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Calcio: Tricase? No, Capo di Leuca

Il presidente rossoblu Antonio Buccoliero lancia il nuovo progetto: “La costruzione di una vera e propria Società Comprensoriale del Capo di Leuca”

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L’attuale Società ASD Atletico Tricase in cammino verso la costruzione di una vera e propria Società Comprensoriale del Capo di Leuca.  La salvezza e la permanenza nell’Eccellenza Regionale architravi imprescindibili di un progetto che guarda al futuro e intende materializzarsi sin dalla fine del campionato in corso.


Il presidente Antonio Buccoliero ha riunito il Consiglio Direttivo dell’ASD Atletico Tricase per l’avvio di una stringente programmazione del futuro della Società nella prospettiva della nascita di una vera e propria Società Comprensoriale del Capo di Leuca, che abbia in Tricase “la testa progettuale, ma che si sviluppi attraverso il coinvolgimento del cuore e delle speranze di nuova socialità, attraverso la pratica sportiva e calcistica in particolare, nelle tante realtà comunitarie del Capo di Leuca”, come lo stesso Buccoliero ha sottolineato.


Buccoliero ha evidenziato come “il calcio praticato nelle tante realtà locali della nostra Provincia sta vivendo una crisi d’identità. Si impongono alcune riflessioni. I tifosi sembrano non accusare il colpo del campanilismo se alla fine riescono ad essere protagonisti della nascita di una società che possa parlare di identità calcistica del Capo di Leuca, che abbia le radici profonde della storia luminosissima del Tricase, di cui nel prossimo campionato celebreremo il cinquantenario della sua rifondazione ad opera dell’indimenticabile Presidente Carlo Igino Fachechi. Gli imprenditori sono sempre più dissanguati dagli investimenti e dai costi dei campionati. E infine i contributi degli enti sono sempre più esigui. Ecco, quindi, che dobbiamo avere il coraggio di saltare qualsiasi steccato e guardare al futuro. E il nostro futuro è anche la nostra scommessa: riuscire a compattare l’intero Capo di Leuca in una sola società che esprima una grande squadra nell’eccellenza regionale che abbia un entroterra di grandi settori giovanili e scuole calcio che siano il luogo della crescita sana, armoniosa e solidale dei tanti ragazzi che sono e rappresentano non solo il futuro calcistico della Nuova Società, ma anche il futuro sociale di generazioni a cui affidare i progetti di sviluppo socio-economico e culturale delle nostre Terre”.

Le maglie rossoblu del Tricase”, ha continuato il Presidente, “non solo dovranno continuare ad essere il simbolo della storia del Tricase calcio, ma dovranno essere la bandiera unitaria che il nostro Capo di Leuca sceglierà per portare nel futuro le sorti sportive e calcistiche di intere schiere di nostri ragazzi e giovani. Tricase e il Tricase dovranno essere tanto bravi da trasmettere, soprattutto nella fase della costruzione di questo sogno, il senso dell’accoglienza, della disponibilità, della gratuità, della voglia di guidare con intelligenza questo cambiamento di prospettiva: e Tricase ha nel suo DNA cittadino tutte queste virtù; si tratta di riscoprirle, rafforzarle e metterle al servizio delle comunità sportive del Capo di Leuca. Ecco, puntiamo a costruire una Società sportiva che sia una società-comunità delle comunità”.


Il presidente Buccoliero non si è nascosto le difficoltà ed ha voluto fermare il suo ragionamento sulla “necessità di un coinvolgimento del mondo imprenditoriale per creare un supporto economico stabile e concreto alla nascenda società, che non deve più far dipendere il suo futuro dalle risorse di un mecenatismo ormai inesistente ma da una forza endemica e da finanze private. Inutile dire che oggi ogni comune ha i suoi bravi problemi e non è più possibile pensarlo come una fonte da cui attingere finanziamenti senza vincoli e criteri. Ecco perché, per essere nello sport agonistico a livelli dignitosi, bisogna necessariamente coinvolgere il mondo dell’imprenditoria privata. E per questo mi faccio sin d’ora promotore, nella mia veste istituzionale e in qualità di Presidente dell’ASD Atletico Tricase di un incontro con le forze imprenditoriali per costituire un tavolo che affronti da subito il futuro del nostro calcio nella prospettiva innanzi delineata: creare una squadra comprensoriale che sia da richiamo per un bacino di utenza più ampio dei diversi comuni di appartenenza, che non mortifichi il sano campanilismo e diventi sintesi di un comprensorio e di un territorio omogeneo e che vuole il calcio professionistico. Insomma, proveremo a sviluppare un progetto comune che mi sembra molto interessante nella sua base progettuale e presupposto di prospettive particolarmente importanti”.


