Castrignano del Capo
Leuca: i talenti del futuro in diretta su Sky Sport
Alla cerimonia di premiazione di lunedì 22, anche il tecnico degli “Azzurrini”, Davis Mangia, e l’attaccante del Genoa Ciro Immobile. Interverranno dirigenti e calciatori della maggiori società di calcio: Juventus, Milan, Inter,
![Ciro Immobile sarà a Leuca per ritirare il suo premio](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2012/10/Immobile.jpg)
Sulla scia del progetto avviato oltre dieci anni orsono con il “Torneo Carnevale di Gallipoli-Coppa Santa Maria di Leuca” (che ha nel dottor Attilio Caputo il suo ideatore e patron) dedicato alla categoria Esordienti e che nel 2013 (8-13 febbraio) registrerà la sua decima edizione, nasce il premio “La Giovane Italia – I Talenti del calcio 2012“. Il concept della nuova iniziativa, una sorta di oscar nazionale del calcio giovanile, è quello della valorizzazione, attraverso premi e riconoscimenti, del lavoro svolto nel corso della stagione da parte di atleti, dirigenti, allenatori o altri personaggi appartenenti al Settore Giovanile Italiano. La sede dell’evento sarà Santa Maria di Leuca presso la Sala Congressi dell’Hotel Terminal (Caroli Hotels) e la prima edizione è fissata per lunedì 22 ottobre.
Il Premio riguarderà le Categorie Giovanissimi, Allievi e Primavera (dai classe 1997 ai 1993) divise per ruolo (portiere, difensore, centrocampista e attaccante) e la classifica finale è stata redatta sulla base delle preferenze indicate dalle società di serie A e B. Sono stati, inoltre, assegnati cinque premi speciali. L’evento del 22 ottobre, patrocinato da Coni, Figc e Regione Puglia, partità nel pomeriggio (alle 18 presso la Cittadella dello Sport “Giovanni Paolo II” di Castrignano del Capo) con una partita benefica (il cui incasso tramite contributo volontario all’ingresso sarà devoluto alla Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino di Pavia – Unità semplice di Epilettologia dell’età evolutiva) tra la formazione Team Sky (composta da ex-calciatori di serie A, ora commentatori tv, tra cui Carlo Muraro, Paolo Tramezzani, Maurizio Ganz, Luigi Di Biagio, giornalisti di Sky ed ex-calciatori del Lecce Pedro Pablo Pasculli, Vincenzo Mazzeo, Claudio Luperto, Paolo Baldieri e Mino Francioso o ancora Massimiliano Cappellini e Francesco Palmieri) e il Capo di Leuca, squadra che milita nel campionato di Seconda Categoria allenata da Gian Pio Del Monaco. Tra i premiati anche Devis Mangia, tecnico della Nazionale Under 21.
Il premio ha lo stesso titolo del libro “La Giovane Italia”, realizzato dal giornalista di Skysport, Paolo Ghisoni con l’ex-calciatore Stefano Nava (Stefano Olivari Editore).
Alla cerimonia di premiazione (ore 21 circa) interverranno dirigenti e calciatori della maggiori società di calcio professionistiche: Juventus, Milan, Inter, Lanciano, Roma, Lazio, Spezia, Brescia, Sampdoria, Siena, Fiorentina, Empoli, Torino, Genoa, Chievo, Parma e Cagliari. La manifestazione contribuirà sicuramente a promuovere la penisola salentina risultando un eccellente veicolo pubblicitario (l’evento sarà seguito con collegamenti in diretta da Skysport24). E’ attivo il sito http://talentidelcalcio.capodileuca.org.
Questo l’elenco dei giocatori premiati (pubblicati anche sul mensile Il Nuovo Calcio nel numero di ottobre):
Classe 1993
Nicola Leali (portiere Juve-Lanciano), Federico Barba (difensore Roma). Lorenzo Crisetig (centrocampista Inter-Spezia). Simone Andrea Ganz (attaccante Milan)
Classe 1994
Alessio Cragno (portiere Brescia), Luca Piana (difensore Sampdoria), Valerio Verre (centrocampista Siena), Antonio Rozzi (attaccante Lazio)
Classe 1995
Luca Lezzerini (portiere Fiorentina), Alessio Romagnoli (difensore Roma), Lorenzo Tassi (centrocampista Inter), Emanuele Rovini (attaccante Empoli)
Classe 1996
Nicholas Lentini (portiere Torino), Marco Soprano (difensore Genoa), Alberto Tibolla (centrocampista Chievo), Alberto Cerri (attaccante Parma)
Classe 1997
Emil Audero (portiere Juventus), Fabio Della Giovanna (difensore Inter), Nicolò Barella (centrocampista Cagliari), Luca Vido (attaccante Milan)
Premi speciali
Alberto De Rossi (Premio “Alex Ferguson” per i 21 anni nel Settore Giovanile della Roma), Roberto Samaden (Miglior Settore Giovanile 2012 Inter), Devis Mangia (Premio Allenatore Emergente), Pantaleo Corvino (Storico Scopritore di Talenti), Ciro Immobile (Giovane Emergente), Giancarlo Malcore (Lecce)
Attualità
Ambulanza rotta e non sostituita, Capo di Leuca senza postazione fissa 118
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani: «ASL Lecce risponda di questo grave disservizio»
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Da ieri il territorio del Capo di Leuca è senza postazione fissa del 118.
