Sport
Calciomercato: al Lecce serve un difensore
Dopo gli addii di Fabiano e Gustavo, il diesse Osti è alla ricerca di un altro centrale di difesa. Si parla di Goian e Legrottaglie, quest’ultimo svincolato come Cribari e Loria.
Sono concentrate soprattutto sulla difesa le attenzioni del direttore sportivo Osti, in questa fase del mercato. La priorità è un centrale e si stanno seguendo diverse piste. Piace soprattutto Goian, del Palermo, ma il Lecce sta pensando anche a qualche elemento di esperienza svincolato come Cribari, Loria e Legrottaglie. Proprio l’ex difensore di Juve e Milan si era detto disponibile ad un trasferimento nel Salento, anche se l’ingaggio del centrale di Gioia del Colle potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile, in considerazione dei parametri del club di via Templari. Vicina la conferma di Donati, che dovrebbe rispettare il prestito biennale firmato lo scorso anno. Per l’erede di Rosati, Puggioni resta favorito su Manninger.
Continua intanto il pressing sulla Roma per Leandro Greco, autentico pallino del nuovo tecnico, Eusebio Di Francesco. In questo caso, però, va tenuta d’occhio la concorrenza di altri club del massimo campionato, in particolare Cagliari e Chievo. Piace sempre Andrea Mazzarani, di proprietà dell’Udinese (appena rientrato dal prestito al Modena). Il Lecce punta ad un prestito con il diritto di riscatto della comproprietà. Respinto l’ennesimo assalto del Torino a Vives, dichiarato incedibile.
Nei prossimi giorni, poi, si deciderà il futuro di Javier Chevanton. Il d. s. Osti dovrebbe incontrare Paco Casal, procuratore dell’attaccante uruguaiano, per discutere del destino dell’attaccante di Juan Lacaze, il cui contratto è scaduto il 30 giugno. Per completare il reparto avanzato, dopo il rinnovo di David Di Michele, si punta anche su Aniello Cutolo, che si è messo in evidenza nell’ultima stagione con il Crotone
Giorgio Coluccia
Sport
Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente
Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli
Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.
Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»
Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.
Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.
Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?
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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.
L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.
Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.
La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.
Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».
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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo
Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.
In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.
Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.
Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.
Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.
Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.
Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.
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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza
Giuseppe Lagna
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