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Calcio,Promozione: Tricase cinico e vincente

Vittoria per 2-0 contro i tarantini del Real San Giorgio:a segno ancora Chiffi e Striano con una punizione da cineteca, in una gara nervosa finita in dieci contro nove. Ma alla fine è festa in gradinata con mister Branà versione capo ultras.

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Il Tricase batte il San Giorgio e infila la terza vittoria consecutiva che vuol dire momentaneo quinto posto, in una gara brutta e nervosa diretta da un arbitro che si è dimostrato non all’altezza della situazione perdendo la “bussola” della direzione di gara dopo 35 minuti di gioco.


A inizio gara gli ospiti si mostrano lucidi e spavaldi: assediano i padroni di casa nella propria metà campo per circa dieci minuti, sfiorando in una circostanza il vantaggio sugli sviluppi di un corner al 5′. Il Tricase, sceso in campo inizialmente un po’ sottotono, col passare dei  minuti alza il proprio baricentro e inizia a farsi vedere nella zona dei tarantini che sono ben disposti e attenti in linea difensiva, non consentendo ai ragazzi capitanati da Debenedictis di far male.


Ma al 16′ i tarantini “decidono” di suicidarsi con un pasticcio difensivo concluso con una “papera” dell’estremo difensore Turco, che consente all’attento e rapido Chiffi di siglare il suo secondo gol stagionale in due partite e soprattutto di portare in vantaggio il Tricase che fino a quel momento aveva incontrato più difficoltà del previsto.“Sono contento per come ho iniziato la mia nuova stagione con il Tricase – dichiara a fine gara- e ringrazio il mister, perché con la sua bravura e la sua competenza mi ha facilitato il compito, dandomi la possibilità di inserirmi abilmente nei meccanismi della squadra, complimenti che faccio anche ai miei compagni.”


Ma il vantaggio, non galvanizza più di tanto la squadra di Branà, in campo per l’ennesima volta in maglia gialla, complice un San Giorgio che tenta di sbugiardare la sua classifica, mostrandosi tosto e difficile da affrontare, non consentendo ai tricasini di andare quasi mai  in profondità.


Il Tricase riesce comunque a mantenere un buon possesso palla e conquista con il passare dei minuti il comando del gioco anche se si esprime con molta fatica. Al 23′ una piccola tegola per i padroni di casa, che perdono l’uomo migliore del momento nonché l’autore del vantaggio iniziale Chiffi, costretto a lasciare il terreno di gioco per un risentimento muscolare. Il suo posto viene preso da Striano, partito dalla panchina per lasciare spazio agli under.


Il fantasista napoletano, colleziona piccole azioni personali, senza però riuscire a inserirsi nel gioco della squadra e le sue giocate appaiono belle ma sterili.


Al 35′ arriva il parapiglia che cambia il verso della gara ed anche della direzione della stessa da parte del signor Ciniero di Brindisi.


Il momento di tensione.

Il momento di tensione.


Tutto parte da un brutto fallo di un tarantino ai danni di un giocatore locale che da  inizio a una piccola rissa tra i giocatori di entrambe le squadre. L’arbitro tenta di intervenire, ma si dimostra privo della dovuta personalità, punendo inoltre gli atleti sbagliati. A quel punto, sia il capitano del Tricase Debenedictis, sia quello del San Giorgio Troccoli tentano di spiegargli la “realtà” di quanto accaduto, ma il direttore di gara li invita ad allontanarsi, pena ulteriori sanzioni e soprattutto perde di minuto in minuto la gestione della situazione che va peggiorandosi col passare del tempo.


Gli animi si placano dopo 6-7 minuti e il tutto si conclude con un’espulsione (di incolpevoli) per parte:  D’Amico per il Tricase e Bevilacqua per il San Giorgio.


Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-0 dopo tre minuti di recupero.


Nella ripresa, la gara prosegue con lo stesso ritmo della prima frazione di gioco, con un Tricase che però alza un po’ di più il ritmo alla ricerca del gol della sicurezza, anche se le occasioni da gol faticano ad arrivare. Ci provano prima Striano poi Botrugno ma le loro incursioni si spengono nell’area tarantina. Il capocannoniere tricasino non è in giornata e si pensa che forse dopo diverse partite giocate ad alti livelli, potesse avere necessità di risposare. Ed è così che al 71′ il tecnico lo sostituisce con Pirelli, giocatore spesso utile (specie a gara in corso), a dare fluidità al reparto d’attacco.


Qualche istante dopo il Tricase prova a spingere sulla destra con una bella triangolazione di Mele e Striano, ma il gurdalinee, ferma l’azione con una decisione dubbia, indicando la fuoriuscita della sfera dal limite di campo.


Al 75′ altra bella azione e altra triangolazione, questa volta sul versante sinistro, ma una volta giunti in area, i tricasini trovano il muro dei giocatori ospiti e optano per un retropassaggio centrale nei pressi del limite dell’area dove c’è De Braco che effettua un rasoterra insidioso con palla che si spegne sul fondo dopo aver sfiorato il palo destro della porta di Turco.