L’ambulanza India (con infermiere, soccorritore e autista a bordo) che staziona davanti all’ex ospedale di Gagliano del Capo è guasta, e la Asl di Lecce non ha un mezzo sostituivo.
Fino a domani il personale impiegato nella postazione 118 di Gagliano è stato messo in ferie forzate, e in caso di necessità sono chiamate ad intervenire le squadre di altre postazioni del servizio di emergenza-urgenza.
«Come è accaduto questa mattina», racconta il consigliere regionale Paolo Pagliaro, «quando è dovuta arrivare un’ambulanza da Scorrano per soccorrere le persone coinvolte in un grave incidente stradale avvenuto vicino all’ospedale di Tricase, sulla provinciale per Depressa, perché la squadra della postazione di Tricase era impegnata a coprire un codice verde ad Alessano, territorio di competenza di Gagliano».
«Tutto questo perché, nell’intera Asl e per ben tre giorni, non c’è un mezzo sostitutivo di emergenza», tuona il fondatore di Regione Salento, «una situazione paradossale, che pregiudica la tempestività e l’efficacia del servizio 118. È inconcepibile che un presidio salvavita possa rimanere sguarnito del mezzo di soccorso in una zona così vasta».
«Chiediamo», conclude Paolo Pagliaro, «che l’azienda sanitaria si assuma la responsabilità di questo grave disservizio di fronte ai cittadini salentini, costretti a subire le conseguenze di un’evidente inefficienza gestionale».
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Approfondimenti
«Quando stavo per finire sotto un treno…»
Emigranti, il forum. Vittorio Buccarello di Castrignano del Capo: «Il mio scopo era solo quello di guadagnare i soldi necessari per poter costruire una casa, sposarmi e mettere su famiglia»
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Vittorio Buccarello è nato a Castrignano del Capo il 24 marzo 1945, «alla fine della guerra», come piace sottolineare lui.
Nel corso del forum, interviene sul tema della discriminazione nei confronti degli italiani all’estero, in particolare in svizzera.
Secondo il quasi ottantenne «bisogna fare una distinzione. Per quanto mi riguarda sono stato sia nella Svizzera francese, a Neuchâtel, che nel Canton Grigioni, svizzera tedesca. Mentre nella parte francese eravamo tutto sommato rispettati, così proprio non era nel Canton Grigioni, abitato da svizzeri tedeschi, italiani e i romanci, la popolazione indigena. Questi ultimi erano più integralisti e chiusi verso noi emigranti».
Buccarello, oggi dedito alla scrittura e alla poesia, spiega di essere stato 4 anni nella svizzera francese, salvo poi spostarsi nei Grigioni dove è rimasto circa dieci anni. Racconta di quando, del 1966, lavorava in una ditta edilizia a Chur, Capoluogo del Canton Grigioni: «Insieme ai colleghi stavamo facendo dei lavori in una ferrovia anche se i treni continuavano a percorrere quel tratto. Mentre eravamo impegnati sui binari, uno de guardiani, romancio, aveva l’incarico di suonare la tromba per avvertire se vi era un treno in arrivo. Fatto sta che, in un’occasione, ero sopra un ponte, sui binari e, forse sovrappensiero, non ho badato al suono della tromba. Non so neanch’io come qualcuno sia riuscito a tirarmi via appena prima che passasse il treno. Non era neanche sicuro di essere ancora vivo. Ancora sotto choc, vidi correre il guardiano romancio verso di me per dirmene di tutti i colori e, infine, darmi un bel colpo in testa con il casco. Dovetti allontanarmi in silenzio e raggiungere il ponte dove, una volta solo, mi lasciai andare al pianto».
Buccarello ammette: «Devo essere onesto, non mi sono mai realmente ambientato, non ho mai imparato il tedesco e per questo non sono rimasto. Ero lì solo perché spinto dal bisogno e, appena potevo, ritornavo in Salento, salvo risalire per farmi le stagioni. Fossi rimasto a Neuchâtel, forse sarebbe stato diverso».
Le necessità lo hanno spinto a fare le valigie in direzione Svizzera: «Il mio scopo era solo quello di guadagnare i soldi necessari per poter costruire una casa, sposarmi e mettere su famiglia».
Con le famose rimesse che alimentavano l’economia salentina: «Vivevamo nella miseria. Così c’erano quelli che andavano in Svizzera e mandavano quasi tutto quello che guadagnavano a casa e poi c’erano quelli che, pur rimanendo in Salento, ne giovavano, potendo lavorare e guadagnare proprio grazie a quei soldi».
