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Calcio, Lecce: settimana decisiva per l’allenatore

Il d.s. Osti al lavoro: oltre a Ficcadenti e Mandorlini, spuntano anche Novellino e Di Francesco. Inoltre andranno risolte le prime scadenze sul fronte del calciomercato.

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Per il neo direttore sportivo del Lecce, Carlo Osti, il tempo delle parole è già finito. Il dirigente sportivo leccese s’è già tuffato a capofitto nella nuova realtà. Primo nodo, quello legato all’allenatore: vive le ipotesi Pillon, Mandorlini, Ficcadenti e Marino. Le novità dell’ultim’ora si chiamano Di Francesco e Novellino, entrambi reduci da esperienze in B con Pescara e Livorno. Entro metà settimana, la Società di Via Templari potrebbe rendere nota la decisione definitiva (ma nel caso di Mandorlini, impegnato nei play off di Lega Pro con il Verona, bisognerebbe attendere ulteriormente).


Sul fronte mercato, invece, considerato praticamente scontato il rinnovo contrattuale per Di Michele, il Lecce potrebbe presentare una proposta anche a Chevanton, pur lasciando, per quanto riguarda l’uruguaiano, l’ultima parola al nuovo allenatore. Da vagliare anche le posizioni di Fabiano e Giuliatto, in attesa di sapere se prolungare, o meno, la loro esperienza nel Salento. Al momento, della rosa dello scorso anno il Lecce può contare solo su dodici elementi (Corvia, Giacomazzi, Grossmuller, Jeda, Ferrario, Mesbah, Ofere, Olivera Piatti, Petrachi, Rosati e Vives). Sono comunque sul mercato alcuni dei pezzi pregiati, in particolare Rosati, Mesbah ed Olivera, che quasi certamente lasceranno il Lecce (e portare almeno 7/8 milioni nelle casse della famiglia Semeraro). I pilastri certi si chiamano Giacomazzi e Vives.


Entro il 24 giugno, il Lecce dovrà definire ben 8 comproprietà. In ballo i cartellini di Brivio e Baclet con il Vicenza, Munari e Mazzotta con il Palermo, oltre a Cacia (Piacenza), Esposito (Genoa), Scialpi (Varese) e Legittimo (Salernitana). La priorità è la conferma di Munari, che peraltro quest’anno non sembra tentato dal ritorno in Sicilia. Considerati i buoni rapporti con il Vicenza, si dovrebbe arrivare a un accordo che permetta a Brivio di rimanere nel Salento e a Baclet di continuare la sua avventura in biancorosso. Cacia potrebbe invece essere riscatto dal Piacenza, con l’obiettivo poi di monetizzare da una sua cessione.

Prima del 24 giugno, però, il nuovo diesse sarà anche chiamato ad affrontare altre scadenze importanti. Tra il 20 e il 22, bisognerà infatti decidere se investire su giovani che potrebbero lasciare il Lecce per fine prestito, come Donati, Sini e soprattutto Bertolacci. Si farà un tentativo con il Genoa anche per trattenere Tomovic (difficile), mentre torneranno alla base Coppola, Rispoli e Gustavo (che potrebbe giocare in Brasile con il Botafogo). Tra le altre operazioni di mercato, bisognerà poi trovare un’adeguata sistemazione ai tanti giocatori che rientrano a Lecce per fine prestito. Si tratta di Gabrieli, Ingrosso e Triarico dalla Paganese, Caccavallo (Barletta), Diamoutene (Pescara), Romeo (Pergocrema), Schiavi (Vicenza), Tundo (Brindisi) e Bergougnoux (Chateauroux). Nessuno di loro dovrebbe rientrare nei programmi del Lecce per la prossima stagione. Diamoutene quasi certamente resterà a Pescara, mentre su Schiavi ci sarebbe l’interessamento di alcuni club di B, in particolare la Sampdoria.


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Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente

Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli

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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.

Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»

Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.

Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.

Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?

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Sport

Bocce: Tricase vince di primo… acchito

Vittorioso esordio casalingo per l’AB Città di Tricase

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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.

L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.

Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.

La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.

Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».

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L’AB Città di Tricase

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Casarano

Cajazzo fa volare il Casarano

Doppietta dell’under franco – canadese e +2 sulla Nocerina

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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo

Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.

In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.

Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.

Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.

Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.

Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.

Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.

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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza 

Giuseppe Lagna

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