Francesco Pellegrino entrato a gara in corso.

Francesco Pellegrino entrato a gara in corso.


C’è spazio anche per Pellegrino, tornato a vestire la maglia del Tricase e dopo la panchina di Galatone torna in campo, nella ripresa sostituendo un buon Garrapa: “per me un’emozione grandissima” -dichiara a fine gara l’ex casaranese- “amo questa maglia, con la quale l’anno scorso ho vissuto bellissimi momenti e tornando ritrovo una squadra oltre che di qualità, con lo stesso entusiasmo dell’anno scorso”. “Siamo un gruppo affiatato e coeso” -prosegue- “pronti a toglierci grandi soddisfazioni”.


L’episodio più importante del secondo tempo avviene però al 82′: azione del Tricase con un lancio lungo nella trequarti del San Giorgio, Pirelli scatta sul filo del fuorigioco e prova ad involarsi tutto solo verso il limite dell’area tarantina, il portiere Turco decide di uscire e il tiro di Pirelli finisce in faccia al portiere che qualche istante prima  tentava di respingere la sfera toccandola con le mani. In questo caso l’arbitro non ha alcun dubbio e assegna il calcio di punizione al Tricase dopo aver giustamente espulso il portiere che abbandona il terreno di gioco dopo esser rimasto a terra per qualche minuto, per via dell’impatto del pallone con la propria faccia.


Striano a fine gara in gradinata.

Striano a fine gara in gradinata.

Il San Giorgio oltre a rimanere in nove, ha già esaurito i cambi, quindi tocca al difensore Appeso, vestire i panni del portiere e due minuti più tardi,  Striano nel battere la punizione, ne approfitta utilizzando tutta la sua qualità per lasciar partire un delizioso pallonetto regalando il 2-0 al Tricase.


A questo punto non c’è più partita, ma si registrano altri due “piccoli” episodi a riprova della precaria gestione di gara di Ciniero di Brindisi. Il tecnico del San Giorgio dopo il raddoppio tricasino protesta animatamente e l’arbitro partito per espellerlo cambia idea e lo richiama solo verbalmente. Successivamente, nel finale di gara dopo aver segnalato cinque minuti di recupero, decide di emanare il triplice fischio proprio quando scatta il 90′, non consentendo il proseguo della gara per il tempo da esso stesso concesso.


Finisce con un clima di festa e con l’oramai “tradizionale” ingresso della squadra all’interno della gradinata est per cantare ed esultare con i tifosi. Quello che per certi versi si può definire come un nuovo rito, vede  come protagonista principale mister Branà che per qualche minuto veste i panni di capo ultrà inneggiando ai cori insieme ad alcuni tifosi.


Gli stessi che a inizio gara avevano esposto uno striscione di protesta contro le “facili” e dannose multe della Lega Dilettanti alla


La protesta dei tifosi contro le multe alla Società.

La protesta dei tifosi contro le multe alla Società.


Società, per presunti comportamenti irregolari della tifoseria, accusata di accendere fumogeni e di esagerare con la sua goliardia, lanciando rotoli di carta nei pressi del bordo campo, nel corso di alcune recenti partite. I tifosi, rivendicano il loro diritto alla goliardia e allo spirito di festa, ritenendo eccessive le misure  del Giudice Sportivo.


Il Tricase, rientra quindi in zona Play Off piazzandosi nuovamente al quinto posto con 26 punti, in una zona dove la classifica è però piuttosto corta, ergo serve sempre più continuità di risultati utili.


Sul fronte mercato, oltre agli arrivi di Chiffi e Pellegrino, si registrano quelli del giovane Piccinonno e di Marra (anche per quest’ultimo si tratta di un ritorno). Inoltre i dirigenti tricasini sono in trattativa per convincere il giovane centrocampista Desiderato, tricasino doc fino allo scorso anno a Casarano ad unirsi alla squadra. Oltre agli arrivi si registrano anche delle uscite: dopo Castrignanò ha lasciato il “via Olimpica” anche il portiere Laghezza.


Domenica 21 dicembre, i tricasini saranno di scena a Lizzano, in un’latra sfida da un unico risultato utile: la vittoria.


Tabellino:


TRICASE – Baglivo, Mele, Greco, De Braco, De Benedictis, Romano, Garrapa (76’ Pellegrino), Urso, D’Amico, Botrugno (71’ Pirelli), Chiffi (23’ Striano). A diposizione: Gentile, Russo, Piccinnonno, Rizzo. Allenatore: Branà.


SAN GIORGIO IONICO – Turco (82’ Appeso), Appeso, Iaia, Troccoli, Friuli, Rabindo (56’ Lo Bianco), Ceci, Basile (71’ Mancini), De Comite, Bevilacqua, Masi (Sammarco). A disposizione: Albano, Alfeo, Collocolo, Izzo,. Allenatore: Marinelli.


Arbitro: Ciniero di Brindisi


Reti: 16 Chiffi, 82’ Striano.


