Sport
Calcio, Maglie: Manta predica umiltà
All’indomani del successo a Leporano, valso il primato in classifica in coabitazione con Botrugno e Galatina nel girone B di Promozione, il direttore sportivo del Maglie
All’indomani del successo a Leporano, valso il primato in classifica in coabitazione con Botrugno e Galatina nel girone B di Promozione, il direttore sportivo del Maglie, Mino Manta, predica umiltà: “Non è per smorzare gli entusiasmi e nemmeno per gettare acqua sul fuoco della gioia per il primo posto in classifica, tuttavia, in qualità di responsabile dell’area tecnica della Toma Maglie e di comune accordo con il presidente Cosimo Prete, avvertiamo la precisa esigenza di riportare tutti con i piedi per terra. Possiamo dire che il campionato della nostra squadra ha inizio solo e soltanto oggi. Tutto deve cominciare a partire dall’indomani di questa splendida sequenza di vittorie che ci porta in vetta alla classifica, ma che sarebbe solo un’inutile medaglia da appendere al bavero della divisa sociale se non fosse seguita da una serie di risultati utili altrettanto determinanti. Soltanto i tifosi”, prosegue Manta, “sono legittimati a sognare e non posso certo nascondere che l’aria di soddisfazione che si respira in città per i successi calcistici è direttamente proporzionale al blasone civico e sportivo di Maglie. Tutti gli altri, tutti gli addetti ai lavori – a cominciare dal sottoscritto – tutti gli atleti e tutti i tesserati hanno il dovere di tenere ben piantati i piedi per terra, mantenendo la concentrazione ai massimi livelli e provando ad innalzare ancor di più, se possibile, l’asticella dell’attenzione alla cura dei particolari e dei dettagli che è il segreto dietro il quale si nasconde ogni vittoria. La nostra società è felice di regalare questo momento all’intera cittadinanza, ma è altrettanto consapevole che il raggiungimento dell’obiettivo è ancora lontano e che quando si creano felici aspettative bisogna poi essere molto bravi nel non disattenderle perché altrimenti la delusione sarebbe molto grande. Quindi spegniamo i fari dei festeggiamenti e mettiamoci a testa bassa a lavorare come e più di prima”.
Sport
Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente
Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli
Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.
Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»
Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.
Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.
Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?
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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.
L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.
Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.
La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.
Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».
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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo
Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.
In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.
Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.
Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.
Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.
Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.
Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.
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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza
Giuseppe Lagna
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