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Casarano

Frenata al “Capozza”

Pari interno col Barletta. Il Casarano non riesce a mettere al sicuro il vantaggio e si fanno raggiungere da un tiro sporco in mischia. Vano il forcing finale

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CASARANO-BARLETTA 1-1


RETI: 33′ pt Gambino (C), 24′ st Silvestri (B)


Come accaduto altre volte, il Casarano incappa nella maledizione della cosiddetta “zona Cesarini” o, comunque, del secondo tempo della partita.


Anche contro un inesistente Barletta, ma con il portiere in spolvero da miracoli, gli uomini di mister Laterza non riescono a mettere in ghiaccio il vantaggio e si fanno raggiungere da un tiro sporco in mischia.


Nulla da rimproverare ai Rossoazzurri, protagonisti di un autentico assedio all’area avversaria, davanti al proprio pubblico accorso in massa al Capozza, che non ha lesinato applausi e cori, oltre ad una spettacolare coreografia in curva nord.


Ciononostante il Casarano occupa sempre la seconda posizione a tre punti dall’Altamura, fermato in casa dalla Paganese, ma raggiunto dal Nardó vittorioso contro la Gelbison.

Brutta nota da citare la gragnuola di bombe-carta fatte esplodere lungo tutto l’arco dell’incontro dai tifosi barlettani in curva sud, che ha causato due interruzioni, la prima per soccorrere il portiere di casa Pucci, rimasto intontito, e la seconda per diffondere un annuncio di eventuale sospensione della gara, non accaduta.


Domenica trasferta insidiosa in quel di Matera, che ora insegue a soli tre punti in compagnia del Martina.


Giuseppe Lagna



Attualità

Ospedale di Casarano “dimenticato”: i sindaci scrivono a Bari

Richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti del “Ferrari”

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I sindaci di Ruffano, Casarano, Collepasso, Matino, Melissano, Racale, Supersano, Taurisano ed Ugento hanno indirizzato una richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti dell’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo spiega: “Si tratta del primo passo formale in risposta alle dichiarazioni divergenti e preoccupanti rilasciate dall’assessore Piemontese in questi giorni. Affermazioni che lasciano intendere un rinnovato disinteresse delle istituzioni per le sorti dell’ospedale di Casarano, dimenticato anche nell’ultima programmazione di rimodulazione dell’edilizia sanitaria pugliese.

Antonio Cavallo


Auspichiamo la convocazione di un incontro immediato. Urgente come urgente è la “questione Ferrari”, quella di un nosocomio sempre più abbandonato alla sua sorte. Il “Ferrari” vive ormai da tempo un mix di disservizi, assenza di tutele e disagi, tanto per l’utenza quanto per il personale, ridotto ai minimi termini e costretto a barcamenarsi per far fronte alle occorrenze professionali
(NdR, appena pochi fa l’ultima lettera alla Redazione sui disagi accusati da un paziente in pronto soccorso).
Chiediamo chiarezza, collaborazione e soprattutto ascolto. Non siamo portavoce di un bisogno politico, ma di una esigenza primaria di comunità.
Per questo continueremo strenuamente a portare avanti questa lotta istituzionale apartitica, che ci vede fortemente uniti per lo scopo oltre ogni apparentamento e colore”.

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Casarano

Calcio: Casarano – Martina senza tifosi ospiti

Il Prefetto di Lecce, Natalino Manno ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò

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Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha ravvisato il concreto pericolo di azioni violente da parte delle tifoserie delle squadre di Casarano e Martina Franca, analogamente a quanto avvenuto in occasione di altri incontri, attesa la sussistenza di una grande rivalità che le vede contrapposte da tempo.

Non potendo escludere che si possano verificare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione dell’incontro che si disputerà domenica 19 gennaio allo stadio “G. Capozza” di Casarano, ha chiesto al Prefetto di Lecce di valutare, quale misura preventiva, l’adozione del provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e ai residenti nella città di Nardò.

Ravvisata, pertanto, la necessità e l’urgenza di adottare le necessarie misure finalizzate ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione della predetta gara sportiva, il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, in aderenza alle osservazioni del Comitato, e su concorde parere del Questore, con apposito provvedimento, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò.

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Attualità

“A casa senza essere visitato dopo oltre 4 ore in Pronto Soccorso”

La denuncia di un nostro lettore sulla sua esperienza nell’ospedale di Casarano

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Riceviamo e pubblichiamo.

di Nicola Negro

Con la presente voglio segnalare una vicenda di malasanità, dal pronto soccorso dell’ospedale di Casarano “Francesco Ferrari”.

Ieri mattina, intorno alle ore 11.20 /11.30, mi sono presentato al suddetto pronto soccorso accusando un forte dolore alla spalla destra, per uno strappo muscolare molto forte, avuto domenica mattina.

Al momento di compilare la cartella d’ingresso mi è stato detto che era presente solo un dottore che poteva visitarmi, ma che dalla radiografia non si sarebbe visto niente.

Mi hanno chiesto se avrei voluto aspettare, visto che non si poteva procedere subito. Ho accettato.

Dopo tre ore ho chiesto se c’era da attendere ancora molto o se potevano farmi una ECO. Mi hanno risposto: “Vediamo”, ma niente ecografia.

Ho atteso ancora, dopo un’altra ora richiedo informazioni, dicendo che nn posso più aspettare. Risposta: “Riferisco al dottore”.

Aspetto ancora una mezz’ora, richiamo e chiedo se dovevo firmare qualche documento per andare via: mi hanno richiesto il nome e cognome, l’ho dato e mi hanno mandato via. Senza visitarmi.

Questo è il sistema sanitario che la sinistra ci ha imposto per poter risparmiare sulla sanità. Chiudendo ospedali, pronto soccorso, togliendo dottori, e facendo in modo che nn ci possiamo più curare.

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