Casarano

Uno svarione costa caro al Casarano

Pareggio casalingo nel big march contro il Martina. L’allenatore Vito Di Bari: «Una squadra come la nostra non può commettere questi errori»

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CASARANO-MARTINA 1-1

Reti: st 15′ Malcore (C), 35′ La Monica (C)

Casarano ancora una volta frenato nella corsa al comando nel girone H di serie D, mai così equilibrato come in questa stagione.

Quattro squadre nel giro di due punti (Casarano, Nocerina, Fidelis Andria e Martina) e con i federiciani, che mercoledì dovranno recuperare la partita rinviata a Brindisi domenica 12 novembre.

Eppure i Rossoazzurri le avevano tentate tutte su un terreno ancora pesante come nel precedente incontro vinto contro l’Acerrana, battendo nel primo tempo ben dodici calci d’angolo, ma senza esito.

Nella ripresa il gol del vantaggio di Malcore andava assolutamente consolidato, mentre al contrario uno svarione difensivo permetteva agli itriani di portare a casa un buon punto.

L’annullamento molto discutibile della rete di Saraniti nel recupero porta così gli uomini di mister Di Bari a ben otto incontri pareggiati (sei nella gestione Laterza), che con la regola dei tre punti in caso di vittoria finiscono per penalizzare alquanto la classifica.

Va, comunque, dato merito al Martina di aver offerto una prestazione accorta e volitiva, opera di “mago” Pizzulli, che ha ben contrastato con notevole pressing le manovre del Casarano in fase di costruzione.

In sala stampa un rammaricato Vito Di Bari si è espresso così: «Peccato  per la rete incassata per mancanza di attenzione; una squadra come la nostra non può commettere questo tipo di errore».

Domenica trasferta in Campania ad affrontare la Palmese per l’ennesimo impegno da un solo risultato utile: indovinate quale.

Nella foto in alto (ph Pejrò), la formazione iniziale del Casarano: Fernandes, Malcore, Rizzo, Ferrara, Logoluso, Morales, Pinto;
Milivcevic, D’Alena, Loiodice, Caiazzo

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Giuseppe Lagna

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Casarano

Calcio: Casarano – Martina senza tifosi ospiti

Il Prefetto di Lecce, Natalino Manno ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò

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Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha ravvisato il concreto pericolo di azioni violente da parte delle tifoserie delle squadre di Casarano e Martina Franca, analogamente a quanto avvenuto in occasione di altri incontri, attesa la sussistenza di una grande rivalità che le vede contrapposte da tempo.

Non potendo escludere che si possano verificare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione dell’incontro che si disputerà domenica 19 gennaio allo stadio “G. Capozza” di Casarano, ha chiesto al Prefetto di Lecce di valutare, quale misura preventiva, l’adozione del provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e ai residenti nella città di Nardò.

Ravvisata, pertanto, la necessità e l’urgenza di adottare le necessarie misure finalizzate ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione della predetta gara sportiva, il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, in aderenza alle osservazioni del Comitato, e su concorde parere del Questore, con apposito provvedimento, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò.

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Casarano

Al Casarano basta un gol per staccare tutti

In un pomeriggio da tregenda causa condizioni meteo, i rossoazzurri regolano l’Acerrana con un gol di Melcore al 79′. Domenica prossima altro big match: al “Capozza” arriva il Martina

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CASARANO-ACERRANA 1-0

Rete: 34′ st Malcore

Pomeriggio da lupi o da caminetto, che dir si voglia.

L’accoppiata Giove Pluvio più Eolo, in azione già dalla serata di sabato, riduce in un calvario il gioco delle squadre in campo, nonché la salute degli indefettibili spettatori rossoazzurri (una ventina venuti dalla patria della maschera Pulcinella).

Ne risente, logicamente, in misura maggiore il Casarano, cui tocca costruire la strada per il vantaggio, a differenza dei campani, tesi ad arginare gli assalti degli uomini di Di Bari, frenati dalle numerose pozzanghere, sparse qua e là.

Fino a un quarto d’ora dal termine, quando il colpo di testa di Malcore fa esplodere il Capozza, per una sola rete che vale tre punti d’oro per la classifica.

Dimenticate le quindici reti in due consecutive trasferte, che comunque pare costituiscano record nazionale, si ritorna così alla dura realtà della serie D, girone H, che non tollera distrazioni e facili illusioni.

A quindici giornate dal termine, causa il pari della Nocerina e il rinvio di Brindisi-Andria, le Serpi sono sole al comando con due punti di vantaggio sul Martina, che, guarda caso, scenderà domenica prossima al Capozza.

Nessuna tregua, insomma, a conferma di quanto sempre sostenuto sulle difficoltà del girone.

Si attende il pubblico delle grandi occasioni (e ce ne saranno altre nel prosieguo), per sostenere da dodicesimo uomo in campo i colori della storica squadra della Città e del comprensorio.

Giuseppe Lagna

Nella foto in alto, l’esultanza dei giocatori a fine gara (Ph Gigi Garofalo)
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