Casarano
Calcio, le salentine alla ripresa
Ripartire con il piede giusto dopo questi pochi giorni di ferie è da sempre condizione necessaria per non mancare all’appuntamento finale con gli obiettivi prefissati in estate.

di Stefano Verri
Vacanze natalizie finite per le squadre salentine, pronte ad affrontare una seconda parte di stagione che si prospetta infuocata. Ripartire con il piede giusto dopo questi pochi giorni di ferie è da sempre condizione necessaria per non mancare all’appuntamento finale con gli obiettivi prefissati in estate. La differenza la faranno cuore, testa e motivazioni.
I nostri club dilettanti vivono un periodo di grande instabilità, complice sicuramente l’onnipresente crisi economica che colpisce tutti i settori della vita quotidiana, ma anche i costi altissimi che comporta sostenere una squadra per dieci mesi all’anno: iscrizioni, rimborsi, trasferte, manutenzione delle strutture sono solo alcuni punti dell’interminabile “lista delle uscite”. Giocoforza salendo di categoria l’esborso aumenta vertiginosamente. Se sin da ottobre-novembre si respira un clima di incertezza tale da far saltare panchine, dirigenze, se non intere rose, a furia di esoneri, dimissioni e promesse non mantenute, figuriamoci quello che potrà succedere nei prossimi mesi o a fine campionato, quando il cammino delle squadre sarà deciso e segnato… un copione già visto, uno spettacolo che ogni anno auspichiamo non si riproponga, per il bene dello sport e dei suoi amanti.
Lega Pro: Lecce, benvenuti all’Inferno!
Non è una dilettante, ha una storia gloriosa e ci ha abituato a palcoscenici di ben altra caratura. L’U.S. Lecce chiude il 2012, l’annus horribilis, come l’aveva iniziato, con paure, nervosismi e tanta ma tanta voglia di ricominciare. La vicenda scommesse ha creato disgusto nell’ambiente giallorosso. Il Lecce è passato dal Paradiso all’Inferno senza transitare dal Purgatorio, condannato dalla giustizia sportiva. Un calcio totalmente diverso: maglie numerate dall’1 al 18, diritti televisivi (quasi) assenti, un giro di interessi nettamente inferiore rispetto a quello delle prime due divisioni nazionali. L’affiatamento del pubblico non è però venuto meno, a dimostrazione della passione che nutre la gente verso questi colori, a prescindere dalla categoria. Il Lecce di Lerda e della nuova proprietà Tesoro, inserito nel girone A dell’Inferno chiamato Lega Pro (ex Serie C1), sembrava non avere antagonisti sino a dicembre, se non che, dopo quattro sconfitte consecutive si è visto agguantare in vetta a 30 punti dal meno blasonato Carpi. I giallorossi rappresentano un lusso per la Lega Pro, potendo contare su calciatori di levatura superiore: i vari Giacomazzi, Jeda, Chevanton, Esposito, solo per citarne alcuni, vantano un’esperienza in massima serie non da poco, che mixata alla freschezza dei molti giovani di cui dispone, fa del Lecce una vera armata a cui auguriamo di tornare in Lombardia non per affrontare (uscendone per di più sconfitto!) FeralpiSalò e Lumezzane, bensì Inter e Milan! Intanto Benassi e compagni si apprestano ad affrontare un’altra lombarda, la Cremonese, nella trasferta dell’Epifania valevole per la prima giornata di ritorno: sarà sfatato il tabù?
