Otranto
La Motorsport Scorrano inizia a correre
L’Asd festeggia la nascita della propria scuderia al debutto con sei equipaggi al Rally Città di Casarano
Ecco la neonata scuderia automobilistica MSS Motorsport al debutto proprio in occasione del 26° Rally Città di Casarano (CLICCA QUI).
Parte da Scorrano l’attività della nuova scuderia automobilistica , presentata nella settimana scorsa nel sede comunale.
Oltre 50 tra piloti, soci e simpatizzanti hanno festeggiato l’avvio di questa avventura.
A fare da spalla alla presentazione l’Agenzia Generali di Maglie dell’agente Francesco Angelelli, che supporterà la scuderia insieme a Ottica Spagnoletti, Sps servizi per l’impresa, Silvestro Amato Agente di zona R. G. Mondo Freezer e Tenuta Montenari.
MSS Motorsport, questo è il nome della neonata scuderia salentina, che in questi giorni ha ottenuto il rilascio della licenza Aci Sport numero 453899, è di fatto una costola, ovvero un settore di attività, della ASD Motorsport Scorrano, capitanata da Santino Siciliano. L’ associazione sportiva nasce nel 1987 con lo scopo di organizzare eventi motoristici, supportare piloti impegnati nelle gare e promuovere corsi di guida sicura e sportivi. Nel 2019, su sollecitazione di diversi soci, arriva la decisione del direttivo di dare vita alla Scuderia, che offrirà un forte supporto ai soci piloti.
La scuderia coinvolgerà i tesserati già appartenenti alla Motorsport Scorrano, i soci della Media Sport Salento ed altri amici che vorranno sposare il modo di vivere le corse dell’associazione scorranese. I soci piloti usufruiranno di alcuni servizi ottimizzati per le loro esigenze: gestione iscrizione, gestione sponsor , aggiornamento e consulenza tecnica, aggiornamento e consulenza regolamenti gestione visibilità mediatica, pubbliche relazioni, convenzione con negozi e produttori, tecnici specializzati, noleggiatori, fotografi, consulenza assicurativa convenzionata e gestione test.
Sono 6 gli equipaggi della Motorsport Scorrano che parteciperanno, nel prossimo weekend, al rally Città di Casarano: Alessio De Santis – Marco Lepore su Renault Clio R3C di Ferrara Motors; Francesco Giangreco – Daniele Nicola Pelagalli Peugeot 106 Maxi di IM Promotorsport; Stefano Mergola – Giovanni Tasco su Peugetot 106 s16 di Gibi Racing Team; Antonio Passaseo – Simone Bello su Citroen C2 R2B di Trodella Racing; Donato Vitali – Roberto De Maggi su Peugeot 106 s16 di Max Racing e Santo Siciliano – Vincenzo Forte su Renault Clio di Ferrara Motors.
Gli altri soci piloti sono: Sergio Pepe, Lorenzo Filoni, Michele Caputo, Giovanni De Giuseppe, Rocco Armando Leone, Luca Borgia, Antonio Russo, Salvatore Casarano, Gianni Conte, Matteo Caputo, Monica D’ Innocente e Michele Martinelli, che quest’anno ha già corso una gara di Formula Challenge con la sua storica A112 gruppo 2 a Torricella.
“Sono felicissimo di avviare questo nuovo progetto”, ha commentato il presidente del sodalizio scorranese Santo Siciliano, “il nostro obiettivo è quello di coprire il Motorsport a 360°. Ricordo che gestiamo una Scuola di Pilotaggio qui nel Salento, diretta dall’istruttore di Secondo Livello Aci Sport Sergio Pepe, organizziamo corsi di guida sicura e corsi di guida sportiva, corsi prima licenza e per navigatori; siamo organizzatori Aci Sport di grado B e stiamo preparando un maxi slalom lungo la litoranea Porto Badisco – Santa Cesarea Terme (utilizzando una porzione della Prova Speciale dal Rally del Salento); gestiamo, tramite il socio Enrico Cerfeda, ideatore dell’erede della Delta “Evolutione GT”, una pagina su face book, “Automotive in Salento”, che racconta tutto quello che succede nel mondo dell’automobile e del motorsport qui nel Salento”.
