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Gallipoli

Gallipoli, Barba: “Caro D’Odorico, meglio vedovi che schiavi dell’amor…”

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L’Onorevole Vincenzo Barba, già presidente del Gallipoli Calcio, scrive all’attuale massimo dirigente del Club ionico. “Caro Presidente D’Odorico, mi ero ripromesso di non rispondere alle provocazioni che hai lanciato nei miei confronti e nei confronti dell’intera comunità gallipolina da tutte le emittenti del Salento, dalle quali, la scorsa settimana, sproloquiavi a reti unificate. Volevo aspettare, per responsabilità e amore verso Gallipoli e il Gallipoli, l’esito della partita con il Grosseto per evitare, con le tue polemiche, di essere d’intralcio al lavoro del nostro amico Giuseppe Giannini, persona che stimo immensamente e che io  portai  in riva allo Jonio insieme al Direttore Gino Dimitri per raggiungere il fantastico traguardo della Serie B. Un traguardo che abbiamo raggiunto a seguito di una programmazione altamente manageriale e con tantissima serietà comportamentale. Dicevo: volevo aspettare l’esito della gara per tornare a dirti quello che penso di te. Ma anche in questo ennesimo guaio sei stato, al solito, più veloce di tutti a precederci, meritando, almeno in questo, sicuramente il primo premio.


Adesso, però, non posso più tacere e devo dirti pubblicamente ciò che è giusto tu sappia. Quando l’estate scorsa siete venuti, tu ed il tuo amico Fioretti, implorandomi di vendere il Gallipoli, vi ho spiegato per filo e per segno qual’era la realtà dei fatti: Gallipoli non era una città di dieci milioni di abitanti come Tokio; il nostro stadio comunale non era il Marcanà o l’Old Trafford; gli incassi per la vendita dei biglietti non erano quelli del Napoli o della Roma; il merchandising che gravita intorno alla nostra squadra è leggermente inferiore a quello dell’Inter, del Milan e della Juventus; gli sponsor che ci coadiuvano non sono quelli che fanno la fila per scrivere il loro nome sulle maglie del Real Madrid o del Chelsea; il bilancio dell’Amministrazione Comunale di Gallipoli non è quello di Parigi o di New York e le pochissime risorse a disposizione devono essere destinate dapprima ai problemi sociali della quotidianità e solo in maniera residuale, quando ne restano, al pallone e al divertimento. Insomma, caro signor D’Odorico, di cosa ti lamenti? Di cosa non eri a conoscenza? Cosa non ti era chiaro quando sei venuto nel mio studio? Pensi forse che il sottoscritto ha conseguito una promozione dietro l’altra ricevendo prebende dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune? Pensi forse che i nostri successi fossero figli delle munifiche elargizioni di mega-sponsor e maxi-partner?

Se siamo arrivati dove siamo arrivati lo dobbiamo esclusivamente alle nostre forze, alle nostre capacità, al nostro duro lavoro, al nostro entusiasmo e, certamente non da ultimo, alle nostre tasche. La differenza tra me e te sai qual’è? Che mentre tu cerchi solo e soltanto applausi e notorietà e fai il giro delle televisioni, io rifuggivo dagli applausi e dicevo alle persone: “Non tenete le mani in alto, direzione cielo, per tributarmi standing ovation, ma abbassatele verso terra, direzione tasche, e contribuite al bene del Gallipoli”. Come è andata a finire lo sapete tutti. Quanto a te, caro D’Odorico, ed è l’ultima volta che lo dico: quando pensi di onorare il tuo debito nei miei confronti? Quando immagini di scucire la tasca per pagarmi il dovuto? Io, ad oggi, ripeto, non ho ricevuto un solo euro. Ti sfido pubblicamente a provare il contrario e non soltanto a ciarlare invano. Altro che vai in giro dicendo di aver già pagato la cifra esorbitante che supera il milione e mezzo. Ma milione e mezzo di che? Di vecchie lire o di dollari? E se di dollari, di dollari statunitensi o dollari canadesi? Per favore cerchiamo di essere seri!!! Il messaggio che ti ripeto é sempre lo stesso: onora gli impegni presi e sottoscritti con me e con il resto del territorio, fai il bravo e poi, se puoi, decidi come vuoi. Certamente non verseremo lacrime di coccodrillo dal momento che qui da noi c’è gente seria che, in qualsiasi momento, può prendere in mano la situazione e portare a termine la missione, dopo, però, l’obbligatorio ed indispensabile pagamento da parte tua delle più svariate situazioni contabili. Quanto innanzi nella consapevolezza che è meglio essere vedovi, caro D’Odorico, che schiavi dell’amor”.


Cronaca

Telecamere incastrano incendiario. Denunciato per incendio doloso e boschivo

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui….

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CONTROLLI A TUTTO CAMPO CONTRO I PIROMANI: LE TELECAMERE INCASTRANO INCENDIARIO DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI

Dopo accertamenti effettuati sul campo con l’ ausilio delle telecamere, i Carabinieri Forestali di Gallipoli sono pervenuti all’ identificazione del presunto autore dell’ incendio sviluppatosi il 27 luglio scorso in contrada Bernardini in agro di Nardò, deferendolo, in stato di libertà, alla Procura di Lecce.

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui.

Condotto in caserma per ulteriori accertamenti, l’agricoltore ha ammesso, davanti ai Militari ed assistito da un difensore, di essere l’autore anche di un altro incendio, che aveva interessato la vegetazione boschiva a macchia mediterranea, in data 9 luglio, con un’ estensione ancora maggiore (25 ettari totali, di cui 13 di bosco e 12 di terreni seminativi e uliveti).