Serie D: Nardò a caccia di conferme
Nel girone H della D delle grandi escluse Taranto e Foggia, può dirsi soddisfatto ma non appagato il giovanissimo Nardò. Con 23 punti e l’ottava piazza in classifica, al giro di boa, la strada per raggiungere la salvezza è quella giusta. Tuttavia preoccupa la vicinanza alla zona play-out, distante solo tre lunghezze: ben dieci squadre in otto punti rendono la graduatoria molto corta e aperta a qualsiasi scenario. Eppure in partenza i neretini avevano disatteso le aspettative guadagnando un solo punto in quattro partite, così da mettere seriamente in discussione la panchina di mister Renna. La riscossa è avvenuta, ma occorrono conferme e il campionato di Serie D nasconde insidie ogni domenica, a cominciare dalla prossima che vedrà i granata impegnati a Matera. Corvino, Vetrugno e Antico, coadiuvati da un fornito e valido “parco under”, saranno elementi cardine per il proseguio della stagione.
Eccellenza, la crisi del Tricase
C’è poco da fidarsi dell’attuale classifica del girone unico di Eccellenza pugliese. Le esperienze degli anni passati dimostrano che i testacoda sono all’ordine del giorno, non ci stupiremmo di vedere a fine stagione stravolgimenti e sorprese inaspettate (considerare l’incredibile retrocessione del Maglie all’ultima giornata del 2011/2012). Tiene banco il caso Tricase, società che non ha ancora finito di scrivere una delle pagine più nere del suo libro. L’impegno del Commissario Rocco Maglie, nominato dopo l’abbandono di Alfredo Stefanelli, potrebbe produrre i suoi frutti nel progetto salva-Tricase. Molti calciatori hanno lasciato e la strada per la salvezza è in salita: 13 punti e zona play-out alla quindicesima e ultima giornata d’andata. Non se la passa meglio il Galatina di Inglese, autrice di un cammino altalenante; un’inversione di tendenza può essere data dai nuovi importanti innesti di dicembre. Sprofonda il Racale, fanalino di coda con 7 punti. Coltivano il sogno play-off il solerte Copertino di Volturo e lo speranzoso Gallipoli di Calabro, appaiate a 24.
Promozione, strapotere rossoblù
Un campionato lunghissimo, senza soste, quello del girone B di Promozione: dal 9 settembre al 9 giugno, tutte le domeniche, anche in quelle del periodo natalizio. Zero vacanze, zero possibilità di mollare o di distrarsi, trentotto lunghe giornate, senza spareggi. Risulta fin troppo prematuro azzardare un pronostico finale. Alla sedicesima guida il Casarano con 37, che stacca di 4 lunghezze la Virtus Francavilla, una delle papabili al titolo. Continua a stupire il buon Leverano di mister Branà, lontano 7 punti dalla cima. Martano e San Cesario a 15, sei punti di margine sulla zona retrocessione, dovranno sudare e lottare sino alla fine. Non meglio Scorrano e Maglie, a quota 17 e 19, falcidiate dall’instabilità societaria. Più tranquillo l’Otranto, a 23.
Campi Salentina
Dal turismo in Salento alla vendemmia in Francia, tutte le opportunità di lavoro
Decimo Report Arpal Puglia, Ambito di Lecce: 217 annunci per 794 posizioni aperte. Oltre al settore turistico, edilizia, commercio, agroalimentare…

Sono stati 1.704 i colloqui di lavoro svolti in presenza durante la Recruiting week per il settore turistico organizzata nell’Ambito di Lecce da Arpal Puglia.
Le selezioni sono durate dieci giorni, dal 5 al 20 marzo, con un calendario che ha visto ruotare i dieci centri per l’impiego per consentire la più ampia partecipazione.
574 persone si sono recate presso gli uffici Arpal per incontrare oltre 90 aziende, che avevano messo a disposizione 1.400 posti di lavoro in vista dell’avvio della stagione turistica.
Sono stati svolti ben 1.704 colloqui in presenza, a cui si aggiungono ulteriori mille candidature arrivate tramite il portale lavoroperte.regione.puglia.it e via mail.
