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Calcio, serie D: Nardò e Casarano pronti per la nuova annata

Il mister granata Longo traccia le linee guida, mentre la Società rossoblu lancia la campagna abbonamenti. Il 28 agosto le due compagini si sfideranno in Coppa Italia.

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E’ stata resa nota dalla Lega Nazionale Dilettanti la composizione dei gironi del torneo di serie D. Ecco il girone H, comprendente le due salentine: Cristofaro Oppido, Francavilla in Sinni, Irsinese, Grottaglie, Città di Brindisi, Fortis Trani, Martina Franca, Nardò, Virtus Casarano, Gaeta, Casertana, Clt Campania, Internapoli Camaldoli, Ischia, Real Nocera, Sarnese, Turris e Viribus Unitis. Assieme ai gironi di Serie D, la Lega Nazionale Dilettanti ha diramato anche il calendario di Coppa Italia: grande attesa invece per il primo turno, che riserva un antipasto di campionato niente male. In programma, il 28 agosto, il derby tra Casarano e Nardò.


Intanto ha preso il via la campagna abbonamenti per la stagione 2011/2012 della Virtus Casarano. Il presidente Ivan De Masi, nella conferenza stampa di presentazione, ha enunciato il nuovo programma rossazzurro. “Considerato che da questa stagione la nostra è stata trasformata in Società Sportiva Virtus Casarano, possiamo partire con l’azionariato popolare, che vedrà tutti i sottoscrittori di tessera di abbonamento essere finalmente partecipi della vita della società, dando forza così al concetto di Virtus patrimonio della città”.

In casa Nardò, invece, il tecnico granata Alessandro Longo ha tracciato un bilancio dal lavoro svolto fin qui dai suoi: “La squadra ha risposto bene in queste due settimane, non si è mai tirata indietro. Fin qui abbiamo fatto un eccellente lavoro, ma ora ci aspetta la seconda parte. Il vero bilancio su questa parte precampionato possiamo farlo solo dopo il match con il Casarano. Quello sarà il nostro banco di prova. Le amichevoli con Galatina e Gallipoli ci permetteranno di valutare bene il lavoro svolto sotto il profilo tattico”. Il Girone H prevede ben nove compagini campane, Longo indica le probabili favorite. “E’ un girone tosto -ammette-. Vedo bene Turris e Casertana, se non altro per il loro blasone.Non dimentichiamo il Gaeta che lo scorso anno ha sfiorato la vittoria del campionato. E poi ci sono le pugliesi: Martina su tutte. Ma anche il Brindisi che con Sensibile diesse farà sicuramente grandi cose”. Infine uno sguardo al mercato e agli obiettivi. “Per completare la rosa -prosegue l’allenatore granata- abbiamo bisogno di un portiere e un terzino sinistro. Non bisogna dimenticare il fatto che Pierguidi salterà alcune partite per l’assenza del transfer da parte della Lega. In ogni caso il Nardò non può precludersi alcun obiettivo”.


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Giallorossi in partenza per Atalanta-Lecce, ma non è detta l’ultima parola

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Nonostante le forti difficoltà emotive legate alla tragedia che ha colpito il ritiro giallorosso, il Lecce si prepara a partire per Bergamo.

Domani mattina, alle ore 9, è prevista la partenza della squadra salentina alla volta della Lombardia, dove si dovrebbe disputare la sfida contro l’Atalanta, inizialmente in programma venerdì sera e rinviata di sole 48 ore.

L’umore all’interno del gruppo squadra è tutt’altro che sereno: la morte improvvisa del fisioterapista del club, Graziano Fiorita, avvenuta in hotel durante il ritiro prepartita, ha profondamente scosso l’ambiente. La salma è tuttora in Lombardia, in attesa di autopsia.

In queste ore i vertici del Lecce hanno cercato di ottenere, in un confronto con Atalanta e Lega Serie A, un ulteriore rinvio della gara, così da consentire alla squadra di elaborare quanto accaduto. Tuttavia, la richiesta non ha trovato accoglimento: da Bergamo non è arrivata apertura alla proposta salentina e la Lega ha confermato la disputa della partita, mantenendo il rinvio alla sola finestra di 48 ore.

