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Falchi Ugento: 39 anni di emozioni!

Dal campetto di mattoni in cemento dell’Oratorio al 6° posto in regular season di serie A1 e gara 3 nei quarti di finale play off scudetto contro la Panini Modena

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Dal campetto di mattoni in cemento dell’Oratorio al 6° posto in regular season di serie A1 e gara 3 nei quarti di finale play off scudetto contro la Panini Modena, dalle final four di Coppa Italia ai successi dei giorni nostri. Un’avventura lunga 39 anni e che non ha intenzione di vedere scritta sull’ultima pagina del libro di storia la parola fine.


In occasione di questo importante anniversario ripercorriamo la favola di questa società:


Le origini. Dal C.S.I. al G.S. Falchi (1966-1976).


La pallavolo a Ugento s’inizia a praticare a metà degli anni ’60 nell’ambito delle attività giovanili del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) all’interno dell’Oratorio San Giovanni Bosco, una struttura polivalente concepita da S.E. Mons. Ruotolo per la formazione culturale e sportiva dei giovani. Il campetto con i mattoni in cemento dell’oratorio diviene il luogo di ritrovo per tanti ragazzi.


Il quarto posto conquistato alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù di Roma nel giugno del 1973 dalla squadra dei seminaristi, allenati da Don Tonino Bello, incoraggia il proposito di allestire una squadra per partecipare ai campionati federali.


È il 30 novembre 1973. Con l’invio della raccomandata contenente la richiesta di affiliazione alla Federazione Italiana Pallavolo di Roma ha inizio la storia dei Falchi Ugento.


Nasce il Gruppo Sportivo Falchi avente la propria sede in Piazza Moro (all’interno dello stesso oratorio) e si parte dal campionato provinciale di 2ª divisione.


Da squadra nata per combattere la noia – come titolerà qualche anno più tardi un quotidiano – a squadra dei records.


È il 16 marzo 1974. alle ore 15.00 si disputa la prima gara ufficiale: G.S. FALCHI UGENTO vs SHOWY BOYS GALATINA (3/0). Sui mattoni in cemento scende in campo il seguente sestetto: De Giorgi (N.8), Pacella (N. 10); Armida (N. 5); Bottazzo (N. 11); Riso (N. 3); Carluccio (N. 1).


Nel marzo 1976 arriva il primo sponsor, ma non si tratta di un’azienda commerciale, bensì dell’Associazione Donatori Volontari del Sangue di Ugento e per la somma di Lire 392.000 viene assunta la nuova denominazione: Adovos Falchi Ugento.


Attesa la finalità solidaristica, tale abbinamento rimarrà sino al 1987 e anche in assenza dell’apporto economico da parte dell’Adovos, dirigenti e atleti vollero continuare a pubblicizzare l’Associazione, dimostrando un’encomiabile senso civico.


Le 4 promozioni consecutive (1978-1981).


Dopo i primi campionati che servono a fare esperienza ai giovani pallavolisti, nella stagione 1977-1978 arriva la promozione in 1ª divisione. Nella finale disputata a Foggia il 18 giugno 1978 i Falchi battono il Turi per 3/0. L’anno successivo (1978/1979), il 27 maggio ’79, a Manfredonia arriva la promozione in serie C: Mobilcasa Falchi Ugento – Enel Bari 3-2.


In paese crescono le attenzioni di sportivi e cittadini per il volley ma manca un palazzetto dello sport. Si decide così di adattare a campo di gioco un capannone della Cantina Cooperativa “Ozan” che sorge in Via Mare in località Bianco.


Nella stagione successiva (1979-1980) con Sirio Nicolazzo nella veste di allenatore-giocatore arriva la promozione in Serie B superando i rivali di sempre: gli Showy Boys Galatina.


Nel primo anno di serie B (1980-1981), si inizia a pensare in grande. Il Presidente Eugenio Ozza ingaggia il primo straniero. Dal Salerno arriva il nazionale polacco campione del mondo Zbigniew Zarzycki. Dal Cus Pisa Andrea De Marinis e Alberto Barsotti. La Federazione polacca a sorpresa revoca il nulla-osta a tutti i propri atleti che giocano all’estero e Zarzycki (Zuzù come simpaticamente lo chiamano subito gli ugentini) si deve sedere in panchina per fare l’allenatore. È promozione in serie A2 con la vittoria 3/0 contro il Sabaudia. È anche la stagione del tragico terremoto dell’Irpinia che porta al rinvio della gara Avellino-Ugento.


