittoria con la capolista. Dal canto suo il Carovigno,  non da vita facile alla squadra ospite, spingendo continuamente con un buon pressing, ben contenuto da un ottimo Moretto, autore di una prestazione positiva ad eccezione di un errore che sarebbe potuto costare un gol subito al Tricase, sul parziale di 0-1.


Il vantaggio a firma del solito Ruberto arriva al minuto 43 del primo tempo: il capitano dopo essersi accentrato si porta verso il limite dell’area e lascia partire un bolide che infila la sfera a fin di palo, e per l’estremo difensore locale non c’è  nulla da fare.


Nella ripresa  il Tricase continua a rendersi protagonista, controllando il gioco, ma il Carovigno non demorde e reagisce creando un paio di occasioni pericolose dalle parti di Baglivo.


Dopo il primo quarto d’ora del secondo tempo,  i locali vanno vicinissimi al pareggio, complice un clamoroso errore (l’unico della partita) di Moretto che nel tentativo di indietreggiare la sfera all’indirizzo di Baglivo,  effettua un passaggio debole e Prodi si impossessa della sfera e si avvicina verso Baglivo, ma per fortuna del Tricase il giocatore del Carovigno spreca tutto calciando altissimo.

Col passare dei minuti il Tricase abbassa il suo baricentro e prova a controllare la gara mantenendo il vantaggio e come spesso accade in questi casi, gli avversari crescono aumentando la loro aggressività.


Al 34′ della ripresa i brindisini trovano il gol del pari, sugli sviluppi di un calcio di punizione, prontamente annullato dal direttore di gara per una posizione di fuorigioco. Si scatenano nell’immediato le proteste, piuttosto accese della squadra locale e a farne le spese è Prodi che viene mandato anzitempo sotto la doccia, costringendo i propri compagni a concludere la gara in inferiorità numerica.


Il Tricase, nel finale sfrutta la superiorità numerica e si fa vedere in modo continuo nella metà campo avversaria, ma il Carovigno essendo comunque sotto, non rinuncia ad attaccare anche se deve sbilanciarsi un bel po’.


Ed è così che capitan Ruberto nel finale, sfrutta un contropiede per chiudere definitivamente la gara, avvicinandosi alla porta avversaria a tutta velocità per poi finalizzare infilando il pallone in rete.


Nel corso degli ultimi secondi di gioco,  intorno al 90′ il Tricase sfiora addirittura il tris con Causio che dal limite lascia partire un tiro potente, stampando il pallone sul palo.


Il Tricase, nel pomeriggio di oggi, incassa altri tre punti preziosissimi che lo portano a quota 17 punti, volando in zona play off al quinto posto al pari merito della Toma Maglie, in vista di un’altra sfida di cartello, di domenica 22 novembre contro l’Avetrana che è una delle candidate alla vittoria finale del campionato. I tarantini oggi hanno battuto il Salento Football Leverano per 1-0.


 


Specchia

Dopo il Mondiale anche l’Europeo per lo specchiese Placì

Il figlio del coach di volley Camillo conquista il titolo di campione europeo per le arti marziali

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Luigi Placì, superando l’irlandese John McGeady, ha conquistato il titolo europeo di Arti Marziali per i pesi massimi di “Kumite Kombat Submission”, appuntamento sportivo organizzato dalla Federazione Internazionale di Lotta (XFC – Xtreme Fighting Championships), nella giornata di domenica 6 aprile a Roma in occasione degli “European Championship Spartan Fight”.

I due atleti, John McGeady ( 190 cm per 100 kg ) e Luigi Placì ( 185 cm per 105 kg ), Campione del Mondo in carica nelle arti marziali di specialità, si sono presentati agli angoli con i rispettivi allenatori, evidenziando una concentrazione riservata solo ai grandi atleti. Al suono del gong, Placì è partito subito forte, con l’irlandese che lo ha tenuto a distanza con dei calci forti e precisi, ma l’italiano non ha arretrato, partendo con dei pugni molto forti, McGeady è riuscito a schivare due ganci precisi, ma un diretto e un montante destro di Placì hanno costretto l’irlandese all’intervento medico che, in 25 secondi netti, ha sancito di fatto la conclusione dell’incontro e la proclamazione di Placì a Campione Europeo di categoria.

Al termine dell’incontro, Luigi Placì ha dichiarato: «Sono molto contento della mia prestazione, sono giunto fin qui in uno stato psicofisico eccellente, ringrazio il direttore tecnico della Tkr Giovanni Santoro e il mio allenatore. Mi inchino al coraggio e alla sportività del mio avversario».

 L’Allenatore di Placì, Oreste Pellegrini, ha aggiunto: “Grande prestazione da parte di Gigi che ha rispettato in pieno il game plan. L’avversario è noto per avere buoni colpi di gamba e noi avevamo preparato il match puntando a tagliare gli angoli e tenerlo sotto pressione senza dargli la possibilità di esprimersi sui colpi a lunga distanza. Sono molto soddisfatto del risultato, un ko tecnico alla prima ripresa che conferma la bontà del nostro lavoro!».

