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Sport

Calcio: non basta Di Michele, il Lecce affonda ad Udine

Nel turno infrasettimanale di mercoledì sera, i giallorossi escono sconfitti 2-1 dal “Friuli” e raggiunti al terz’ultimo posto dal Cesena, che ha sorprendentemente pareggiato a Napoli.

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Nel turno infrasettimanale di mercoledì sera, i giallorossi escono sconfitti 2-1 dal “Friuli” e raggiunti al terz’ultimo posto dal Cesena, che ha sorprendentemente pareggiato a Napoli. E se da un lato il passo falso ci può stare contro una delle squadre più forti del campionato, peraltro giunta alla decima vittoria in casa su undici disputate, dall’altro lascia molto rammarico perché non si è visto il Lecce tosto e cinico che aveva meritatamente superato l’Inter. Eppure per lunghi tratti la gara è stata in bilico ed il Lecce ha dato l’impressione di potercela fare ad evitare il k.o. Infatti, nonostante un avvio choc (è sembrato di rivivere i tempi di Di Francesco) con la rete del neo udinese Pazienza già al 2‘ (colpo di testa su assist al bacio di Di Natale su punizione) ed il raddoppio sfiorato poco dopo da Floro Flores, la reazione dei salentini non è mancata, passando attraverso la buona organizzazione ed il fraseggio offensivi a cui ha abituato Cosmi con il suo arrivo. Ed il pareggio non è tardato ad arrivare, al minuto 27, grazie all’invenzione di Di Michele, il grande ex, che ha sorpreso Handanovic con un sinistro tanto potente quanto preciso. Una successiva palla a giro dal limite dell’area di un altro ex, Muriel, ha fatto la barba al palo della porta bianconera, ma al 37’ è stata la formazione di casa a trovare il 2-1 manco a dirlo con Di Natale (che ha agganciato Ibrahimovic al comando della classifica dei cannonieri con 15 reti), abile a sorprendere al centro la difesa giallorossa (che non aveva scalato al meglio) ed a superare Benassi con un piatto destro sul primo palo. Nella ripresa il tema tattico è stato chiaro sin da subito, con il Lecce ad esercitare un maggior possesso palla seppur con poco costrutto e l’Udinese ad agire di rimessa, chiamando in almeno un paio di occasioni Benassi a confermare il suo ottimo stato di forma. Cosmi, privo dell’apporto fondamentale dello squalificato (ed ennesimo ex) Cuadrado, aveva gettato nella mischia sin dal fischio d’inizio il neo arrivato Delvecchio ma lo ha sostituito dopo poco meno di un’ora con Bertolacci, ed a nulla sono valsi nell’ultimo quarto d’ora gli ingressi di Corvia e Seferovic rispettivamente per Muriel e Grossmuller. E’ stato un Lecce che ancora una volta non è dispiaciuto sotto il profilo della prestazione, ma che come spesso gli accade ha trovato pochi spunti sotto porta. Significativa la frase dell’allenatore a fine gara: “Sembrava quasi che ad essere terzi in classifica fossimo noi ed in terzultima posizione fosse l’Udinese! In alcuni momenti siamo stati troppo leziosi in fase offensiva”.


Subito al lavoro


Il Lecce è rimasto in Friuli e già questa mattina si è allenato presso il C.S. di Fagagna. Nel pomeriggio il rientro nel Salento ed il prosieguo della preparazione in vista del fondamentale match di domenica pomeriggio al Via del Mare con il Bologna, che tra l’altro ieri ha riposato per il rinvio della gara con la Fiorentina. Cosmi riavrà a disposizione Cuadrado dopo la squalifica e probabilmente anche Bojinov e Di Matteo, che insieme a Delvecchio saranno presentati venerdì a mezzogiorno al Via del Mare.


I risultati della seconda giornata di ritorno in serie A:


Atalanta-Genoa (rinviata)


Bologna-Fiorentina (rinviata)


Cagliari-Roma 4-2


Inter-Palermo 4-4


Lazio-Milan 2-0

Napoli-Cesena 0-0


Parma-Juventus (rinviata)


Siena-Catania (rinviata)


Udinese-Lecce 2-1


Novara-Chievo (giovedì 2 febbraio, ore 20,45)


La classifica: Juventus 44; Milan 43; Udinese 41; Lazio 39; Inter 36; Roma 31, Napoli 30; Palermo 28; Genoa 27; Cagliari 26; Fiorentina 25; Chievo, Parma 24; Atalanta, Catania 23, Bologna 21; Siena 19; Lecce, Cesena 16; Novara 12.


*Atalanta, Genoa, Bologna, Fiorentina, Parma, Juventus, Siena, Catania, Novara e Chievo una gara in meno.


Appuntamenti

Ugento: nasce il Lecce Club “Saverio Sticchi Damiani”

In contemporanea il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di Giambattista “Titta” Viva, scomparso nell’agosto scorso

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Un Lecce Club dedicato al presidente Saverio Sticchi Damiani.

L’inaugurazione questa sera, alle ore 18,30, presso la sede di Ugento Giallorossa in via capitano Ugo Giannuzzi 85.

