Sport
Calcio: l’ex Beretta sprona il Lecce
Crisi o “crisetta”? Netta involuzione o solo sfortunate coincidenze? Il Lecce di Gigi De Canio dovrà sudarsi fino all’ultima giornata la permanenza in serie A, ma il dibattito
Crisi o “crisetta”? Netta involuzione o solo sfortunate coincidenze? Il Lecce di Gigi De Canio dovrà sudarsi fino all’ultima giornata la permanenza in serie A, ma il dibattito sulle recenti vicissitudini è già molto acceso. Dai presunti e discussi torti arbitrali ad una media punti drasticamente ridottasi dopo un avvio confortante, passando per un rendimento in trasferta assai deludente. I primi campanelli d’allarme sono già suonati, ma la strada è ancora lunga, seppur capitan Giacomazzi e compagni abbiano alternato pesanti sconfitte fuori casa a veementi e insperate reazioni nei momenti di difficoltà. Ma allora dove sta il vero Lecce? Riuscirà, prima della sosta natalizia, a trovare una via di mezzo per una salvezza più tranquilla? A certi interrogativi prova a rispondere Mario Beretta, allenatore di quel Lecce neopromosso nella stagione 2008/2009, ma esonerato dopo 27 giornate. “Sperare si può”, afferma il 51enne tecnico milanese, “anche se alcuni risultati possono preoccupare, la squadra gioca un buon calcio e sotto il profilo delle prestazioni difficilmente delude. E’ ovvio che un pizzico di fortuna serve sempre, ma giocando bene si hanno più possibilità di salvezza”. La posizione di classifica attuale non si differenzia granchè da quella della gestione Beretta, eppure il fattore campo ha giocato, e sta giocando, situazioni completamente differenti nelle due realtà. Se il Lecce “berettiano” soffriva maledettamente in casa (2 sole vittorie in 14 apparizioni) ma sapeva stupire in trasferta, il perfetto contrario può dirsi per il cammino dell’attuale formazione giallorossa, irriconoscibile nelle debacle fuori casa rispetto ai risultati maturati al “Via del Mare”. “Nella mia gestione accadeva l’opposto di adesso”, riconosce Beretta, “ma in queste situazioni spesso non c’è una logica o forse diventa determinante la questione psicologica, che si ripercuote sulle prestazioni successive dopo i risultati maturati a catena in quelle precedenti. Probabile che nel Lecce attuale ci sia più ansia nelle gare da giocare lontano dal Salento”. Nel marzo 2009, a Beretta subentrò proprio Gigi De Canio, che non riuscì ad evitare la retrocessione ma riceve ora il plauso da parte del collega per la repentina riconquista della massima serie: “De Canio punta senza mezzi termini sull’apprezzabile gioco della sua squadra, può condurla alla salvezza, così come l’anno scorso l’ha condotta ad un inaspettato balzo nella massima divisione. E complimenti anche per la gestione delle mansioni “manageriali”, che in Italia non vanno certo di moda fra noi allenatori. Il mercato del Lecce a gennaio? Ho sentito parlare della necessità di una punta di peso da affiancare a Corvia. Ma secondo me l’attacco salentino è a posto così, senza dimenticare la stazza del giovane Ofere. Inoltre proprio il gioco palla a terra che producono i giallorossi favorisce brevilinei come Jeda, Chevanton, Olivera e Di Michele, il quale è il vero valore aggiunto di tutta la rosa”.
Giorgio Coluccia
Casarano
Rossoazzurri in testa a suon di gol
Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina
COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice
Che succede nel Casarano? E chi lo sa?
Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.
In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?
Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.
Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.
Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.
“Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.