Pertanto, al soggetto sono stati attribuiti sia il reato di incendio doloso di vegetazione, sia di quello di incendio boschivo, per l’ ipotesi del rogo di macchia mediterranea.

Dall’ inizio della stagione estiva una persona è stata tratta in arresto a Racale, mentre altre 4 sono state denunciate, “a piede libero”, in diverse zone della provincia di Lecce.

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Castrignano del Capo

Intimidazioni, estorsioni, minacce, ricatti: quattro arresti della Polizia

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene…

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GALLIPOLI: CONTRASTO PER LA GESTIONE DEL BOX DEL MERCATO ITTICO: 4 ARRESTI

La Polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura di Lecce, a carico di 4 persone di Gallipoli tutte legate da un rapporto familiare.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Gallipoli hanno accertato che gli arrestati hanno tenuto condotte gravemente intimidatorie nei confronti di 3 persone, sempre del posto, per farsi consegnare la somma di 100.000 euro ed un locale nella disponibilità di uno di questi ultimi.

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene demaniale formato dai nr. 8 box in muratura, presenti nell’area del mercato ittico di Gallipoli, dopo aver riscontrato e documentato per anni reiterate e svariate violazioni di carattere penale, amministrativo e sanitario.

Le minacce, che hanno riguardato anche minori, hanno avuto un’escalation di violenza, tanto da culminare con l’incendio di un mezzo utilizzato per fini commerciali ed intestato proprio ad una delle vittime della tentata estorsione.

Tutti questi episodi hanno fatto registrare, nel giro di pochi giorni, un crescente livello di pericolosità sociale dei soggetti coinvolti. 

Per tale motivo, i ritmi delle indagini da parte degli investigatori della Polizia sono stati serrati e certosini tanto da raggiungere in breve tempo determinanti risultati operativi. 

L’A.G. ha disposto la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne e del 54enne e la misura degli arresti domiciliari a carico delle due ulteriori componenti familiari, per aver incitato i propri familiari a tenere la condotta minatoria ed a pretendere la somma di denaro richiesta, oltre a proferire anche loro frasi minatorie. 

Le operazioni di esecuzione dell’ordinanza svoltesi nei confronti del 54enne hanno visto il fattivo contribuito della Guardia di Finanza.

Infatti, i poliziotti, non potendo raggiungere in piena notte uno degli indagati, che al momento dell’esecuzione era imbarcato su un peschereccio nelle acque di Santa Maria di Leuca, grazie all’impiego di personale e di un mezzo navale della Guardia di Finanza, disposto d’urgenza e per indifferibili esigenze di polizia giudiziaria sono stati trasbordati sul natante e così hanno potuto raggiungere il peschereccio e assicurare alla giustizia il 54enne del posto destinatario di misura di custodia cautelare in carcere. 

All’operazione di polizia è stato dato il nome di “mercato libero” per un duplice motivo: “libero” perché fino a qualche settimana fa nell’area mercatale vi era la percezione di poter essere slegati dal rispetto ogni tipo di regola e “libero” perché dopo le recenti attività di polizia e dopo l’esecuzione di questa notte delle ordinanze di custodia cautelare si è ripristinato quel livello di legalità e percezione della sicurezza, fondamentale per un ordinato vivere civile. 

 

Il video dell’operazione di Polizia

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Dai Comuni

Parità di genere: presentato a Gallipoli il progetto MAAT

Finanziato dall’avviso FUTURA promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, parte un percorso di sensibilizzazione sul tema che muoverà i passi da un monitoraggio sugli eventi senza presenza di donne nei panel

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Si è svolta ieri, 13 agosto, a Gallipoli, la conferenza stampa di presentazione del progetto MAAT, ideato da Emys ETS e finanziato dall’avviso FUTURA promosso dal Consiglio Regionale della Puglia.

Anna Toma, avvocata, presidente del consiglio comunale di Racale e della Commissione Provinciale alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce, ha illustrato come delegata di Emys le finalità del progetto: “Obiettivo generale di MAAT sarà quello di effettuare un monitoraggio sugli eventi culturali, istituzionali, politici, le attività formative e di carattere seminariale che hanno avuto luogo nei comuni della provincia di Lecce, con la finalità di constatare quali e quanti eventi si sono caratterizzati per una mancata rappresentazione delle donne all’interno dei panel. I dati raccolti saranno restituiti attraverso un report che sarà presentato nel corso di un convegno finale che si svolgerà nel mese di novembre 2024”.

Nello staff anche Martina Quintana, giovane socia di Emys:
“A dieci mesi dalla sottoscrizione del protocollo “No Woman No panel” tra Rai, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Lecce, sarà interessante verificare, attraverso il contributo dei cittadini e delle cittadine della provincia – che saranno coinvolte attraverso una call -, quali e quanti eventi non abbiano rispettato tale protocollo e più in generale in criterio dell’equa rappresentanza di genere”.

Presente anche Roberto Molentino per Pari, associazione partner del progetto:
Per noi di Pari è un vero privilegio essere partner di questo progetto, che sposa perfettamente gli scopi sociali della nostra associazione. Ho accettato con entusiasmo la proposta di far parte del gruppo di lavoro che effettuerà il monitoraggio e produrrà il report”.

Si potrà partecipare alla call inviando una segnalazione a progettomaat@gmail.com o mandare un messaggio WhatsApp al numero 349/3731562 entro il 30 settembre 2024.

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