Sport
Calcio, Lecce: aggredito il difensore Diamoutene
Uno spiacevole e sgradevole episodio di razzismo (oltre che di offese personali) si è verificato questo pomeriggio a Calimera nei confronti di Souleymane Diamoutene, difensore maliano di 27 anni
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Uno spiacevole e sgradevole episodio di razzismo (oltre che di offese personali) si è verificato questo pomeriggio a Calimera nei confronti di Souleymane Diamoutene, difensore maliano di 27 anni, da cinque stagioni in forza al Lecce, ma reintegrato in prima squadra soltanto due settimane fa nella gara contro la Sampdoria. Mentre la squadra e Diamoutene svolgevano il tradizionale allenamento del giovedì un gruppetto di 10-15 facinorosi ha prima cominciato ad insultare con il classico “buu” il maliano, quindi ha tentato di aggredire il difensore dopo aver saltato la rete di recinzione. I compagni hanno fatto scudo a Diamoutene che, così, si è ritirato negli spogliatoi , sospendendo l’allenamento.
Il gruppo di facinorosi non ha perdonato a Dimouetene alcune dichiarazioni: (“qui mi trovo bene”) l’anno scorso quando era in forza al Bari. Solo grazie al deciso intervento dei suoi compagni e di mister De Canio, Diamoutene (chiamato dai facinorosi ‘sporco negro’) ha evitato di essere colpito con calci e pugni (qualcuno lo ha ricevuto, comunque) dai suoi contestatori. Le forze dell’ordine stanno svolgendo accurate indagini per scoprire gli autori del deprecabile gesto di razzismo contro il difensore maliano.
Il Lecce esprime una ferma condanna per l’episodio accaduto questo pomeriggio al Centro Sportivo di Calimera: “La società – si legge nella nota sul sito ufficiale del club – ha da sempre stigmatizzato qualsiasi comportamento o azione ispirate a condotte violente, anche se solo verbale. Si resta sconcertati del fatto che si sia arrivati a tanto nei confronti di un calciatore che, tra l’altro, si è sempre contraddistinto per la sua serieta’ e professionalita’ e al quale va tutta la solidarietà della nostra società”.
Casarano
Prove di fuga, Casarano a +4
A dieci partite dalla fine i Rossoazzurri staccano trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria. Domenica prossima si va a Francavilla
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CASARANO-MATERA 5-0
Reti: pt 1′ Caiazzo, 22′ Ferrara; st 2′ Malcore, 12′ Loiodice (rig.), 37′ Caiazzo
Complice il pareggio del Gravina contro la Nocerina, il Casarano è ora al comando con quattro punti di distacco sul trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria.
Certo il cammino delle Serpi rossoazzurre, dall’arrivo in panchina di mister Vito Di Bari, è diventato un caterpillar, lo dimostrano le stesse cifre: in nove incontri disputati lo “score” è di sette vittorie e due pareggi, per un totale di ventitre punti incamerati su ventisette disponibili.
La penosa sconfitta al “Degli Ulivi” dall’arrendevole prestazione ormai è un lontano ricordo, oggi la squadra è come trasformata nella mentalità propositiva e vincente, con la quale scende in campo.
In particolare, ieri gli uomini del tecnico barese hanno affrontato il Matera con manovre rapide e in profondità, pur su un terreno pesante e scivoloso.
Non c’è stata storia, perché il Casarano ha surclassato i lucani, concedendo soltanto un paio di tiri pericolosi.
Il Capozza, divenuto sempre più gremito, anche con il tempo incerto, si gode finalmente lo spettacolo lungamente atteso con frequenti applausi.
La curva Nord poi saluta la capolista con il coro “Amarti ancora, non ci ferma niente, oggi come allora perdutamente”.
In sala stampa circola aria di soddisfazione, ma
mister Di Bari invita gli astanti a mantenere i piedi per terra, perché mancano ancora dieci giornate.
Uscendo l’attempato cronista mormora “fusse ca fusse la volta bona” del compianto Nino Manfredi e si avvia verso l’auto.
Domenica prossima si va a Francavilla Fontana e poi la Nocerina al Capozza: c’è tanto ancora da combattere.
Giuseppe Lagna
Sport
Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente
Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli
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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.
Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»
Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.
Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.
Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?
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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.
L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.
Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.
La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.
Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».
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