Oltre al presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani,  saranno presenti: Paolo Pagliaro, editore di TeleRama, media partner dell’Unione sportiva Lecce; Antonio Ricciardi, presidente F.I.S.S.C. (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio) e presidente di Salento Giallorosso; Giovanni Apollonio, delegato SLO dell’US Lecce; Donato Provenzano, Stadium Manager dell’US Lecce.

La nascita del Lecce Club ad Ugento, resa possibile dalle volontà del Club Ugento Giallorossa, rafforzerà il legame tra Lecce ed Ugento.

Contestualmente all’inaugurazione del Lecce Club, il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di GiambattistaTittaViva, ex calciatore del Lecce e importante personalità calcistica locale.

La titolazione del club a Titta Viva si propone di essere un tributo al valore sportivo ed umano di un uomo in grado di segnare profondamente la comunità, scomparso nell’agosto scorso.

Un evento in cui lo sport e l’amore per i colori della maglia giallorossa lasceranno l’impronta nella storia locale, grazie alla presenza di tanti ospiti ed al calore dei tifosi.

Sefora Cucci

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Casarano

Pari a Francavilla e Nocerina in arrivo. Domenica sarà decisiva per il Casarano?

Rocambolesco 2-2 a Francavilla. Andria e Martina lontane cinque punti, resta a due passi soltanto la squadra campana attesi al Capozza per il big match

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VIRTUS FRANCAVILLA-CASARANO 2-2

Reti: pt 9′ Allegrini (VF), 37′ Malcore (C), 47′ Gjonaj (VF); st 23′ Malcore

L’esodo dei cinquecento tifosi casaranesi bardati di rossoazzurro, bambini compresi, nonostante il pareggio dei propri beniamini, si conclude ugualmente con il saluto alla squadra, fatto di applausi, sciarpate e l’ormai consueto coro sulle note di “Amarti ancora”.

Era partito lezioso l’undici di mister Di Bari, nella formazione consueta iniziale con l’unica defezione di capitan Legittimo: una sorta di fase di studio, ma pagata cara sotto forma di una rete subita già al nono minuto.

Alla veemente partenza degli Imperiali gradualmente si opponeva, man mano che passavano i minuti, il Casarano dei Loiodice e Malcore.

Solo che, ottenuto il pari, ecco ancora una gaffe difensiva all’ultimo minuto di recupero del primo tempo.

Tutt’altra storia nella ripresa con il 2 a 2 sempre di Malcore e almeno tre altre occasioni sfumate per portare a casa i tre punti.

Il tecnico delle Serpi in sala stampa nel post-gara vede il bicchiere mezzo pieno e dichiara: «C’è da stare sereni, siamo ancora in vetta e al decimo risultato utile consecutivo».

In conclusione, con Andria e Martina lontane ora cinque punti, resta a due passi soltanto la Nocerina, a testimoniare una certa scrematura nel gruppo di testa.

Non rimane altro che attendere domenica prossima e riempire come non mai il Capozza, per il big-match contro i “molossi” campani, incontro che ha tutto il crisma di una vera e propria disfida.

Giuseppe Lagna

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Casarano

Prove di fuga, Casarano a +4

A dieci partite dalla fine i Rossoazzurri staccano trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria. Domenica prossima si va a Francavilla

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CASARANO-MATERA 5-0
Reti: pt 1′ Caiazzo, 22′ Ferrara; st 2′ Malcore, 12′ Loiodice (rig.), 37′ Caiazzo

Complice il pareggio del Gravina contro la Nocerina, il Casarano è ora al comando con quattro punti di distacco sul trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria.

Certo il cammino delle Serpi rossoazzurre, dall’arrivo in panchina di mister Vito Di Bari, è diventato un caterpillar, lo dimostrano le stesse cifre: in nove incontri disputati lo “score” è di sette vittorie e due pareggi, per un totale di ventitre punti incamerati su ventisette disponibili.

La penosa sconfitta al “Degli Ulivi” dall’arrendevole prestazione ormai è un lontano ricordo, oggi la squadra è come trasformata nella mentalità propositiva e vincente, con la quale scende in campo.

In particolare, ieri gli uomini del tecnico barese hanno affrontato il Matera con manovre rapide e in profondità, pur su un terreno pesante e scivoloso.

Non c’è stata storia, perché il Casarano ha surclassato i lucani, concedendo soltanto un paio di tiri pericolosi.

Il Capozza, divenuto sempre più gremito, anche con il tempo incerto, si gode finalmente lo spettacolo lungamente atteso con frequenti applausi.

La curva Nord poi saluta la capolista con il coro “Amarti ancora, non ci ferma niente, oggi come allora perdutamente”.

In sala stampa circola aria di soddisfazione, ma
mister Di Bari invita gli astanti a mantenere i piedi per terra, perché mancano ancora dieci giornate.

Uscendo l’attempato cronista mormora “fusse ca fusse la volta bona” del compianto Nino Manfredi e si avvia verso l’auto.

Domenica prossima si va a Francavilla Fontana e poi la Nocerina al Capozza: c’è tanto ancora da combattere.

Giuseppe Lagna

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