Sport
Il Club Scherma Lecce sul gradino più alto del podio
Finalmente giunge il primo posto stagionale per il Club Scherma Lecce. Lo scorso weekend a Foggia – durante la Prima Prova di Qualificazione Interregionale di Spada – Chiara
Finalmente giunge il primo posto stagionale per il Club Scherma Lecce. Lo scorso weekend a Foggia – durante la Prima Prova di Qualificazione Interregionale di Spada – Chiara Spedicato è riuscita a scalare il gradino più alto del podio, conseguendo così il pass per la Prima Prova Nazionale Assoluti in programma il prossimo gennaio a Ravenna, dove si confronteranno i migliori schermidori del panorama italiano. Prestazione eccellente per la Spedicato, la quale – dopo aver trascorso un periodo lontano dalle pedane – è tornata ad essere protagonista assoluta nello scenario della scherma pugliese, vincendo in finale con la esordiente – ma tanto temuta – Miriana Morciano (Lame Azzurre Brindisi); quest’ultima peraltro, era riuscita a portarsi momentaneamente in vantaggio (4-1), proponendo in pedana grande carattere e grinta. Poi, l’esperienza dell’atleta portacolori del Club Scherma Lecce, ha avuto il sopravvento e, con calma e soprattutto grazie ad una raffinata tecnica, ha iniziato una rimonta, costringendo l’avversaria a subire il punteggio finale di 13-10 in favore della Spedicato. Torna a sorridere, anche la presidente del Club Scherma Lecce, Sari Greco: «Sono contentissima per Chiara, perché la ripaga dell’impegno e del lavoro svolto in Sala d’Armi, con serietà e soprattutto costanza – spiega la presidente Greco – Questo risultato, è il giusto premio per una giovane ragazza che, con serietà e soprattutto modestia, ha ripreso il suo cammino di crescita schermistica che oggi la vede, non solo vincitrice della gara ma anche aspirante istruttrice. Sono anche contenta perché questa vittoria ripaga il lavoro del maestro Alessandro Rubino al quale rinnovo tutta la mia stima e gratitudine per il lavoro che quotidianamente svolge in silenzio, perché è una persona di poche parole, soprattutto a bordo pedana: la fiducia che ripone nei suoi allievi è lodevole ed importantissima come momento di crescita sportiva ed umana».
Nella Spada Maschile, bella gara offerta da Marco Marra (giunto 18esimo) il quale è approdato al primo turno della diretta, dopo un eccellente girone caratterizzato da quattro vittorie; poi, nell’assalto decisivo per i sedici, la concentrazione che lo aveva portato subito in vantaggio fino al parziale di 5 a 2, ha improvvisamente ceduto il passo ad un blackout che lo ha costretto a cedere le armi al cospetto di De Candia per 15 a 12. Grande carattere sfoderato da Marco Massari, che dopo aver superato il girone, ha vinto una spettacolare diretta con il più esperto Roberto Lippolis, chiudendo la gara con un decoroso 28esimo piazzamento. Infine, buona anche la prova di Giulio Montesardo, giunto 31esimo, che nulla ha potuto nella diretta contro Iodice, il quale vanta sicuramente maggiore esperienza in pedana; mentre è terminata prematuramente l’avventura per Nico Brindisino, costretto ad uscire di scena durante il girone.
Appuntamenti
Ugento: nasce il Lecce Club “Saverio Sticchi Damiani”
In contemporanea il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di Giambattista “Titta” Viva, scomparso nell’agosto scorso
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Un Lecce Club dedicato al presidente Saverio Sticchi Damiani.
L’inaugurazione questa sera, alle ore 18,30, presso la sede di Ugento Giallorossa in via capitano Ugo Giannuzzi 85.
Oltre al presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, saranno presenti: Paolo Pagliaro, editore di TeleRama, media partner dell’Unione sportiva Lecce; Antonio Ricciardi, presidente F.I.S.S.C. (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio) e presidente di Salento Giallorosso; Giovanni Apollonio, delegato SLO dell’US Lecce; Donato Provenzano, Stadium Manager dell’US Lecce.
La nascita del Lecce Club ad Ugento, resa possibile dalle volontà del Club Ugento Giallorossa, rafforzerà il legame tra Lecce ed Ugento.
Contestualmente all’inaugurazione del Lecce Club, il già attivo Club Ugento Giallorossa verrà intitolato alla memoria di Giambattista “Titta” Viva, ex calciatore del Lecce e importante personalità calcistica locale.