La Serie A (1981-1986) ed il primato.


Per la serie A2 arrivano rinforzi prestigiosi: il nazionale Antonio Scilipoti (un fortissimo atleta d’origini siciliane), il barese Michele Carelli, il napoletano Salvatore Vivenzio ed il giovanissimo (ha solo 19 anni) Ferdinando De Giorgi (da Squinzano). Non si vince il campionato ma arriva la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia (eliminati dalla mitica Panini Modena) e si partecipa ai play off promozione essendo giunti in classifica finale al 2º posto dopo il Vianello Pescara. Mancata la 5^ promozione di fila, nella s.s. (1982-1983) sotto la presidenza dell’avvocato Antonio Lupo, viene costituita una società a responsabilità limitata e i Falchi si dotano di un nuovo assetto societario. Vengono ingaggiati: il ligure Paolo Giribaldi (dalla Panini Modena), Nicola Palumbo, molfettese già nella nazionale juniores e Richard Amon californiano originario del Portorico. Vincendo contro squadre del calibro di Catania e Falconara tra il tripudio della tifoseria e le scene di giubilo in una “cantina OZAN” piena ogni sabato sera fino all’inverosimile i Falchi raggiungono la promozione in serie A1! È la prima volta per un club pugliese. Tale piazzamento consente altresì l’accesso ai play off scudetto, eliminati poi dall’Edilcuoghi Sassuolo. La Gazzetta dello Sport e la Rai documentano per la prima volta il miracolo sportivo di Ugento.


Nella stagione 1983-1984, vengono ingaggiati due atleti polacchi (Molenda e Ciaszkewiez), viene confermato il tecnico Zarzycki, giungono Ninci dal Cus Siena e Berselli dalla Panini Modena. Vengono ceduti Amon, Melissano, Nicolazzo e Scilipoti.


I Falchi debuttano in serie A1 il 15 ottobre 1983 contro il forte Casio Milano (che vince 3-0) in una Cantina Ozan dove centinaia di spettatori sono costretti a restare fuori in quanto senza biglietto. Non resta che tornare a casa e sintonizzarsi sulle frequenze di Radio Studio 99, storica radio ugentina che trasmette dalla Torre dell’Orologio in Piazza San Vincenzo. Nel corso del campionato viene esonerato il tecnico e la guida della panchina passa a Nicolazzo. Si retrocede in A2. In quella stagione non mancano i risultati positivi da parte del settore giovanile, le cui squadre approdano alle finali nazionali di categoria. Nella stagione 1984-1985 si abbandona il campo della cantina Ozan ed in attesa dell’ultimazione dei lavori del palazzetto di Torre San Giovanni, si disputano le gare ad Acquarica del Capo. Vanno via De Marinis, Ninci, Vivenzio e Ciaszkewiez, rientra Scilipoti ed arriva il campione argentino Hugo Conte assieme al tecnico, anch’egli argentino, Prof. Enrique Edelstein.


È un’autentica marcia trionfale, un percorso netto verso la serie A1 con tutte le 22 gare vinte (66 set vinti- 13 persi). La squadra partecipa ai play off scudetto e viene eliminata dai Lupi Santa Croce, in Coppa Italia si arriva alla semifinale vs la Panini Modena. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla prima convocazione in Nazionale A di un proprio atleta: Nicola Palumbo si reca in Liguria per un collegiale agli ordini di Silvano Prandi.


Nella s.s. 1985-1986 i migliori risultati di sempre: 6º posto in regular season, final four Coppa Italia (Panini Modena, Tartarini Bologna e Santal Parma) e gara 3 nei quarti di finale play off scudetto contro la Panini Modena.

La vittoria che ad oggi rappresenta il record per una squadra pugliese viene disputata il 26 aprile 1986 presso il Pallone Tensostatico di Torre San Giovanni. Ugento vs Panini Modena 3/1 (15-4; 15-10; 14-16; 15-1). La Panini Modena allenata da Julio Velasco si schiera con: Lucchetta, Cantagalli, Bernardi, Dall’Olio, Quiroga, Bertoli, Martinez; Ghiretti; Di Bernardo; Sacchetti; Il Victor Village Ugento con: Ferdinando De Giorgi; Palumbo; Conte; Giribaldi; Berselli; Todorov; Michele De Giorgi; Manni; Nicolazzo; Romanelli.