Valerio Martella


 


Casarano

Coppa Italia: Casarano in extremis con il “solito” Malcore

Dopo il goal all’Angri in campionato, concede il bis ad Andria, segnando allo scadere e regalando ai rossoazzurri il passaggio ai sedicesimi da giocare in casa contro i campani del Gleison

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FIDELIS ANDRIA-CASARANO 2-3
Reti: pt 27′ Opoola (C), 34′ Perez (C); st 14′ Ferrara (FA), 27′ La Monica (FA), 41′ Malcore (C)

Un’azione individuale, insistente e da manuale di Giancarlo Malcore, ormai allo scadere dei novanta minuti regolamentari, regala al Casarano il passaggio ai sedicesimi di Coppa Italia.

I Rossoazzurri sono così attesi mercoledì 20 novembre al Capozza, dove affronteranno i campani del Gelbison.

Non cessa, però, fra i masticatori di pallone, il dibattito sull’utilità della Coppa Italia di serie D, priva di sbocco diretto al salto di categoria per la compagine vincente finale.

Si paventano l’aggravio di impegni e il pericolo di infortuni, che possano influire negativamente sulle vicende in campionato.

Di positivo, al contrario, almeno per quanto riguarda il Casarano, va sottolineato il vantaggio di poter far ruotare elementi poco o niente impegnati, considerato il fatto che mister Laterza dispone di una rosa ampia e di seconde linee, che non hanno niente da invidiare ai compagni di squadra nello stesso ruolo.

Comunque sia, la vittoria al “Degli Ulivi” di Andria fa senz’altro morale, in vista della sfida di domenica prossima nella tana del Nardó, purtroppo senza possibilità di trasferta per i tifosi delle Serpi.

Non si vedrà più lo spettacolo offerto per anni dalle due tifoserie sugli spalti del “Giovanni Paolo II”.

Giuseppe Lagna

*Nella foto in alto, le formazioni iniziali di Fidelis Andria e Casarano a centrocampo
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Casarano

Calcio, Serie D: derby di Nardò senza i tifosi del Casarano

Gara a rischio incidenti. Per la partita del prossimo 10 novembre il Prefetto di Lecce ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella città di Casarano

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Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha ravvisato il «concreto pericolo di azioni violente da parte delle tifoserie appartenenti alle squadre di calcio di Nardò e Casarano, analogamente a quanto avvenuto in occasione di altri incontri, attesa la sussistenza di una grande rivalità che le vede contrapposte da tempo».

«Non potendo escludere che si possano verificare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica», in occasione dell’incontro che si disputerà il 10 novembre, presso il campo comunale “Giovanni Paolo II” di Nardò, ha chiesto al Prefetto di Lecce, l’adozione del provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella città di Casarano.

A sua volta, il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, «ravvisata la necessità e l’urgenza di adottare le necessarie misure finalizzate ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, in aderenza alle osservazioni del succitato Comitato, e su concorde parere del Questore», con apposito provvedimento, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella città di Casarano.

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Specchia

Il salentino Luigi Placì campione del mondo nelle arti marziali

Specialità “Kumite Kombat Submission”. Lo specchiese è figlio di Camillo Placì, coach internazionale di volley

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Il salentino Luigi Placì, appartenente ai reparti specialistici della Marina Militare Italiana, è Campione del Mondo di “Kumite Kombat Submission”, in occasione del Campionato Mondiale di Arti Marziali svoltosi a Roma ed organizzato dalla Federazione Internazionale di Lotta (XFC – Xtreme Fighting Championships), una delle principali organizzazioni internazionali di arti marziali miste (MMA) con sede negli Stati Uniti e in Sud America.

Il fighter di Specchia, nome di battaglia Lumberjack, cintura nera di jujitsu israeliano, nato nel 1983 a Specchia, con i suoi 1,85 cm per 105 kg  di peso, per raggiungere l’ambito traguardo ha combattuto contro avversari provenienti da tutto il globo.

In occasione dell’appuntamento sportivo internazionale erano in palio le cinture per diverse discipline dal karatè alle MMA, tra queste anche il “Kumite Kombat Submission”, un mix tra judo, jujitsu e lotta greco romana.

Uno sport per fini competitivi tra due atleti che combattono fra loro impiegando delle determinate regole d’ingaggio (di solito significativamente diverse da quelle simulate nei combattimenti intesi per pratica), simulando parte di un combattimento corpo a corpo all’interno di un contesto agonistico.

Si può dire che buon sangue non mente: Luigi è figlio di Camillo Placì, allenatore di pallavolo che, nella sua carriera, oltre che in Italia, alla guida di squadre di vertice a livello internazionale, ha conquistato tanti trofei allenando in Bulgaria, Russia, Turchia e Serbia.

Nel suo curriculum annovera Coppe dei Campioni, medaglie olimpiche, World League, intere stagioni senza avere mai perso un match.

Attualmente allenatore della Saturnia Acicastello, team che disputa il campionato di volley maschile di serie A2, con l’obiettivo di ritornare in SuperLega.

Ora papà Camillo dovrà fare spazio tra i suoi trofei perchè non è più l’unico vincente in famiglia.

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