Si è scelto, poi, di dare attuazione alla Strategia #mareAsinistra della Regione Puglia, volta all’attrazione e valorizzazione dei talenti, attraverso la previsione di colloqui online per chi risiede o è domiciliato fuori dalla Puglia: sono 133 le prenotazioni già giunte da parte di persone che vivono in Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige o anche all’estero, in particolare Scozia e Austria.
Si tratta molto spesso di salentini che intendono rientrare nella propria terra, ma si registra anche un interessante numero di persone che guarda alla Puglia come regione in cui potersi trasferire per trovare una propria realizzazione professionale.
Nelle prossime settimane, proseguirà l’attività di incrocio domanda-offerta da parte dei centri per l’impiego.
Nel settore turistico, d’altronde, restano attive offerte per 437 posti disponibili, come riportato nel 10° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che registra nel complesso un totale di 217 annunci per 794 posizioni aperte.
Al comparto turistico seguono i settori dell’edilizia con 86 posti e del commercio con 62.
Attività rilevante di ricerca di personale riguarda l‘agroalimentare che offre 46 posti di lavoro; le pulizie e i multiservizi con 38 opportunità; la riparazione di veicoli e trasporti con 34 posizioni; l’ambito amministrativo-informatico con 28.
Il settore delle telecomunicazioni presenta 21 opportunità, mentre il tessile – abbigliamento -calzaturiero (TAC) ne offre 17.
Infine, si segnalano offerte di lavoro anche nei seguenti settori: la sanità e i servizi alla persona con cinque posizioni, il comparto pedagogico con quattro e il settore della bellezza e del benessere con due.
Il settore metalmeccanico, invece, offre una posizione lavorativa. Si segnalano inoltre due opportunità per persone con disabilità e undici per iscritti nelle altre categorie protette, ai sensi della l.68/99.
Tra le numerose offerte di lavoro e formazione all’estero proposte dalla rete EURES, si segnala un’opportunità per la stagione della vendemmia in una prestigiosa azienda francese: situata nella rinomata regione vitivinicola della Nuova Aquitania, l’azienda ricerca candidati per attività agricole legate alla raccolta dell’uva, in particolare per le operazioni di potatura del verde.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
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Casarano
Troppo Casarano per il Nardò. Rossoazzurri a +4
Prove tecniche di fuga con 4 punti sulla Nocerina seconda a 6 giornate dal termine. Intanto i ragazzi terribili del Casarano (gli unici della serie D) accedono agli ottavi della Viareggio Cup

CASARANO-NARDÒ 2-0
Reti: pt 12′ Guastamacchia, 27′ Ferrara
Ormai da tempo, fin dall’arrivo in panchina di Vito Di Bari, il Casarano entra in campo con la consapevolezza della propria forza e il risultato di trentuno punti su trentanove ne è la conferma.
Anche contro un Nardò volenteroso e nulla più i rossoazzurri hanno risolto la pratica in mezz’ora, concedendosi poi una melina condita da altre occasioni sfumate.
Quando mancano sei giornate alla fatidica data del 4 maggio, sulla scia è rimasta soltanto la Nocerina, ma distanziata di quattro punti.
“Ci godiamo il momento, ma non è finita“, dichiara in sala stampa il tecnico delle Serpi e poi aggiunge che, “l’unione è il simbolo di questa squadra, in tutti gli aspetti: Società, tifosi, stampa e un grande presidente“.
Domenica trasferta ad otto chilometri in quel di Ugento, impegno da non prendere assolutamente alla leggera.
“Fuori sacco“, merita una menzione speciale la formazione giovanile del Casarano, passata agli ottavi del Torneo di Viareggio, unica squadra di serie D, che affronterà martedì prossimo la Ternana, a Pontedera, dove ha assicurato la sua presenza il presidente Antonio Filograna Sergio, convinto fautore di questa prima partecipazione dei giovani calciatori rossoazzurri all’importante vetrina internazionale.
Giuseppe Lagna
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Attualità
Xylella, rischiano anche le vigne?
Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della Xylella Fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’Unità Operativa per lo Sviluppo…

Sembrava solo un cattivo presagio, invece, comincia prendere forma un nuovo incubo Xylella che dopo aver sterminato i nostri ulivi secolari, avrebbe puntato le viti.
Così, dopo aver perso uno dei simboli del Salento con annessa produzione di olio, rischiamo di doverne fare i conti anche con il settore vitivinicolo.
Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della Xylella Fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’Unità Operativa per lo Sviluppo.
Il tema? La Xylella fastidiosa nel settore vitivinicolo. Ora che il pericolo per le viti, dopo quello per gli ulivi, è sotto gli occhi di tutti significa lanciare un segnale al territorio.
I componenti di questo organismo hanno preso l’impegno di inviare proposte, suggerimenti, osservazioni, finalizzate alla redazione di un documento che sarà accompagnato dalla Provincia all’attenzione dei vari livelli istituzionali.
Il presidente Stefano Minerva, che ha convocato la riunione, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: «Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti a adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles».
Il vicepresidente con delega all’Ambiente, Paesaggio e Riforestazione Fabio Tarantino ha aggiunto: «Abbiamo voluto confrontarci sul tema, volgarmente detto della Xylella della vite, in quanto riteniamo che la Provincia debba essere portavoce, debba fare cassa di risonanza nei confronti dei settori produttivi e delle associazioni che li rappresentano, così come facciamo in qualità di Casa dei Comuni rispetto agli enti locali».
Gli fa eco il consigliere con delega all’Agricoltura Paolo Greco: «La questione Xylella è un tema importante, sappiamo quanto abbiamo sofferto e quanto il tessuto agricolo, il paesaggio, l’ambiente stanno patendo nel nostro Salento. Anche per la Xylella della vite il monito deve essere quello di evitare di dare ascolto a prose, poesie e formule magiche, ossia l’humus intorno al quale il nostro territorio si è trovato a muoversi, e affiancarsi invece completamente alla scienza e al rispetto delle prescrizioni previste. La nostra regione non può vivere una nuova stagione medievale come accaduto per la Xylella».
Tutti i componenti dell’UOS presenti (Enti, Università, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali) sono intervenuti con punti di vista e proposte.
I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di mantenere alto il livello di guardia su questa nuova forma di Xylella e l’esigenza di dotare il territorio di un piano di rigenerazione unitario.
Il dirigente del Servizio Politiche europee e Assistenza agli enti locali Carmelo Calamia ha, poi, ricordato come l’Unità Operativa per lo Sviluppo sia «un organismo consultivo creato dalla Provincia dal 1996, composto da 26 soggetti territoriali, chiamati e coinvolti sui temi dello sviluppo del territorio, che tornerà a riunirsi con più frequenza».
In seguito, ha illustrato ai componenti dell’Unità presenti lo stato di avanzamento degli ultimi sei mesi di SaL.E., il progetto pilota finanziato alla Provincia di Lecce nell’ambito dei Patti territoriali: «Il primo rapporto semestrale vede tutti i progetti avviati nel completamento delle prime fasi amministrative.
Ci attendiamo ora un avanzamento significativo nei primi mesi del 2025. La chiusura degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2026. Per fruire dei 30 trenta progetti pubblici e dei 6 privati, inoltre, si costruirà un itinerario virtuale, un collante unico, sviluppando una modalità innovativa di fruizione e di comunicazione».
BISOGNA FARE IN FRETTA
I vigneti salentini sarebbero quindi in pericolo. Salvarli dipende dalla correttezza dei vignaioli nel denunciare subito il contagio nei propri vigneti, dal coraggio dei politici nel decidere interventi drastici e soprattutto dalla velocità dei ricercatori nel trovare gli insetti vettori o un sistema di contrasto. I mandorli pugliesi sono stati contagiati da un “portatore sano” e trovarlo velocemente potrebbe essere la chiave del problema.
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