Tornando agli avventurosi viaggi affrontati per raggiungere la Svizzera, è il caso di ricordare che davano un permesso di soggiorno di 9 mesi; quindi, arrivavi a Chiasso, ti spogliavano nudo, e decidevano se fossi idoneo.
Altrimenti ti rispedivano indietro.
Se superavi l’esame, ti davano un permesso di tipo “B” che ti garantiva di restare 9 mesi e poi, eventualmente, dopo 5 annio, il permesso “C” che dava l’opportunità di rimanere annualmente. E lavorare. Che era l’unico diritto acquisito, perché dalla possibilità di voto in giù, restavi un corpo estraneo.
Prima di congedarsi Vittorio Buccarello racconta un altro aneddoto: «C’era la possibilità di lavorare di notte e guadagnare altri soldi, sempre nella ferrovia per montare dei pali. Una sera, però, avevo l’influenza e su consiglio di un amico, per non perdere quell’occasione, bevvi un bel po’ di grappa e mi preparai un thermos di latte, al quale aggiunsi altra grappa, da portarmi dietro. Faceva molto freddo ma con tutto quell’alcol in corpo neanche me ne accorsi. Riuscii ad affrontare la nottata ed anche a tornare a casa seppur “traballante”. Di notte mi sentii male, mio cognato dovette assistermi e, per alcuni giorni restai k.o. Morale della favola: per non perdere quei straordinari notturni mi giocai una settimana di lavoro e di paga».
Perché, ricordiamolo, il discorso era sempre lo stesso: se non lavoravi, non guadagnavi, altro che certificato medico!
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Appuntamenti
Il grande Jazz a Leuca: tributo a John Coltrane con il Trio Menzella
“My Favorite John” è il concerto organizzato dalla Associazione Culturale Lampus per celebrare il sassofonista statunitense. Appuntamento domenica 26 (dalle 19,30) al Terminal
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L’Associazione Culturale “Lampus!” celebra il sassofonista statunitense con il concerto My Favorite John.
Domenica 26 gennaio, alle ore 19,30, il salone congressi dell’Hotel Terminal di Leuca sarà il palcoscenico di un appuntamento dedicato all’eredità di John Coltrane.
Il concerto vedrà protagonisti tre musicisti di talento, uniti dalla comune passione per il jazz e per l’inconfondibile stile del grande sassofonista americano.
My Favorite John, che nel titolo richiama uno dei brani più iconici eseguiti dal grande maestro (My favorite things), offre l’opportunità di ascoltare tre musicisti di alto livello in un programma che celebra un pilastro indiscusso del Jazz e rappresenta un ottimo appuntamento per gli appassionati di musica e per chi desidera scoprire le infinite sfumature del buon Jazz.
Il trio Menzella (sassofono tenore, organo Hammond e batteria con Gianfranco Menzella, Alberto Gurrisi e Pasquale Fiore ) infatti, propone una rilettura dei brani più significativi di Coltrane, interpretandoli con un approccio personale e sonorità originali che combinano tradizione e modernità.
LEUCA FUORI STAGIONE
Questo appuntamento segue il solco tracciato dall’Associazione Culturale “Lampus!” di Paolo Insalata a partire dal 2016 la quale, con circa 60 concerti al suo attivo organizzati nel Capo di Leuca, ha sempre creduto, in controtendenza, nella promozione delle attività culturali anche fuori dalla stagione turistica estiva.
My Favorite John, infatti, rappresenta una ulteriore occasione per riaccendere l’interesse verso l’arte e creare momenti di aggregazione per la comunità del Salento, anche in pieno inverno.
I PROTAGONISTI
Gianfranco Menzella – sax tenore: nato a Matera, si è diplomato con lode al Conservatorio “E. Duni” e ha proseguito gli studi in musica jazz. Ha vinto numerosi premi e si è esibito in festival prestigiosi come Umbria Jazz e Siena Jazz, collaborando con artisti del calibro di Randy Brecker e Fabrizio Bosso e molti altri.
Alberto Gurrisi – organo Hammond: milanese di nascita, è considerato uno dei più interessanti interpreti italiani dello strumento. Dopo un lungo percorso di studi che lo ha portato a lavorare con musicisti come Franco Cerri e Seamus Blake, ha sviluppato un linguaggio musicale raffinato e versatile.
Pasquale Fiore – batteria: cresciuto con la passione per la batteria fin dall’infanzia, è oggi uno dei musicisti più richiesti in Italia. Ha collaborato con nomi illustri come Enrico Rava e Fabrizio Bosso, partecipando a progetti che spaziano tra tradizione e innovazione jazzistica.
INGRESSO RISERVATO AI SOCI MA…
È possibile iscriversi a Lampus abbinando la tessera “soci simpatizzanti” (costo 5€) all’acquisto del biglietto (15€) su www.oooh.events .
Informazioni via whatsapp al 347 5169946
Prenotazioni cena dopo concerto (menù fisso 20 euro bevande escluse) – Hotel Terminal 0833 758242
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