Ha aggiunto il direttore tecnico della Tkr Santoro, Giovanni Santoro: «Un risultato che rispecchia la preparazione di Placi’ Ovviamente ci stavamo lavorando da Novembre 2024 e non abbiamo mai mollato. Abbiamo un calendario folto di attività e di impegni e squadra che vince non si cambia quindi spero di avere il Campione Placì sempre nel roster XFC..

Il salentino Luigi Placì, appartenente ai reparti specialistici della Marina Militare Italiana, nel novembre scorso ha vinto a Roma il titolo di Campione del Mondo nel “Kumite Kombat Submission”, in occasione del Campionato Mondiale di Arti Marziali. Il Fighter Luigi Placi’, nome di battaglia Lumberjack, cintura nera di jujitsu israeliano, nato nel 1983 a Specchia, in provincia di Lecce, per raggiungere l’ambito traguardo si confrontò contro avversari provenienti da tutto il globo.

In occasione dell’appuntamento sportivo internazionale erano in palio le cinture per diverse discipline dal karatè alle MMA, tra queste anche il “Kumite Kombat Submission”, un mix tra judo, jujitsu e lotta greco romana. Uno sport per fini competitivi tra due atleti che combattono fra di loro impiegando delle determinate regole d’ingaggio (di solito significativamente diverse da quelle simulate nei combattimenti intensi per pratica), simulando parte di un combattimento corpo a corpo all’interno di un contesto agonistico.

Luigi è figlio di Camillo Placì, coach internazionale di volley, che nelle scorse settimane, ha sottoscritto con la Federazione tunisina di pallavolo, un contratto per la supervisione tecnica della Nazionale maschile, avendo come obiettivi: vincere la Coppa d’Africa 2026, migliorare la classifica mondiale e qualificarsi per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.

Nella sua carriera, oltre che in Italia, alla guida di squadre di vertice a livello internazionale, ha conquistato numerosi trofei allenando in Bulgaria, Russia, Turchia e Serbia. Nel suo curriculum annovera Coppe dei Campioni, medaglie olimpiche, World League, intere stagioni senza avere mai perso un match, dimessosi alla fine del 2024 per motivi personali da allenatore della Saturnia Acicastello, team che disputa il campionato di volley maschile di serie A2.

Camillo Placì, al termine della stagione 2007/08 diventa vice di Alekno nella nazionale russa con cui vince la medaglia di bronzo alla World League 2008 e alle Olimpiadi di Pechino 2008. Dal 2008 al 2010 assiste Silvano Prandi alla guida della nazionale bulgara, ottenendo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino, alla World League 2008 ed al campionato europeo 2009. Nel 2012 torna nello staff della nazionale bulgara (partecipando alle Olimpiadi, con coach Nayden Naydenov), diventando primo allenatore nel 2013 lasciando l’incarico a luglio 2014.

Nel gennaio 2015 è direttore tecnico del Al-Jaish Sport Club (QAT), con cui vince il bronzo del Campionato Qatar e quello degli Stati Arabi. Da marzo 2015 è vice di Nikola Grbic con la Serbia (argento alla World League 2015). Alla guida del Club russo Fakel Novij Urengoi vince la Challenge Cup 2017, la medaglia d’argento nella Coppa di Siberia e quella di bronzo al Campionato mondiale per club 2018. Dal 2021/22 all’Hebar Pazardzhik con cui vince la Supercoppa bulgara, la Coppa di Bulgaria 2021/22 e la Superlega dello stesso anno. La sua squadra quell’anno non perde nemmeno una partita, con la squadra bulgara ottiene il bis nella Coppa di Bulgaria nell’annata 2022/23.

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Casarano

Fuga per la vittoria

Sette punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine. Al “Capozza” i rossoazzurri battono il Manfredonia e allungano sulla Nocerina seconda (+7). Casarano prepara la festa

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CASARANO-MANFREDONIA 3-2

Marcatori: pt 28′ Ferrara, 36′ Versienti; st 7′ Loiodice (rig.), 24′ De Luca (M), 42′ Puzirevskis (M)

Prende decisamente il largo il vascello rossoazzurro al timone di mister Vito Di Bari.

Impossibile per le avversarie resistere alla forza impressa dai suoi motori, forti di 11 vittorie, 4 pareggi e zero sconfitte, per un totale di 37 punti su 45 disponibili.

Un ruolino di marcia impressionante, che ha gradualmente staccato le principali concorrenti al primato ossia Nocerina, Martina, Andria, Virtus Francavilla.

Da tante giornate ormai si assiste al Capozza ad uno spettacolo entusiasmante in campo e sugli spalti, una simbiosi capace di trascinare la squadra sempre più in alto verso l’obbiettivo atteso da ventisei anni: il ritorno al professionismo.