La crisi economica e la rinuncia alla A1.


Gli onerosi costi sin allora sostenuti e la mancanza di sponsors adeguati portano alla sofferta ma inevitabile rinuncia alla A1. Ogni tentativo risulta essere vano. Il titolo sportivo è nelle mani del Sindaco di Ugento, il Prof. Antonio Congedi. La Federazione rilascia un’apposita deroga e così, in quella stagione così amara (1986/1987), il Sindaco è anche Presidente della società.


Si riparte dalla C1 con un gruppo di giovani allenati da Camillo Placì.


Dalla C alla B1: andata e ritorno.


L’anno successivo (1987-1988) la guida tecnica viene affidata a Fernando De Siena ma giunge la retrocessione in C2 con 0 punti in classifica. Sono anni in cui si deve ricostruire lavorando sodo con il settore giovanile.


A regalare soddisfazioni ci pensa la squadra under 16 che diviene campione regionale con il record di vittorie (3-0) ed un 8º posto nella classifica nazionale. Tra questi ragazzi si mettono in evidenza molti campioni in erba, tra i quali Mirko Corsano che passa nel 1990 alla Maxicono Parma ed Aldo Carafa.


Nella s.s. 1988/1989 è promozione in C/1 e l’anno successivo 1989/1990 è promozione in B/2.


Il settore giovanile in questi anni “produce” tantissimi atleti promettenti. Con alla guida il compianto Fernando Panico, in cabina di regia Maurizio De Giorgi ed i galatinesi Preste, Patera e Scrimieri nella stagione 1993/1994 si brinda al ritorno nella terza serie nazionale: è promozione in B1! La squadra torna vittoriosa da Palermo e ad attenderla per i festeggiamenti in Piazza Porta San Nicola c’è l’intero paese. Dopo alcune stagioni si retrocede in B/2 ma il sapiente lavoro fatto dai dirigenti con il settore giovanile, da sempre vero fiore all’occhiello del club, consente di resistere dignitosamente. Purtroppo arriva la retrocessione in Serie C e si deve attendere la stagione 2004/2005 e l’inaugurazione del tanto atteso Palazzetto dello Sport per la promozione in Serie B/2.


Dal 2005 al 2012


Nella stagione 2005/2006, si crea un nuovo consiglio direttivo con a capo il compianto imprenditore tavianese Roberto Fasano e l’avv. Francesco Zompì affiancati dal vecchio gruppo dirigente. Arriva la promozione in serie B/1 che premia una vita in giallorosso del tecnico Maurizio De Giorgi. Nella stagione 2006/2007 si disputa un brillante campionato di B1 raggiungendo una tranquilla salvezza.


La stagione successiva (2007-2008) segna la retrocessione della squadra in B2.


Nella stagione agonistica 2008/09, sempre sotto la presidenza dell’avv. Francesco Zompì (e direttore generale l’avv. Giuseppe Del Sole), la squadra occupa costantemente le zone alte della classifica della serie B2, occupandone sovente la vetta. I Falchi vengono eliminati, ai play off promozione, per mano del S. Felice da Nicosia.


Nella stagione 2009/10 dopo aver occupato stabilmente le prime tre posizioni della serie B2, girone H, i giallorossi vedono sfumare la possibilità dei play-off promozione arrivando al quarto posto dopo un finale di campionato sottotono.


L’estate 2010 che segue un cocente finale di stagione dà il via ad una serie di ribaltoni tecnico-societari a partire dal cambio di dirigenza, dopo 5 anni l’avv. Zompì lascia la presidenza, seguito dal vice presidente Dimo, a loro subentrano l’ing. Giacomo Maurizio Maruccia, imprenditore ugentino, con il ruolo di presidente, e, sulla poltrona di vice presidente, la figlia del compianto Avv. Lupo, simbolo della promozione in A1 dei Falchi Ugento, l’avv.ssa Maria Rosaria Lupo, con l’avv. Martino Carluccio nel ruolo di Direttore Sportivo, il resto della società rimane pressoché invariato. Segue al cambiamento societario anche quello alla guida tecnica, affidata all’ex tecnico del C.A.B.V. Bari Volley: Tonino Cavalera. Per quanto riguarda la squadra vengono riconfermati i centrali Marco Serra e Paolo Miraglia, il laterale Pasquale Parisi, e il libero Simone Spennato. I nuovi acquisti sono Graziano Polignino ex palleggiatore del Martina Franca, l’opposto, ed ex leader della squadra vincitrice del torneo di B2 2009/10 ovvero Matera: Jonathan Toma, e il laterale Vincenzo Scalcione arrivato dal Potenza (B1). Il 6+1 base 2010/11 si presenta quindi così: Polignino (P), Toma (O), Serra (C), Miraglia (C), Parisi (S), Scalcione (S), Spennato (L). Cavalera allenatore. In questo campionato ad Ugento torna il grande pubblico, la città si innamora nuovamente della pallavolo, merito di prestazioni straordinarie della squadra che esalta i presenti alle partite, sia in casa che in trasferta. Si torna a vincere un campionato nazionale e per le strade di Ugento e in P.zza Italia (punto di ritrovo dei tifosi giallorossi) è festa grande. Nella stagione 2011/2012 i Falchi Ugento disputano il campionato nazionale di pallavolo di serie B1/M, conquistando un brillante quarto posto finale.