La titolazione del club a Titta Viva si propone di essere un tributo al valore sportivo ed umano di un uomo in grado di segnare profondamente la comunità, scomparso nell’agosto scorso.
Un evento in cui lo sport e l’amore per i colori della maglia giallorossa lasceranno l’impronta nella storia locale, grazie alla presenza di tanti ospiti ed al calore dei tifosi.
Sefora Cucci
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Casarano
Pari a Francavilla e Nocerina in arrivo. Domenica sarà decisiva per il Casarano?
Rocambolesco 2-2 a Francavilla. Andria e Martina lontane cinque punti, resta a due passi soltanto la squadra campana attesi al Capozza per il big match
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VIRTUS FRANCAVILLA-CASARANO 2-2
Reti: pt 9′ Allegrini (VF), 37′ Malcore (C), 47′ Gjonaj (VF); st 23′ Malcore
L’esodo dei cinquecento tifosi casaranesi bardati di rossoazzurro, bambini compresi, nonostante il pareggio dei propri beniamini, si conclude ugualmente con il saluto alla squadra, fatto di applausi, sciarpate e l’ormai consueto coro sulle note di “Amarti ancora”.
Era partito lezioso l’undici di mister Di Bari, nella formazione consueta iniziale con l’unica defezione di capitan Legittimo: una sorta di fase di studio, ma pagata cara sotto forma di una rete subita già al nono minuto.
Alla veemente partenza degli Imperiali gradualmente si opponeva, man mano che passavano i minuti, il Casarano dei Loiodice e Malcore.
Solo che, ottenuto il pari, ecco ancora una gaffe difensiva all’ultimo minuto di recupero del primo tempo.
Tutt’altra storia nella ripresa con il 2 a 2 sempre di Malcore e almeno tre altre occasioni sfumate per portare a casa i tre punti.
Il tecnico delle Serpi in sala stampa nel post-gara vede il bicchiere mezzo pieno e dichiara: «C’è da stare sereni, siamo ancora in vetta e al decimo risultato utile consecutivo».
In conclusione, con Andria e Martina lontane ora cinque punti, resta a due passi soltanto la Nocerina, a testimoniare una certa scrematura nel gruppo di testa.
Non rimane altro che attendere domenica prossima e riempire come non mai il Capozza, per il big-match contro i “molossi” campani, incontro che ha tutto il crisma di una vera e propria disfida.
Giuseppe Lagna
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Casarano
Prove di fuga, Casarano a +4
A dieci partite dalla fine i Rossoazzurri staccano trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria. Domenica prossima si va a Francavilla
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CASARANO-MATERA 5-0
Reti: pt 1′ Caiazzo, 22′ Ferrara; st 2′ Malcore, 12′ Loiodice (rig.), 37′ Caiazzo
Complice il pareggio del Gravina contro la Nocerina, il Casarano è ora al comando con quattro punti di distacco sul trio composto da Nocerina, Martina e Fidelis Andria.
Certo il cammino delle Serpi rossoazzurre, dall’arrivo in panchina di mister Vito Di Bari, è diventato un caterpillar, lo dimostrano le stesse cifre: in nove incontri disputati lo “score” è di sette vittorie e due pareggi, per un totale di ventitre punti incamerati su ventisette disponibili.
La penosa sconfitta al “Degli Ulivi” dall’arrendevole prestazione ormai è un lontano ricordo, oggi la squadra è come trasformata nella mentalità propositiva e vincente, con la quale scende in campo.
In particolare, ieri gli uomini del tecnico barese hanno affrontato il Matera con manovre rapide e in profondità, pur su un terreno pesante e scivoloso.
Non c’è stata storia, perché il Casarano ha surclassato i lucani, concedendo soltanto un paio di tiri pericolosi.
Il Capozza, divenuto sempre più gremito, anche con il tempo incerto, si gode finalmente lo spettacolo lungamente atteso con frequenti applausi.
La curva Nord poi saluta la capolista con il coro “Amarti ancora, non ci ferma niente, oggi come allora perdutamente”.
In sala stampa circola aria di soddisfazione, ma
mister Di Bari invita gli astanti a mantenere i piedi per terra, perché mancano ancora dieci giornate.
Uscendo l’attempato cronista mormora “fusse ca fusse la volta bona” del compianto Nino Manfredi e si avvia verso l’auto.
Domenica prossima si va a Francavilla Fontana e poi la Nocerina al Capozza: c’è tanto ancora da combattere.
Giuseppe Lagna
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