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Calcio, serie A: Lecce alla ricerca dell’allenatore

Il week end dovrebbe essere decisivo, fitto di contatti. Ed entro l’inizio della prossima settimana, il Lecce sceglierà il suo tecnico: a parte Ficcadenti e Marino, il d. s. Osti pensa anche a tecnici in cerca di rilancio in Serie A.

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Il week end dovrebbe essere decisivo, fitto di contatti. Ed entro l’inizio della prossima settimana, il Lecce sceglierà il suo allenatore: a parte Ficcadenti e Marino, il d. s. Osti pensa anche a tecnici in cerca di rilancio in Serie A, come Mandorlini (impegnato col Verona nel playoff del girone A di Prima divisione per la promozione in B), Cagni, De Biasi e Arrigoni. Affidata al nuovo diesse la responsabilità del mercato, il Lecce cerca di chiudere al massimo entro i primi giorni della prossima settimana la trattativa più importante, legata appunto al nuovo tecnico. Più che a un emergente (in calo le quotazioni di Moriero e Torrente), la società di Semeraro sembrerebbe guardare a un allenatore già navigato.


È quasi una traccia d’aiuto la dichiarazione di Osti alla presentazione: “In giro ci sono tecnici esperti che, finiti hanno ancora tanto da dire: come nel caso di Colomba e Malesani, che sono tornati protagonisti a certi livelli”. Ecco perché, oltre alle soluzioni Ficcadenti e Marino, si fanno largo altre ipotesi come spiegato all’inizio. In particolare, Mandorlini sarebbe deciso a rilanciarsi nella massima divisione, dopo fugaci apparizioni con Atalanta, Bologna e Siena.

In società, intanto, è in stand-by la posizione dell’a. d. Fenucci, legato sì da rapporti consolidati al Salento, ma allettato dalla proposta della Roma. Anche in questo caso, l’evoluzione è attesa per la prossima settimana: e, magari, con Fenucci che passa agli «americani» , potrebbe essere il presidente Pierandrea Semeraro o il suo vice Mario Moroni, ad assumere il ruolo di «gestore pro tempore», sino all’eventuale cessione della società.


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Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente

Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli

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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.

Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»

Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.

Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.

Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?

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Sport

Bocce: Tricase vince di primo… acchito

Vittorioso esordio casalingo per l’AB Città di Tricase

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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.

L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.

Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.

La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.

Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».

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L’AB Città di Tricase

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Casarano

Cajazzo fa volare il Casarano

Doppietta dell’under franco – canadese e +2 sulla Nocerina

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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo

Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.

In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.

Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.

Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.

Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.

Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.

Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.

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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza 

Giuseppe Lagna

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