Oggi.


Nell’estate del 2012 la Pallavolo Falchi Ugento si unisce in consorzio ad altre due realtà pallavolistiche del Sud Salento: Virtus Taviano e Gap Volley Acquarica/Presicce. Rinuncia a disputare il campionato di B1 per il secondo anno consecutivo e insieme al Taviano del presidente Andrea Cacciatore scende in campo per disputare il campionato di B2 girone G.

La squadra composta per lo più da atleti ugentini o pallavolisticamente cresciuti nel vivaio ugentino è composta dal capitano Pierri, Cesari, Mastropasqua, Nicolazzo, Miraglia, Serra, Spennato, Scalcione, Anselmo, Congedi, Romano, Del Vecchio.


Inizia adesso un altro grande viaggio verso il traguardo del 40° anniversario. Se si crede in un progetto, se ci si fida di chi con te lavora per la buona riuscita di questo, se qualsiasi risultato positivo o negativo ne venga fuori riesce a muovere qualcosa dentro, se il solo pensarne emoziona, se si contribuisce per renderlo possibile e migliore, allora possiamo dirci soddisfatti, possiamo dire che anche noi facciamo parte di questa grande storia.


Auguri Falchi di ieri, di oggi e di domani, perchè una cosa è certa questa grande storia avrà sempre un domani! 39 mila volte grazie a tutti!


Luciano Basile


Casarano

Coppa Italia, prima sconfitta stagionale per il Casarano. Ora testa al Campionato

Si interrompe a Martina la striscia positiva dei rossoazzurri. La Coppa Italia non da sbocchi alla promozione e, a lungo andare, rischia di essere dannosa per la cosa in campionato

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MARTINA-CASARANO 1-0

Rete: 4′ Resouf, (M)

Note: espulso al 50′ Pinto (C)

Si ferma in Valle d’Itria la striscia positiva di risultati senza sconfitte in questa stagione per il Casarano.

Come spesso accaduto in campionato, la squadra di mister Laterza regala”ad inizio gara una rete agli avversari, ma stavolta non si realizza poi la necessaria rimonta.

Così i rossoazzurri abbandonano il percorso di Coppa Italia ai sedicesimi, mentre il Martina di mister Pizzulli gongola in attesa di affrontare negli ottavi (con andata e ritorno) la Scafatese.

Ne derivano alcune riflessioni o quesiti che dir si voglia.

Pur costituendo un prestigioso titolo, ma senza sbocchi alla risalita di categoria, sarebbe convenuto per il Casarano continuare a sobbarcarsi tali impegni infrasettimanali, allorquando Nocerina, Virtus Francavilla, Andria, Gravina, Palmese, avversarie di testa in campionato, se ne sono sbarazzate?

Anche con una panchina lunga, al netto degli infortuni o squalifiche dietro l’angolo, non conviene destinare forze fisiche e mentali all’impegno nel progetto primario?

Almeno così lascia intendere mister Laterza nelle dichiarazioni post-gara: “Non è un bene uscire da questa Coppa, ma è chiaro che in questo punto della stagione, se dobbiamo fare delle scelte, cerchiamo di preservare giocatori per la prossima di campionato”.

Domenica, difficile trasferta a Manfredonia, con l’imperativo di conservare il posto di capolista tanto faticato.

Nella foto in alto, Martina e Casarano (in maglia gialla) a centrocampo.