Infine, Asd Motorsport Scorrano in questi giorni ha ottenuto un altro risultato importante, quello di avviare e sostenere il primo Campionato Sociale per Piloti – AC Lecce. “Ci siamo impegnati al massimo trovando la location più appropriata”, aggiunge il presidente della Motorsport, “realizzando una classifica di tutti i piloti che hanno partecipato alle gare salentine e preparando un’eccellente cerimonia di premiazione presso Autosat Spa di Surbo. Il presidente ed il direttivo di Ac Lecce hanno premiato con trofei, coppe e targhe i numerosi piloti ed autorità presenti. Mi auguro”, conclude Sicviliano, “che il nostro lavoro sia servito affinché questa premiazione continui ancora e con sempre più maggiori fasti negli anni futuri”.
Appuntamenti
Otranto Mistery Tour di fine anno
Doppio appuntamento, 28 e 30 dicembre tra leggende, aneddoti e personaggi misteriosi
Otranto Culture Aps, come ogni anno, promuove delle iniziative nel periodo in cui la città di Otranto si ripopola per festeggiare il Capodanno.
Visto il grande successo dell’iniziativa, propone due date dell’Otranto Mystery Tour, il 28 e 30 dicembre 2024.
Un tour originale che racconta Otranto da un punto di vista differente.
La storia della città sarà narrata attraverso leggende, aneddoti e personaggi misteriosi partendo dal Castello, percorrendo i vicoli del centro storico e passando dalla Cattedrale.
Un intrigante viaggio alla scoperta di antichi racconti che fanno venire i brividi, tra mistero, storia e fantasia.
Sinistri personaggi, reali o protagonisti di romanzi ambientati a Otranto, si intrecciano con storie tramandate di generazione in generazione.
Dai 14 anni in su.
Il tour sarà condotto da una guida turistica accreditata dalla Regione Puglia.
Partenza piazza Castello ore 16.30.
Prenotazione obbligatoria: 339.2261678 – otrantoculture@gmail.com.
Attualità
Anche il sarago morde!
Finalmente svelato il mistero: il sarago maggiore è il responsabile dei morsi ai bagnanti. Uno studio italiano identifica il Diplodus sargus come causa di ferite ai bagnanti, grazie anche al contributo della citizen science. Luigi Musco, docente di Zoologia dell’Università del Salento,: «Non dobbiamo creare allarmismi. In molti casi, alcuni pesci, inclusi i Saraghi giovani, sono interessati alla pelle morta dagli umani, un comportamento sfruttato anche nelle pedicure di origine orientale. In rari casi, alcuni adulti possono avere lo stesso comportamento, con conseguenze più serie»
Dopo anni di segnalazioni e ipotesi, un team di ricercatori delle Università del Salento, di Catania e di Torino ha finalmente individuato uno dei responsabili dei morsi subiti dai bagnanti in varie aree del Mediterraneo: il Sarago Maggiore (Diplodus sargus).
Lo studio, pubblicato di recente sulla rivista scientifica Annales Series Historia Naturalis, rappresenta il primo rapporto documentato di questo comportamento insolito da parte del Sarago Maggiore. Grazie all’analisi dettagliata di tre episodi, tra cui un caso significativo avvenuto nell’agosto scorso in provincia di Siracusa, i ricercatori hanno confermato il ruolo di questo pesce nel provocare ferite, in alcuni casi abbastanza serie da richiedere cure mediche.
Fondamentale per questa scoperta è stato il contributo della cosiddetta citizen science. La piattaforma Facebook, attraverso il gruppo “Fauna Marina Mediterranea” – che conta oltre 29.000 membri tra ricercatori, pescatori e appassionati – ha permesso di raccogliere testimonianze dirette e materiali utili all’indagine.
IL CASO EMBLEMATICO
Tra i casi analizzati, spicca quello di una donna di 70 anni che, mentre nuotava in acque poco profonde nel siracusano, è stata ripetutamente morsa da un singolo Sarago Maggiore. L’attacco ha provocato una ferita di circa 4-5 cm di diametro, che ha richiesto cure mediche per evitare infezioni.
LE SPIEGAZIONI DEI RICERCATORI
«Le cause di questo comportamento, insolito per questa specie, restano ancora da chiarire», spiega Francesco Tiralongo dell’Università degli Studi di Catania, che ha guidato la ricerca presso l’ateneo etneo, «Sappiamo però chi è il colpevole, e questo ci dà un punto di partenza per ulteriori studi per comprenderne le cause. È altrettanto importante sottolineare il ruolo determinante della citizen science nel raccogliere e validare dati utili alla ricerca».