Si continua ad auspicare un ripensamento dell’ultima ora, al momento non escluso. Ma la situazione lascia poco spazio all’ottimismo. Tra le ipotesi valutate sin qui dal Lecce anche quella, estrema, del forfait: una scelta che comporterebbe una sconfitta a tavolino per 0-3 e una penalizzazione di un punto in classifica.

La presa di posizione dei tifosi

La curva salentina, intanto, ha fermamente preso posizione, puntando il dito contro l’ insensibilità della Lega Calcio, ed esponendo un eloquente striscione davanti allo stadio. In queste ore è stato anche lanciato l’invito a tutti i tifosi del Lecce presenti a Bergamo a non entrare allo stadio per lasciare il settore ospiti deserto, per protesta.

I tifosi dell’Atalanta, dal canto loro, in segno di rispetto, hanno annunciato lo sciopero del tifo nel caso in cui la gara si dovesse disputare domani.

Ore di grande tensione, dunque, in casa Lecce, chiamato a scendere in campo in condizioni psicologiche molto difficili.

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Lecce a rischio penalizzazione se non scende in campo a Bergamo

È scontro con la Lega Calcio per il breve rinvio del match con l’Atalanta nonostante il lutto in casa giallorossa, ma si rischia più di una sconfitta a tavolino

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È tensione altissima tra l’Unione Sportiva Lecce e la Lega Serie A. Dopo il rinvio della partita originariamente prevista per venerdì scorso, il club salentino si trova ora in aperto contrasto con l’organizzazione del campionato.

La sfida all’Atalanta, spostata a domani sera, lascia infatti pochissimo margine di tempo a una squadra profondamente colpita dalla scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista e colonna giallorossa.

Il Lecce, che aveva chiesto un rinvio più lungo per rispettare il lutto interno e permettere al gruppo squadra di superare almeno in parte lo shock emotivo, considera l’attuale decisione un grave errore di sensibilità istituzionale. La società, infatti, sta seriamente valutando l’ipotesi di non presentarsi alla partita in programma a Bergamo, con tutte le conseguenze del caso.

Cosa rischia

Non presentarsi al match significherebbe incorrere nella sconfitta a tavolino per 3-0, ma soprattutto rischiare una pesantissima penalizzazione di un punto in classifica, un’eventualità che potrebbe compromettere il cammino salvezza in questa fase delicata della stagione.

La posizione del Lecce è chiara: il tempo concesso tra il rinvio e la nuova data della gara è considerato irrispettoso verso una situazione umana dolorosa, non una semplice questione tecnica o logistica. La società ha fatto sapere di voler tutelare prima di tutto la dignità dei propri tesserati e il rispetto per la memoria di Fiorita, figura amatissima nell’ambiente leccese.

Dall’altra parte, la Lega Calcio difende la propria decisione, appellandosi alle necessità di calendario e agli equilibri organizzativi del torneo, già messi alla prova da un calendario fitto di impegni.

Nelle prossime ore è attesa una decisione definitiva da parte del Lecce, ma lo scontro con le istituzioni calcistiche è ormai aperto, e rischia di lasciare strascichi anche al di là della vicenda contingente.

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Nonostante il lutto, Atalanta-Lecce domenica sera: i giallorossi disertano?

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La Lega Serie A ha deciso di rinviare a domenica sera la sfida tra Lecce e Atalanta, inizialmente in programma per venerdì. La partita, valida per la corsa salvezza dei giallorossi, è stata posticipata di appena 48 ore a seguito della tragica scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista del club salentino.

Una scelta che non ha lasciato indifferente il Lecce, ancora profondamente scosso per la tragedia che ha colpito la società e lo spogliatoio. Il dolore e lo sgomento per la morte improvvisa di Fiorita, figura amatissima e presente da anni nella vita quotidiana dei calciatori, non lasciano al momento spazio a pensieri legati al campo.

All’interno del club ci si aspettava un rinvio ben più ampio, anche per permettere al gruppo squadra di elaborare quanto accaduto. La decisione della Lega di far disputare la partita già nel weekend ha colto di sorpresa il Lecce, che ora valuta l’ipotesi clamorosa di non presentarsi in campo in segno di protesta. Una scelta estrema, che potrebbe portare alla sconfitta a tavolino, ma che la società considera coerente con il momento drammatico vissuto da tutto l’ambiente.

Ore di riflessione, dunque, in casa Lecce, dove il calcio — almeno per ora — è passato inevitabilmente in secondo piano.

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