Giuseppe Lagna

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Casarano

Derby e aggancio in vetta, festa al “Capozza”

Dopo 96 anni anni si è rigiocata Casarano – Ugento. Spalti gremiti e bella partita vinta dai rossoazzurri che raggiungono la Nocerina al primo posto (anche se i campani hanno una differenza reti migliore)

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CASARANO-UGENTO 2-1

Reti: pt 9′ Ancora (U); st 31′ rig. Loiodice (C), 39′ Opoola

Una di quelle partite che farebbero avvicinare al calcio anche i più riottosi.

Due squadre in rappresentanza di due cittadine del basso Salento, distanti meno di dieci chilometri, ma il cui primo e ultimo incontro risaliva a 96 anni fa.

Per l’occasione a trecento ugentini viene decretato il permesso di accedere al settore ospiti di un Capozza quasi sold-out, in una serata freddina con leggera foschia.

Spettacolo sugli spalti con cori di incitamento d’ambo le parti, ma anche sul terreno di gioco, dove i calciatori rossoazzurri e giallorossi
non si risparmiano.

Passa per prima l’Ugento, deciso a fare lo sgambetto ai blasonati avversari, ma poi, rimasto in dieci uomini per espulsione di uno dei suoi per gioco pericoloso, affonda su rigore del fantasista Loiodice e colpo di testa di Opoola, che festeggia così il suo compleanno.

Applausi per tutti al termine dell’incontro, mentre giocatori, tecnici e presidente Filograna vanno a raccogliere l’entusiasmo dell’instancabile curva Nord.

Salutate la capolista” azzarda qualcuno in tribuna centrale, anche se secondi alla Nocerina per differenza reti.

Ma in sala stampa mister Laterza commenta saggiamente: “Godiamoci questo momento e rimaniamo con i piedi per terra; la stagione è lunga, la concorrenza è di alto livello, ci sarà da sudare“.

Intanto, mercoledì incombe l’andata dei sedicesimi a Martina Franca, per una Coppa Italia ritenuta inutile a fini di salto di categoria, ma comunque un titolo pregevole.

Giuseppe Lagna

* Nella foto in alto il gol di Opoola. In basso la formazione iniziale del Casarano e l’entusiasmo dei tifosi del Casarano

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Attualità

Ginnastica Artistica, la stagione salentina parte da Galatina

con la partecipazione di 106 giovanissime atlete che con i loro movimenti daranno vita a uno spettacolo sportivo di alta levatura…

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A Galatina, prende il via, domenica 17 novembre, la stagione della Ginnastica Artistica Salentina. In pedana, per la prima prova, 106 giovani atlete.

Si svolgerà presso il Palasport di Galatina, la prima prova GAF del Comitato Provinciale Centro Sportivo Italiano di Lecce, organizzata dall’ASD Zen Shin Palestra del maestro Antonio Buono. 

Attese, in pedana, 106 atlete provenienti da 5 Associazioni affiliate: A.S.D. Delfino, Asd  Zen Shin, A.S.D. Dragonfly Lecce, Asd Polisportiva Meraki, Asd Gynnika Sport. 

Per le società salentine, questo rappresenta il primo banco di prova stagionale delle complessive 3 gare previste del campionato provinciale CSI, fino al prossimo aprile 2025, che porterà l’intero movimento alla Finale Nazionale a Lignano Sabbiadoro (UD) dal 01/06/2025 all’11/06/2025.

«Si tratta di una bellissima iniziativa, voluta fortemente da Antonio Buono dell’A.S.D. Zen Shin e dal suo staff con la partecipazione di 106 giovanissime atlete che con i loro movimenti daranno vita a uno spettacolo sportivo di alta levatura. Con questo evento, il CSI Lecce dimostra ancora una volta di essere il fulcro di iniziative sportive di caratura regionale, che danno lustro alla nostra intera Provincia», ha dichiarato la Presidente del CSI Lecce Sabina Tondo.

Esordio nello staff del Comitato Provinciale della nuova guida della Commissione Provinciale di Artistica Alessandra Occhilupo che ha curato il regolamento di gara e portato competenza ed efficace organizzazione nella preparazione dell’evento. La gara avrà inizio alle ore 10 e si concluderà intorno alle 16:30 con la partecipazione del Vice Presidente Nazionale CSI Marco Calogiuri.

La manifestazione sportiva, valevole anche come prova regionale del circuito CSI Puglia e 1° trofeo interregionale open, vede il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Galatina, della delegazione Coni di Lecce e si pone l’obiettivo di sostenere le attività in favore della Bimbulanza.  

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