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Sport

Calcio, Lecce: ora Diamoutene medita l’addio

E’ ancora scosso il 27enne difensore maliano, dopo l’aggressione avvenuta sul campo d’allenamento giovedì pomeriggio. Molto probabile la sua cessione durante il mercato del prossimo gennaio.

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Lecce, e il Lecce, condannano a chiare lettere l’aggressione subita dal difensore giallorosso Diamoutene. Il diretto interessato è ancora scosso, come trapela dalle parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “De Canio aveva detto al preparatore di portarmi fuori dal campo, magari per evitare altra contestazione — spiega Diamoutene—. Questi tifosi non mi perdonano l’avventura in biancorosso e un’intervista nella quale definii Bari come una grande piazza. Due settimane fa, all’esordio con la Samp, fui beccato dalla curva, ma ricevetti anche qualche applauso, quando segnai. Peccato, perché, nelle ultime 3 partite, compresa la coppa Italia, De Canio mi stava dando spazio. Fosse per me, non lascerei il Lecce ma a gennaio rifletterò insieme con la società. Ho un contratto sino al 2012. Se fossi al posto di De Canio, non mi farei condizionare dagli ultrà e valuterei Diamoutene solo per quanto fa in allenamento”.


Gli hanno gridato in faccia «Vattene da Lecce, sporco barese. E togliti la maglia». Pochi attimi e il maliano, 27 anni, difensore del Lecce, ha dovuto fronteggiare, sul campo di Calimera, una ventina di ultrà, protagonisti di una spedizione, alle ore 15, durata 5 minuti. Il maliano si stava divertendo con i compagni nel «torello», che di solito anticipa l’allenamento, in attesa del fischio di De Canio per l’inizio della seduta. Il gruppo di tifosi ha fatto irruzione sul terreno dell’impianto di Calimera, approfittando del fatto che erano aperti sia il cancello che porta al parcheggio sia quello di accesso al campo. Superato lo sbarramento del personale all’ingresso, gli ultrà, tirati su i cappucci delle felpe, hanno interrotto l’allenamento, dirigendosi verso Diamoutene. «Via da Lecce», il grido, mentre qualcuno cercava di sfilargli la maglia. «Parliamo ma non mettermi le mani addosso», la difesa del difensore. L’immediato intervento degli altri giocatori, in testa Munari, Vives e soprattutto Chevanton, ha bloccato il tentativo di andare oltre, mentre Diamoutene era accompagnato da Fabiano nello spogliatoio.

Richiesta a De Canio «Mister, fai giocare un ragazzo della Primavera, non Diamoutene. E’ assurdo avergli dato a Udine la fascia di capitano». Accorso sul campo, De Canio si è intrattenuto a parlare con gli ultrà, che poi sono usciti dalla struttura per andare in tribuna, dove c’erano altri 30 ragazzi. Da lì, in questa stagione ogni giovedì incoraggiano tecnico e giocatori, riservando cori ostili a Diamoutene. Dagli spalti, nonostante l’arrivo degli agenti della Digos, gli ultrà hanno fatto esplodere alcune bombe-carta.


Casarano

Rossoazzurri in testa a suon di gol

Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina

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COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice

Che succede nel Casarano? E chi lo sa?

Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.

In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?

Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.

Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.

Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.

Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.

Giuseppe Lagna

Di Bari durante la conferenza stampa a fine gara

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Casarano

Rossoazzurri sull’ottovolante

Roboante vittoria 8-3 in casa dell’Ischia e veniva da quattro vittorie consecutive.Alla fine del girone di andata Casarano in testa in coabitazione con Nocerina e Andria a 34 punti, seguite da Martina a 32, Matera e Virtus Francavilla a 31

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Reti: pt 5′ Caiazzo (C), 8′ e 26′ Malcore (C), 11′ Opoola (C), 45′ Loiodice (C); st 4′ aut. Pastore (C), 11′ Talamo (I), 39′ Ferrara (C), 43′ Quirino (I), 44′ De Siato (I)

Un Casarano “maramaldo” sbarca a Forio d’Ischia e seppellisce i gialloblu con otto reti, di cui cinque nel primo tempo (tre dopo undici minuti).

Eppure gli isolani venivano da quattro vittorie consecutive, sicché i meriti maggiori di simile, rarissimo risultato sono da attribuire alla partenza a razzo dei Rossoazzurri, cui ha fatto seguito un certo sconforto negli avversari.

Nel Casarano si è notato già dalla precedente partita pareggiata contro il Gravina un maggior gioco palla a terra e con fitti passaggi, oltre a una propensione anche mentale ad attaccare in velocità le maglie avversarie.
Sono state apportate variazioni nello schieramento dei calciatori e tutto lascia immaginare che la lunga sosta festiva potrà maggiormente affinare il gioco introdotto dal nuovo allenatore Vito Di Bari.

Logica la sua soddisfazione ai microfoni del dopogara, quando dichiara di essere contento delle qualità individuali dei calciatori, un po’ meno per i tre gol presi.

Una squadra che deve lottare per vincere il campionato non può rilassarsi nemmeno sul 7 a 1“, afferma convinto.
Termina così il girone d’andata con Nocerina, Andria e Casarano in testa con 34 punti, seguite da Martina a 32, Matera e Virtus Francavilla a 31: un gruppetto di sei squadre nel giro di soli tre punti.

Sarà un girone di ritorno davvero emozionante e le Serpi avranno bisogno del massimo sostegno da parte dei tifosi in un girone mai come quest’anno irto di difficoltà.

Nella foto il alto, il neo entrato Ferrara dopo aver realizzato l’ottavo gol dei Rossoazzurri.

Giuseppe Lagna

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Attualità

Stadio di Casarano, approvato progetto di videosorveglianza

Verrà realizzato un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, al pari di quello già installato per alcuni dei più importanti stadi in Europa

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Prosegue il lavoro corale della Prefettura, del comune di Casarano, delle Forze dell’Ordine e della società Casarano Calcio per innalzare i livelli di sicurezza dello stadioGiuseppe Capozza”.

In particolare, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha stato approvato un innovativo progetto per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, al pari di quello già installato per alcuni dei più importanti stadi in Europa.

Il progetto, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra comune di Casarano e società Casarano Calcio che anticiperà i relativi oneri economici per oltre 135 mila euro, prevede l’attivazione di 12 telecamere interne allo stadio, di cui due ad alta risoluzione che inquadreranno le curve laterali, ai fini dell’identificazione di autori di eventuali atti illeciti. Presso lo stadio sarà inoltre allestita una moderna control room con due monitor al servizio degli operatori delle Forze di Polizia, nell’ottica di prevenzione di fenomeni criminosi violenti e di contrasto di eventuali illeciti perpetrati, in quanto sarà possibile il riconoscimento immediato degli autori di condotte delittuose, ai fini dell’adozione delle conseguenti misure di carattere penale e/o amministrativo tese ad inibire l’accesso allo stadio.

Il Prefetto Natalino Manno ha espresso «forte apprezzamento per il lavoro sinergico posto in essere da tutti gli attori istituzionali coinvolti e dalla società calcistica Casarano Calcio, virtuoso esempio di partenariato pubblico-privato che consentirà senz’altro di assicurare un presidio maggiore e più qualificato del territorio, implementando il sistema integrato di prevenzione e contrasto dei fenomeni delinquenziali, a beneficio delle famiglie e dei giovani che potranno seguire in sicurezza la squadra del cuore».

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