Giuseppe Lagna
Casarano
Rossoazzurri sull’ottovolante
Roboante vittoria 8-3 in casa dell’Ischia e veniva da quattro vittorie consecutive.Alla fine del girone di andata Casarano in testa in coabitazione con Nocerina e Andria a 34 punti, seguite da Martina a 32, Matera e Virtus Francavilla a 31
Reti: pt 5′ Caiazzo (C), 8′ e 26′ Malcore (C), 11′ Opoola (C), 45′ Loiodice (C); st 4′ aut. Pastore (C), 11′ Talamo (I), 39′ Ferrara (C), 43′ Quirino (I), 44′ De Siato (I)
Un Casarano “maramaldo” sbarca a Forio d’Ischia e seppellisce i gialloblu con otto reti, di cui cinque nel primo tempo (tre dopo undici minuti).
Eppure gli isolani venivano da quattro vittorie consecutive, sicché i meriti maggiori di simile, rarissimo risultato sono da attribuire alla partenza a razzo dei Rossoazzurri, cui ha fatto seguito un certo sconforto negli avversari.
Nel Casarano si è notato già dalla precedente partita pareggiata contro il Gravina un maggior gioco palla a terra e con fitti passaggi, oltre a una propensione anche mentale ad attaccare in velocità le maglie avversarie.
Sono state apportate variazioni nello schieramento dei calciatori e tutto lascia immaginare che la lunga sosta festiva potrà maggiormente affinare il gioco introdotto dal nuovo allenatore Vito Di Bari.
Logica la sua soddisfazione ai microfoni del dopogara, quando dichiara di essere contento delle qualità individuali dei calciatori, un po’ meno per i tre gol presi.
“Una squadra che deve lottare per vincere il campionato non può rilassarsi nemmeno sul 7 a 1“, afferma convinto.
Termina così il girone d’andata con Nocerina, Andria e Casarano in testa con 34 punti, seguite da Martina a 32, Matera e Virtus Francavilla a 31: un gruppetto di sei squadre nel giro di soli tre punti.
Sarà un girone di ritorno davvero emozionante e le Serpi avranno bisogno del massimo sostegno da parte dei tifosi in un girone mai come quest’anno irto di difficoltà.
Nella foto il alto, il neo entrato Ferrara dopo aver realizzato l’ottavo gol dei Rossoazzurri.
Giuseppe Lagna
Attualità
Stadio di Casarano, approvato progetto di videosorveglianza
Verrà realizzato un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, al pari di quello già installato per alcuni dei più importanti stadi in Europa
Prosegue il lavoro corale della Prefettura, del comune di Casarano, delle Forze dell’Ordine e della società Casarano Calcio per innalzare i livelli di sicurezza dello stadio “Giuseppe Capozza”.
In particolare, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha stato approvato un innovativo progetto per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, al pari di quello già installato per alcuni dei più importanti stadi in Europa.
Il progetto, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra comune di Casarano e società Casarano Calcio che anticiperà i relativi oneri economici per oltre 135 mila euro, prevede l’attivazione di 12 telecamere interne allo stadio, di cui due ad alta risoluzione che inquadreranno le curve laterali, ai fini dell’identificazione di autori di eventuali atti illeciti. Presso lo stadio sarà inoltre allestita una moderna control room con due monitor al servizio degli operatori delle Forze di Polizia, nell’ottica di prevenzione di fenomeni criminosi violenti e di contrasto di eventuali illeciti perpetrati, in quanto sarà possibile il riconoscimento immediato degli autori di condotte delittuose, ai fini dell’adozione delle conseguenti misure di carattere penale e/o amministrativo tese ad inibire l’accesso allo stadio.
Il Prefetto Natalino Manno ha espresso «forte apprezzamento per il lavoro sinergico posto in essere da tutti gli attori istituzionali coinvolti e dalla società calcistica Casarano Calcio, virtuoso esempio di partenariato pubblico-privato che consentirà senz’altro di assicurare un presidio maggiore e più qualificato del territorio, implementando il sistema integrato di prevenzione e contrasto dei fenomeni delinquenziali, a beneficio delle famiglie e dei giovani che potranno seguire in sicurezza la squadra del cuore».
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