Luigi Musco, docente di Zoologia dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca insieme ad Emanuele Mancini dello stesso ateneo e Alessandro Nota dell’Università di Torino, aggiunge: «Non dobbiamo creare allarmismi. In molti casi, alcuni pesci, inclusi i Saraghi giovani, sono interessati a rimuovere pelle morta dagli umani, un comportamento noto e sfruttato anche nelle pedicure di origine orientale. Tuttavia, in rari casi, alcuni adulti possono mostrare lo stesso comportamento, con conseguenze più serie».
CONSULTA LO STUDIO
L’articolo scientifico originale, intitolato “Wounds inflicted on humans by the White Seabream (Diplodus sargus): First scientific report of aggressive behavior”, è liberamente scaricabile dal sito della rivista ANNALES Series Historia Naturalis.
CONCLUSIONI
Questa scoperta, resa possibile da un lavoro congiunto tra ricerca accademica e partecipazione dei cittadini, rappresenta un passo avanti nella comprensione del comportamento della fauna marina. Ulteriori studi saranno necessari per approfondire le cause di questa aggressività sporadica e il suo possibile legame con fattori ambientali o biologici.
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Andrano
Impianto eolico off-shore: il Parco boccia il progetto
I 12 comuni (Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Patù, Morciano di Leuca, Castrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati. Il presidente del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, Michele Tenore: «Siamo di fronte al rischio concreto di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza e mette a rischio l’equilibrio ambientale». I sindaci sottolineano anche il grave rischio per la foca monaca
Il Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, in forte sintonia con i 12 comuni che ne costituiscono il territorio, ribadisce, attraverso la deliberazione del proprio comitato esecutivo, la ferma opposizione al progetto di impianto eolico off-shore, proposto dalla società Odra Energia S.r.l., previsto nello specchio di mare tra Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca.
«È certo il rischio concreto», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza. Il nostro territorio, tutelato da vincoli ambientali e paesaggistici, non può essere sacrificato per un progetto che non tiene in considerazione la straordinaria biodiversità e il valore ecologico delle nostre coste»
I 12 comuni del Parco (Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Patù, Morciano di Leuca, Castrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati con tale posizione, e attraverso il presidente Tenore si fanno portavoce di una ferma opposizione a un «progetto che minaccia l’integrità ecologica e paesaggistica della zona».
Seppur modificato nel numero di aerogeneratori (da 90 a 73), il progetto «rimane problematico, soprattutto a causa dell’aumento delle dimensioni delle turbine, che raggiungeranno i 315 metri, un impatto troppo significativo per una zona di tale valore ecologico. Inoltre, il corridoio di posa dei cavi marini continua a interferire gravemente con l’area destinata a diventare una riserva marina protetta, procedimento già consolidato dalle 11 delibere dei consigli comunali delle aree interessate e dall’istruttoria avviata formalmente da ISPRA il 15 luglio 2024».
La prima proposta di zonizzazione è attesa a breve, e questo intervento «minerebbe i delicati equilibri ecologici dell’area. Inoltre, il luogo di approdo a terra non è stato modificato, interessando un’area di elevatissimo valore naturalistico; l’intervento si pone, infatti, in forte contrasto con quanto stabilito dalla legge istitutiva del Parco, ricadendo in un’aera oggetto di numerosi vincoli a tutela del paesaggio e della biodiversità. La localizzazione della “buca giunti”, seppur spostata di pochi metri, continua a interferire direttamente con la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT150002, aumentando ulteriormente i rischi per l’ambiente».
«La tecnologia TOC (Turbine Offshore Construction) proposta per il progetto», conclude Tenore, «non offre sufficienti garanzie riguardo ai suoi impatti ambientali, soprattutto in una zona carsica come la nostra, con un elevato valore storico, culturale, archeologico ed ambientale. ISPRA, nel parere del 19 aprile 2024, ha sollevato preoccupazioni che noi condividiamo integralmente».
Il Parco, sostenuto dai 12 comuni, si impegnerà a garantire, da un lato, «una rigorosa verifica degli impatti di questa opera e il rispetto stringente della normativa e dei vincoli, nei limiti delle proprie competenze», e, dall’altro, «a svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione degli enti coinvolti nel processo decisionale, promuovendo una valutazione approfondita e accurata degli effetti ambientali e una protezione rigorosa delle risorse naturali che rendono questa area del Salento unica. La salvaguardia del nostro territorio, della sua biodiversità e dei suoi valori culturali e storici rappresenta e continuerà a rappresentare una priorità assoluta per questo Ente».
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