A dire il vero, il Casarano edizione 2024-2025 è il frutto primario della conduzione diretta del presidente Antonio Filograna Sergio, creatore di un entourage sapientemente scelto e di un esoso ma mirato investimento economico.

Inoltre, determinante per le prestazioni della squadra, altalenanti nelle prime quindici giornate, si è rivelata la panchina affidata al giovane e ambizioso tecnico andriese.

Quando mancano soltanto quattro giornate

al termine del campionato, le Serpi prossime al salto di categoria affronteranno le restanti gare, circondati dal grande fervore della città e del comprensorio, che da anni non si vedeva tale.

Giuseppe Lagna

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Sport

Miggiano e Palombara per la domenica del Rally di Casarano

Dopo quelle di Specchia del sabato, è il momento delle altre due prove speciali, per poi far ritorno a Casarano sotto la bandiera a scacchi

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Da “Il Gallo” cartaceo nr.06 del 2025

A cura di Gianluca Eremita

(Foto Andrea Calsolaro: Rizzello-Sorano 2^ assoluto al 29° Rally di Casarano)

Novità e tradizione: bastano queste due parole per riassumere il modo in cui è stata concepita la trentesima edizione del “Rally Città di Casarano”.

Il “Casarano” 2025, gara organizzata dalla “Scuderia Casarano Rally Team” con la preziosa collaborazione di Automobile Club Lecce, si è aperto sabato 5 e si chiude domenica 6 aprile e vedrà la partecipazione di molti dei più forti equipaggi di zona a bordo delle auto più prestanti.

Per la prima volta in assoluto l’headquarter della manifestazione, il Parco Assistenza e tutta la logistica di gara sono allestiti all’interno dei padiglioni dell’ex stabilimento “Filanto ’92”, nella zona industriale di Casarano.

E’ invece un ritorno, dopo tante edizioni, quello dello Shakedown in contrada “Monticelli” (2,10 km) a Casarano.

I concorrenti, abbandonata la tradizionale sede di Partenza/Arrivo di Piazza San Domenico a Casarano, hanno preso il via, per la prima volta nella storia della corsa,alle ore 16.01 di sabato da piazza San Giuseppe (ex piazza Indipendenza) dove ritorneranno domenica alle 17:30 per passare sotto la bandiera a scacchi.

7 Prove Speciali (2 sabato e 5 domenica) per un totale di 62,20 km di tratti cronometrati pari al 20,23% dei 307,40 km complessivi del percorso: questi i numeri del “30° Rally Città di Casarano”.

Inusuale, ma interessante, la scelta di far disputare per due volte nel primo stint di gara – sabato – la Prova Speciale di Specchia (Km 7,20): alle 17:15 e, in notturna, alle 20:24. La “Specchia” è in una configurazione molto usata nel passato con partenza ubicata sulla strada in salita che porta da Specchia a Presicce e arrivo a ridosso della Miggiano-Taurisano (il tratto finale è quello rimasto inutilizzato per tantissimi anni). Spettacolo garantito non solo dai tornanti in salita ma anche dal ritorno del tornantino in discesa ai piedi della Serra dei Cianci.

Domenica 6

L’”apertura” di domenica 6 aprile è affidata alla “Miggiano” (8,60 km), unica P.S. ad essere percorsa per tre volte: 09:19; 13:02; 16:45.

Questa Prova, accorciata rispetto alla precedente edizione, partirà nelle vicinanze del Quartiere Fieristico di Miggiano per concludersi nei pressi dell’incrocio Miggiano-Montesano-Ruffano.

Ritorno al passato anche per l’impegnativa P.S. “Palombara”, la più lunga del rally con i suoi 11 Km netti ed i cui passaggi sono previsti alle 10:13 e 13:56. Partenza di P.S., come non accadeva dal lontano 2004, vicino alla SP 325 Salve-Ugento e poco prima dell’incrocio con la Presicce-Lido Marini. Fine prova a ridosso della Salve-Pescoluse.

L’edizione numero 29 del “Casarano”, quella del 2023, è stata appannaggio del pluricampione 54enne Luca Pedersoli affiancato dal 55enne Corrado Bonato su Citroen DS3 WRC. Il bresciano di Gavardo si è aggiudicato, sempre alla guida della DS3 WRC e con l’imperiese alle note, anche il “Rally del Salento” 2024 la cui 57esima edizione è in programma il 23 e 24 maggio.

Confermata la presenza delle “tre versioni” della gara organizzata da Automobile Club Lecce nei calendari del T.I.R.-Trofeo Italiano Rally, della C.R.Z.-Coppa Rally Zona 8, del T.R.A.-Trofeo Rally Auto Storiche di 4^ Zona e del neonato Campionato Italiano Rally Auto Storiche di Regolarità.

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